Sicurezza nell'ambito diagnostico
gentili medici,in questi giorni si parla dell' ignominiosa morte di una ragazza per reazione al sorbitolo,in quel di barletta.e' d'uopo che non sara' mica il sottoscritto a condannare il medico che e' implicato in questa storia,e' chiaro che,se fosse appurata una negligenza o addirittura un crimine,questo signore andrebbe espulso dall'ordine dei medici e messo all'ergastolo.ma comunque....dato che,per mia disgrazia,da qualche periodo ho problemi gastrointestinali e non si sa mai si debba un giorno(spero mai)ricorrere a esami diagnostici(egds,colonscopia,ma anche un banale breath test),vi chiedo,cortesemente:1)se un paziente deve sottoporsi a un esame di quelli che ho citato,come puo' discernere se l'ospedale ha una sicurezza sul piano impiantistico o sull'origine controllata dei farmaci(la non contraffazione)?grazie distinti saluti
[#1]
Gentile utente,
premesso l'atroce dispiacere per l'accaduto, la questione che lei solleva è proprio una delle problematiche qualificanti che il SSN deve ancora pienamente risolvere.
Cordialità
premesso l'atroce dispiacere per l'accaduto, la questione che lei solleva è proprio una delle problematiche qualificanti che il SSN deve ancora pienamente risolvere.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Con affermazioni così generalizzate non si va lontano.
Come le ho precisato occorrono controlli e verifiche di qualità che possano garantire ancor meglio il cittadino, e tanto altro che richiede tavoli di discussione ufficiali ed appositamente dedicati.
Saluti
Come le ho precisato occorrono controlli e verifiche di qualità che possano garantire ancor meglio il cittadino, e tanto altro che richiede tavoli di discussione ufficiali ed appositamente dedicati.
Saluti
[#4]
Gentilissimo,
Lei solleva un problema di notevole importanza, ma come le ha già detto il collega Quatraro sarebbero necessari tavoli di lavoro ufficiali e dedicati.
Per quanto concerne la sua richiesta specifica (sicurezza in ambito endoscopico) posso rispondere che nel corso della mia funzione di Presidente della Società di Endoscopia digestiva (2007-2008), e di segretario nei 4 anni precedenti, ho potuto fare un'analisi a livello nazionale (censimento, visita diretta di oltre 200 centri di endoscopia) di molti centri di Endoscopia e devo dire che il livello di sicurezza e', per fortuna, rassicurante. Tuttavia accanto ai centri che rispettano le normative ne esistono altri che tali norme le applicano solo in parte. Purtroppo l'attività di endoscopia sfugge al controllo delle società scientifiche come pure (ma non dovrebbe) agli organi istituzionali. Inoltre esiste un' attivita di endoscopia in ambulatori privati su cui non é possibile attuare alcun controllo. Questo significa che, in attesa di precise normative emanate a livello ministeriale, l'utente trova la sua garanzia rivolgendosi ai centri ospedalieri ed in tale ambito può ancora ottenere un maggior livello di sicurezza chiedendo (é un suo diritto) come avviene la disinfezione degli endoscopi, che in tutti i Centri dovrebbe essere attuata in modo automatico con apposite lavatrici. Questo é quello che posso dirle per quanto concerne la sicurezza in endoscopia digestiva.
Un cordiale saluto
Lei solleva un problema di notevole importanza, ma come le ha già detto il collega Quatraro sarebbero necessari tavoli di lavoro ufficiali e dedicati.
Per quanto concerne la sua richiesta specifica (sicurezza in ambito endoscopico) posso rispondere che nel corso della mia funzione di Presidente della Società di Endoscopia digestiva (2007-2008), e di segretario nei 4 anni precedenti, ho potuto fare un'analisi a livello nazionale (censimento, visita diretta di oltre 200 centri di endoscopia) di molti centri di Endoscopia e devo dire che il livello di sicurezza e', per fortuna, rassicurante. Tuttavia accanto ai centri che rispettano le normative ne esistono altri che tali norme le applicano solo in parte. Purtroppo l'attività di endoscopia sfugge al controllo delle società scientifiche come pure (ma non dovrebbe) agli organi istituzionali. Inoltre esiste un' attivita di endoscopia in ambulatori privati su cui non é possibile attuare alcun controllo. Questo significa che, in attesa di precise normative emanate a livello ministeriale, l'utente trova la sua garanzia rivolgendosi ai centri ospedalieri ed in tale ambito può ancora ottenere un maggior livello di sicurezza chiedendo (é un suo diritto) come avviene la disinfezione degli endoscopi, che in tutti i Centri dovrebbe essere attuata in modo automatico con apposite lavatrici. Questo é quello che posso dirle per quanto concerne la sicurezza in endoscopia digestiva.
