Reflusso ed ernia iatale

Salve,
da inizio anno soffro di reflusso gastroesofageo e sono circa due mesi e mezzo che faccio utilizzo di IPP + procinetico (peridon). Visto i miglioramenti sono passato con il tempo ad alternare un giorno si e uno no l'utilizzo dell' IPP (omeoprazolo) e tutt'ora sto continuando ormai da tre settimane in questo modo.
Durante questo periodo ho effettuato anche la gastroscopia che ha evidenziato una piccola ernia iatale ed il cardias parzialmente rilassato.
Purtroppo alterno periodi (7-10 giorni) dove mi sento meglio ad altri dove ho problemi di digestione, mal di testa, a volte ancora di bruciori retrosternali e soprattutto un senso di mal di gola fastidioso.
Ho notato però che i sintomi aumentano quando sto seduto (soprattutto in macchina) mentre sto meglio in piedi o da sdraiato.
Vorrei capire se il mio problema di reflusso è legato all'ernia iatale oppure no e cosa potre fare nel caso.

Grazie!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
>> Vorrei capire se il mio problema di reflusso è legato all'ernia iatale oppure no e cosa potre fare nel caso <<

Gentilissimo,

i sintomi riferiti sono legati al reflusso gastroesofageo che è favorito dall'ernia iatale. La terapia con IPP (omeprazolo) va bene, ma dovrà essere assunta con regolarità (giornalmente) e se il disturbo non recede e bene aumentare la dose. Il procinetico è utile per favorire lo svuotamento gastrico.

Ovviamente la posizione seduta (per l'aumento della compressione addominale sullo stomaco), può favorire il reflusso. Importante anche una corretta alimentazione ed un certo stile di vita come viene riportato nell'articolo seguente:

https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html

Cordialmente



Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto così velocemente.

Per quanto riguarda l'alimentazione sto cercando soprattutto di evitare gli alimenti che possono favorire il reflusso e aspetto almeno sempre un paio d'ore prima di potermi sdraiare.
L'assunzione dell'omeoprazolo (20mg) è stata decisa dal mio medico dopo che si erano valutati i miglioramenti quindi la decisione di proseguire per un mese a giorni alterni e prendendo invece il peridon prima dei pasti tutti i giorni, visto che i problemi che riscontro più frequentemente sono di digestione.

La mia speranza è quella di poter iniziare a stare meglio anche senza prendere farmaci, anche perchè questi IPP riducono si l'acidità (anche se non risolvono nessun problema legato al cardias) ma durante il trattamento ho riscontrato anche alcuni effetti collaterali. (soprattutto quando utilizzato esomeprazolo).

Le volevo chiedere se esercizi di respirazione diaframmatica potrebbero aiutare per quanto rigurarda l'ernia iatale nel rafforzare il diaframma e diminuire quindi l'effetto reflusso oppure se esistono altre tecniche o sport che possono essere di aiuto.

Distinti saluti.








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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
L'ernia Iatale e' un'alterazione anatomica e puo' essere corretta solo chirurgicamente. L 'ernia predispone al reflusso e la terapia del reflusso viene attuata con farmaci antisecretivi e tale terapia puo' esser anche continuativa. Il programma terapeutico viene stabilito con il gastroenterologico. Per una maggiore comprensione della problematica della malattia da reflusso le invio il link di un mio articolo di riferimento:

https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html

Cordiali saluti e a sua disposione per ulteriori chiarimenti.

[#4]
Utente
Utente
Salve,

ieri dopo tre settimane sono ritornato dal mio medico per aggiornarlo sulla situazione e per fargli vedere le analisi del sangue + urine appena ritirate qualche giorno fa che non hanno evidenziato problemi, anzi sono risultate perfette.
Si è deciso di continuare ancora per un mese con l'assunzione dell'omeoprazolo a giorni alterni visto che ho ancora dei disturbi.
Le volevo chiedere visto che lei in una risposta precedente mi ha consigliato che l'assunzione dell' IPP deve essere fatta giornalmente, qual è la differenza con il tipo di assunzione che mi ha prescritto il mio medico.

Cosa ne pensa invece di chi si rivolge ad un osteopata per ottenere dei benefici da questa malattia o sintomo da reflusso?

Distinti Saluti




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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
la terapia va assunta giornamente, in dose minima per controllare i disturbi, in modo che si possa avere una copertura continuativa. A giorni alterni avrà riduzione ed innalzamenti dell asecrezione ( che non è il massimo !).

L'osteopta (serio) è utilissimo per i problemi legati alla postura e non sicuramente per il reflusso ( ... neppure a pensarci !).

[#6]
Utente
Utente
La ringrazio per tutte le risposte che mi ha dato,

vorrei capire invece per quanto riguarda il cardias parzialmente incontinente se attualmente si sa qualcosa di più e perchè ad un certo punto inizia a funzionare male. Oltre all'intervento chirurgico esistono delle terapie per migliorarne il funzionamento?

Per quanto riguarda il mio caso, non fumo, non bevo, sono sempre stato abbastanza attento nell'alimentazione...però quando ho iniziato ad avere il primo vero disturbo di reflusso ricordo che ho avuto per circa 1 minuto un senso di forte ansia (forse perchè stavo pensando fortemente ad un familiare che quel giorno doveva sostenere una visita importante) con conseguente difficoltà digestiva e forte senso di nausa.
E' possibile che tutto ciò abbia causato l'inizio della malattia di reflusso? Se fosse così vuol dire che allora dipende da un mio stato psicologico? Quindi sarebbe necessario magari uno psicologo?

Buona serata e distinti saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k

>> vorrei capire invece per quanto riguarda il cardias parzialmente incontinente se attualmente si sa qualcosa di più e perchè ad un certo punto inizia a funzionare male. Oltre all'intervento chirurgico esistono delle terapie per migliorarne il funzionamento? <<

Gentilissimo, se lei dedica qualche minuto per leggere il mio articolo, che le riporto sotto, troverà ogni chiarimento sul reflusso.

Ad ogni modo non ha necessità di uno psicologo per tale patologia che è legata ad un'alterazione dei meccanismi di contenimento della giunzione esofago-gastrica (incontinenza/ernia iatale, alterata motilità esofago-gastrica, ecc.). Non ci sono terapie per migliorare la continenza cardiale se non quella chirurgica.

Vada però su:


https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html

Cordialmente







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