Gastroscopia e colonscopia?
Gentili Dottori,
Vi interpello per una paziente 83enne. Qualche giorno fa, dopo cena, mia nonna accusava dolori addominali e bruciore di stomaco. Dopo aver rimesso ed essere stata accompagnata in pronto soccorso per un consulto, eseguiva il giorno successivo una ecografia dell'addome completo. Tale ecografia non rilevava alcunché di anomalo, eccezion fatta per una cisti mesenteriale di 7,6x3,5x2,5 cm in paraaortale sin. al terzo inf. dell'aorta addominale. Pochi giorni fa, sempre dopo cena, lamentava ancora una sensazione di dolore addominale, sensazione scomparsa dopo l'evacuazione. Siccome mia nonna tende a "nascondere" e a non riferire con precisione la propria sintomatologia, vorrei comunque sottoporla a gastroscopia (transnasale, per evitarle ulteriori disagi) e a colonscopia (virtuale, sempre per limitare il fastidio, pulendo magari l'intestino con la tecnica del colon wash, che mi pare sia molto meno problematica della "preparazione" classica). L'internista di fiducia aveva consigliato di attendere ancora ulteriori sviluppi prima di procedere, ma la cosa non mi lascia tranquillo. Preciso, tuttavia, che mia nonna negli ultimi 7 anni si è sempre sottoposta ogni anno ad ecografia addominale (e ciò in parte mi tranquillizza circa una qualche patologia neoplastica ben sapendo però dei limiti che l'ecografia ha nello studio di intestino e stomaco). Preciso ancora, infine, che mia nonna aveva eseguito circa 20 anni fa una gastroscopia, che aveva evidenziato già allora una gastrite e la presenza dell'Helicobacter pylori (che i medici di allora non avevano voluto eradicare con la terapia antibiotica). Negli ultimi anni, comunque, non si era presentato più nessun episodio di gastrite. La mia domanda è la seguente: è sufficiente l'ecografia addominale oppure è il caso di provvedere a gastroscopia e a colonscopia? Ringrazio e saluto cordialmente.
Vi interpello per una paziente 83enne. Qualche giorno fa, dopo cena, mia nonna accusava dolori addominali e bruciore di stomaco. Dopo aver rimesso ed essere stata accompagnata in pronto soccorso per un consulto, eseguiva il giorno successivo una ecografia dell'addome completo. Tale ecografia non rilevava alcunché di anomalo, eccezion fatta per una cisti mesenteriale di 7,6x3,5x2,5 cm in paraaortale sin. al terzo inf. dell'aorta addominale. Pochi giorni fa, sempre dopo cena, lamentava ancora una sensazione di dolore addominale, sensazione scomparsa dopo l'evacuazione. Siccome mia nonna tende a "nascondere" e a non riferire con precisione la propria sintomatologia, vorrei comunque sottoporla a gastroscopia (transnasale, per evitarle ulteriori disagi) e a colonscopia (virtuale, sempre per limitare il fastidio, pulendo magari l'intestino con la tecnica del colon wash, che mi pare sia molto meno problematica della "preparazione" classica). L'internista di fiducia aveva consigliato di attendere ancora ulteriori sviluppi prima di procedere, ma la cosa non mi lascia tranquillo. Preciso, tuttavia, che mia nonna negli ultimi 7 anni si è sempre sottoposta ogni anno ad ecografia addominale (e ciò in parte mi tranquillizza circa una qualche patologia neoplastica ben sapendo però dei limiti che l'ecografia ha nello studio di intestino e stomaco). Preciso ancora, infine, che mia nonna aveva eseguito circa 20 anni fa una gastroscopia, che aveva evidenziato già allora una gastrite e la presenza dell'Helicobacter pylori (che i medici di allora non avevano voluto eradicare con la terapia antibiotica). Negli ultimi anni, comunque, non si era presentato più nessun episodio di gastrite. La mia domanda è la seguente: è sufficiente l'ecografia addominale oppure è il caso di provvedere a gastroscopia e a colonscopia? Ringrazio e saluto cordialmente.
[#1]
Gentile utente,
molto rispettosamente credo che sua nonna meriti di essere prima visitata da un buon gastroenterologo che decida il miglior percorso diagnostico e terapeutico del caso.
Cordialità
molto rispettosamente credo che sua nonna meriti di essere prima visitata da un buon gastroenterologo che decida il miglior percorso diagnostico e terapeutico del caso.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la risposta. Le preciso comunque, di aver contattato oltre all'internista, anche un gastroenterologo (che mi ero dimenticato di citare precedentemente), ed entrambi erano propensi ad attendere ulteriori sviluppi. Potrei chiederLe un parere circa l'utilità diagnostica dell'ecografia addominale per le patologie di stomaco e intestino? Grazie, buonasera.
[#3]
L' ecografia non è l' esame di scelta ed al di fuori di situazioni molto particolari non è diagnostico.Come le ha suggerito il collega Quartraro, lascerei il compito di importare un eventuale iter diagnostico allo specialista che la segue.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#5]
Gentile utente,
l'Ecografia classica è, comunque, un elemento di indagine importante nella doagnostica delle patologie del tubo gastroenterico, al punto che, con moderni ecografi, ispessimenti d'ansa ed anche lesioni endocavitarie possono essere evidenziate.
Inoltre, le aggiungo, che un ruolo è anche rivestito dalla Ecografia Intestinale, che occupa attualmente un ruolo ben definito nel protocollo diagnostico delle malattie intestinali, affiancandosi alle indagini tradizionali, radiologiche ed endoscopiche.
Tenga nel debito conto che a dirle queste cose è un gastroenterologo-endoscopista.
Comprendo le sue ansie ma privilegio ed attribuisco molto valore e rispetto a due medici specialisti che, come lei dice
<<entrambi erano propensi ad attendere ulteriori sviluppi>>.
Auguroni.
l'Ecografia classica è, comunque, un elemento di indagine importante nella doagnostica delle patologie del tubo gastroenterico, al punto che, con moderni ecografi, ispessimenti d'ansa ed anche lesioni endocavitarie possono essere evidenziate.
Inoltre, le aggiungo, che un ruolo è anche rivestito dalla Ecografia Intestinale, che occupa attualmente un ruolo ben definito nel protocollo diagnostico delle malattie intestinali, affiancandosi alle indagini tradizionali, radiologiche ed endoscopiche.
Tenga nel debito conto che a dirle queste cose è un gastroenterologo-endoscopista.
Comprendo le sue ansie ma privilegio ed attribuisco molto valore e rispetto a due medici specialisti che, come lei dice
<<entrambi erano propensi ad attendere ulteriori sviluppi>>.
Auguroni.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 15/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.