La diagnosi diceva che avevo una malattia

Gentilissimi specialisti,
cercherò di illustrarvi il problema che mi tormenta da alcuni anni e che mi impedisce di svolgere una vita normale, o per lo meno di alimentarmi in maniera normale. Ho 34 anni e sono di corporatura e peso normali,sono uno sportivo e da qualche anno soffro infatti di grandissime difficoltà nell'ingestione del cibo, pur facendo moltissima attenzione. In pratica il bolo ha molto di frequente difficoltà a transitare dall'esofago allo stomaco e spesso mi capita che di fatto si blocchi all'altezza dello sterno, senza poter scendere: in quella situazione anche bere acqua può diventare pericoloso, in quanto il "tappo" è spesso così tenace, che nemmeno l'acqua passa e sono costretto a farlo uscire per dove è entrato...
Avevo fatto una esofagogastroduodenoscopia e la diagnosi diceva che avevo una malattia da reflusso esofageo in ernia iatale da scivolamento;gastrite corpo antrale.Duedenite. Ho trattato il tutto con le cure del caso,sono stato bene per alcuni mesi ma il problema è riapparso!Il mio problema in realtà si riduce alla difficoltà di far scendere il bolo, in quanto non ho per adesso mai avuto episodi di reflusso; anche dal punto di vista digestivo non ho particolari problemi.
Mi alimento in ogni caso secondo i canoni previsti ,anzi ho smesso anche di fumare per facilitare la cura! Che tipo di terapia in generale mi consigliate e che possibile prevenzione per i casi descritti?
Per aiutare nella comprensione, ho ormai rilevato che dopo un episodio di cattivo transito del bolo (soprattutto con certi alimenti: carne in particolare), sento che la zona all'altezza dello sterno è ormai irritata e ho come la sensazione che il tessuto si irrigidisca, al punto da ridurre il buco di passaggio del bolo. Forse esistono farmaci che possono "preparare" la zona? Sono stufo di avere sempre questi problemi!
Grazie fin d'ora se vorrete aiutarmi dandomi una risposta e complimenti per il servizio che prestate.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Va esclusa una patologia motoria dell' esofago ed una acalasia. Ne parli col suo medico per gli accertamenti necessari. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 527
Gentile utente,
credo che lei debba valutare "funzionalmente" il suo esofago.
L'esame che potrebbe giovare al caso è la pH-mano-impedenziomatria.

Faccia il suo percorso ovviamente assistito da un gastroenterologo.

Ci tenga informati.

Cordialità.

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it