Presunte intolleranze alimentari
Salve, sono una ragazza di 24 anni e da circa 4 mesi sto avendo fastidi gastro intestinali. 4mesi fa ho iniziato a soffrire di gonfiore addominale e stipsi, però avevo abbinato tali disturbi a un forte stress. Da 2 mesi i problemi sono aumentati: nausea, dolori addominali non localizzati, flatulenza, meteorismo, gonfiore, talvolta anche dissenteria. Tali sintomi nn sono quotidiani ma si presentano dopo aver mangiato qualcosa, in genere dopo un'oretta dalla fine dei pasti. In particolare mi capita dopo aver mangiato latticini, uova, salumi e insaccati. Potrebbe essere una intolleranza alimentare? Grazie
[#1]
Gentilissima,
potrebbe trattarsi di un'intolleranza al lattosio. E' bene comunque effettuare la ricera degli anticorpi specifici (AGA-EMA-Anti-transglutaminasi) per escludere una celiachia. Una volta fatti tali accertamenti e nel caso fossero negativi allora si potrà affrontare la problematica rivalutando i sintomi che possono anche essere compatibili con una sindrome del colon irritabile.
Cordialmente
potrebbe trattarsi di un'intolleranza al lattosio. E' bene comunque effettuare la ricera degli anticorpi specifici (AGA-EMA-Anti-transglutaminasi) per escludere una celiachia. Una volta fatti tali accertamenti e nel caso fossero negativi allora si potrà affrontare la problematica rivalutando i sintomi che possono anche essere compatibili con una sindrome del colon irritabile.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Gentile signora,
le intolleranze alimentari propriamente dette, connesse ad un deficit di alcuni enzimi digestivi, sono limitate a pochi componenti alimentari.
E' opportuno, comunque, sospendere per alcune settimane l'assunzione di alimenti ritenuti responsabili della sintomatologia e verificarne la scomparsa.
E' inoltre consigliabile la visita specialitsica gastroenterologica per una valutazione clinica accurata.
Cordiali saluti.
le intolleranze alimentari propriamente dette, connesse ad un deficit di alcuni enzimi digestivi, sono limitate a pochi componenti alimentari.
E' opportuno, comunque, sospendere per alcune settimane l'assunzione di alimenti ritenuti responsabili della sintomatologia e verificarne la scomparsa.
E' inoltre consigliabile la visita specialitsica gastroenterologica per una valutazione clinica accurata.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#3]
Gentile utente,
mi permetto di riferirle che quanto lei ha citato
<<In particolare mi capita dopo aver mangiato latticini, uova, salumi e insaccati.>>,
va inquadrato, oltre a quanto dettole dai colleghi, nei principi di una corretta alimentazione.
Mi spiego meglio:
i cibi che lei ha citato sono cibi a potenziale flatogeno (=generatori di gas intestinali).
Saluti.
mi permetto di riferirle che quanto lei ha citato
<<In particolare mi capita dopo aver mangiato latticini, uova, salumi e insaccati.>>,
va inquadrato, oltre a quanto dettole dai colleghi, nei principi di una corretta alimentazione.
Mi spiego meglio:
i cibi che lei ha citato sono cibi a potenziale flatogeno (=generatori di gas intestinali).
Saluti.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#4]
Ex utente
Grazie per le risposte. Vorrei sottolineare che i cibi citati nella mia domanda non fanno parte della mia dieta abituale; al massimo una volta a settimana per latticini e uova, salumi e insaccati di rado. Li ho citati perchè soprattutto dopo aver mangiato questi alimenti, negli ultimi 2 mesi, si sono manifestati i sintomi sopra descritti. Nonostante io non beva abitualmente latte, alcolici, bevande gasate, non mangio latticini, frittura, dolci, soffro di colite fin da piccola ma questa non mi ha mai creato problemi di questo tipo. Può essere la colite a procurarmi questi fastidi?
[#5]
Gentile signora,
quella che popolarmente viene definita "colite" è in realtà la sindrome del colon irritabile. I sintomi che presenta possono far parte di questo quadro clinico, ma questa diagnosi e, di conseguenza la terapia corretta, può esser posta dal medico dopo la ragionevole esclusione delle cause organiche; in questa ottica la proposta di indagini avanzata dal collega dr.Cosentino è più che opportuna.
Intanto l'eliminazione temporanea degli alimenti sospetti e la variazione di quei comportamenti che facilitano l'introduzione di aria nell'intestino, sono da applicare. A questo proposito, per completezza, le allego il link all'articolo presente sul sito https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/332-colon-irritabile-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs.html
Cordiali saluti.
quella che popolarmente viene definita "colite" è in realtà la sindrome del colon irritabile. I sintomi che presenta possono far parte di questo quadro clinico, ma questa diagnosi e, di conseguenza la terapia corretta, può esser posta dal medico dopo la ragionevole esclusione delle cause organiche; in questa ottica la proposta di indagini avanzata dal collega dr.Cosentino è più che opportuna.
Intanto l'eliminazione temporanea degli alimenti sospetti e la variazione di quei comportamenti che facilitano l'introduzione di aria nell'intestino, sono da applicare. A questo proposito, per completezza, le allego il link all'articolo presente sul sito https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/332-colon-irritabile-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs.html
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 13/03/2012.
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