Un cordiale saluto
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#5]
Intervengo a beneficio dei lettori per un'unica precisazione,
Il fatto di cronaca riferito dall'anonimo utente verte su problematiche inerenti
non l'endoscopia digestiva (per la quale le precisazioni del collega Cosentino)
ma tests di Fisiopatologia Digestiva.
Per amore di chiarezza.
Il fatto di cronaca riferito dall'anonimo utente verte su problematiche inerenti
non l'endoscopia digestiva (per la quale le precisazioni del collega Cosentino)
ma tests di Fisiopatologia Digestiva.
Per amore di chiarezza.
[#6]
Ex utente
l'utente si chiama francesco castorina,e' nato a catania il 31 5 1984.non mi nascondo dietro all' anonimato.distinti saluti.(e comunque le mie precisazioni sono per troncar le mele marce,mica per generalizzare,ci mancherebbe altro).il primo nemico di questo paese e' l'apatia omertosa,ma non nel mio caso.distinti saluti
[#7]
Sinceramente non ho capito la sua risposta.
Lei ha giustamente messo in evidenza una criticità nel sistema sanitario ed io le ho risposto, poichè accennava al problema della sicurezza della gastroscopia, che purtroppo tale problema, anche se limitato, esiste e che non può essere risolto solamente dalle società scientifiche ma che è necessario un intervento istituzionale. Tutti sappiamo che i problemi nella sanità ci sono, ma tutti devono fare la propria parte: i pazienti denunciando le criticità ed i medici ( e gli organi competenti) eliminando tali criticità.
Tutti siamo a favore di una Sanità migliore e tutti sappiamo che le mele marce, purtroppo, esistono (e non solo in Sanità). L'importante è metterle alla luce ed elimanarle.
Cordiali saluti
Lei ha giustamente messo in evidenza una criticità nel sistema sanitario ed io le ho risposto, poichè accennava al problema della sicurezza della gastroscopia, che purtroppo tale problema, anche se limitato, esiste e che non può essere risolto solamente dalle società scientifiche ma che è necessario un intervento istituzionale. Tutti sappiamo che i problemi nella sanità ci sono, ma tutti devono fare la propria parte: i pazienti denunciando le criticità ed i medici ( e gli organi competenti) eliminando tali criticità.
Tutti siamo a favore di una Sanità migliore e tutti sappiamo che le mele marce, purtroppo, esistono (e non solo in Sanità). L'importante è metterle alla luce ed elimanarle.
Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
chiedo scusa.il mio era solo uno sfogo,forse un po' sopra le righe.ma chiedo venia.pero',mi creda,deriva dalla buonafede,non dal voler essere forcaioli.lo so che ci sono tantissimi medici,non reclamizzati dai media,che fanno il loro lavoro con un etica e con una dedizione encomiabili,e a volte(come il caso di quelli di medicitalia)senza scopi di lucro.prenda ad esempio quello straordinario medico che e' stato vincenzo capacchione,quel cardiologo,che,pur stando male,ha fatto appieno il suo dovere sino in fondo,sacrificando la sua vita come massimo esempio di scienza e coscienza.ecco,nel nome di questa gente vera,di questi medici e uomini esemplari,che ha rinunciato alla sua vita stessa pur di salvare un paziente,un altro uomo,nel nome dei medici integerrimi(che spesso non sono nelle baronie,per questo non vengono ospitati in tv)che si deve far piazza pulita.quindi,come lei ben vede,il mio non e' un j'accuse dietrologico,ma e' una constatazione.in sicilia c'e' un proverbio che dice''per colpa dei corvi non si semina piu' il grano''.bene,non devono essere 4 medici corrotti ad infangare il nome e la reputazione di medici e uomini di valore come vincenzo capacchione,un esempio per noi tutti.chiedo scusa per la lunghezza e per lo sfogo,e distinti saluti.con stima sincera.
[#10]
Intervengo per complimentarmi sul suo ultimo scritto.
Come dicevo non bisogna generalizzare, perchè non fa bene a nessuno, anzi!
Un plauso a chi svolge la nostra bellissima ed importante professione con etica, onestà, professionalità e dedizione.
Saluti a lei ed ai lettori del nostro sito.
Come dicevo non bisogna generalizzare, perchè non fa bene a nessuno, anzi!
Un plauso a chi svolge la nostra bellissima ed importante professione con etica, onestà, professionalità e dedizione.
Saluti a lei ed ai lettori del nostro sito.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.6k visite dal 25/03/2012.
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