Ernia iatale e dolore retrosternale
Ho 43 anni e da circa 6-7 anni ho problemi di reflusso. il disturbo che mi ha spinto ad indagare era un forte dolore retrosternale che accusavo ogni tanto, 1 -2 volte l'anno, raramente insomma. col passare del tempo la gastroenterologa mi ha convinta a fare la gastroscopia e così nel 2008 ho scoperto di avere un'ernia iatale (regalo dei miei due meravigliosi parti naturali?), gastrite ma niente esofagite. ho fatto cicli di terapia con omeprazolo (omeprazen 30 e 20) e gaviscon ai cambi stagione mentre per il resto dell'anno ho assunto gaviscon al bisogno (magari dopo una cena particolare). sono riuscita a tenere sotto controllo così il mio problema. fino a settembre scorso; al ritorno dalla vacanze ho avuto forti crisi con dolori retrosternali, ho cominciato subito la terapia ma dopo un mese i miglioramenti erano trascurabili. mai avuto rigurgiti in bocca (tranne una volta dopo essermi chinata), bruciori dopo i pasti o dopo eruttazione controllabili con maalox o del bicarbonato. la sostituta della mia dott.ssa (a ottobre) ha parlato di fattore psicologico come causa dei miei spasmi esofagei e mi ha suggerito di continuare con la terapia per almeno un altro mese e di fare un rx esofagea soprattutto per quietare la mia perplessità sul fatto che i dolori continuassero nonostante la terapia. sembrava ci fossero dei progressi ma non sono mai più riuscita a stare bene. mediamente ogni 10-15 giorni mi veniva una crisi (parliamo di crisi esclusivamente notturne, prima parte del sonno). a dicembre trovo un'altra sostituta che controlla l'rx esofagea e nota solo dei restringimenti alla base dell'esofago (io non me ne intendo ma di certo il mio esofago bello non è), mi cambia farmaci, al posto dell'omeprazen mi prescrive nexium da 40 per un mese e da 20 per un altro mese, peridon prima dei pasti e riopan (che io prendo però solo prima di andare a dormire). il 20 gennaio sospendo il nexium, dopo 5 mesi di farmaci voglio provare a vedere come va (continuo invece il riopan la sera). il 7 febbraio, dopo un attacco di tosse (sempre regalino del mio reflusso) in serata vengo svegliata da doloretti allo sterno verso le 7 del mattino. è la prima volta che mi prendono in orari diversi dal notturno. dopo 5 giorni ancora doloretti in mattinata. sembra che le mie crisi si stiano espandendo nelle fascie orarie, venendomi a trovare quando meglio gli fa comodo. una settimana fa, dopo aver mangiato una piccola fetta di pane e olio nel pomeriggio mi viene un fortissimo mal di stomaco (altra novità) che mi dura per un paio di ore; prendo un maalox ma regredisce lentamente. diciamo, e cerco di concludere, che non ci sto capendo granché, le crisi sono molto frequenti, senza orari fissi, molto intense ma divenute più brevi (rispetto al passato in cui capitavano raramente ma duravano anche 2 ore). attualmente non ho ancora ripreso la terapia (a parte riopan che non ha mai sospeso); a maggio ho il controllo con la gastro (speriamo stavolta di trovare la mia dottoressa) che fare?
[#1]
Gentile utente,
credo possa giovarsi, in aggiunta, dell'uso di procinetici.
Cordialità
credo possa giovarsi, in aggiunta, dell'uso di procinetici.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Gentilissima,
credo che un'ulteriore gastroscopia non possa dirci niente di più di quello che sappiamo. Mi soffermo invece su tre punti:
1) Sintomi con predominanza di dolore retrosternale
2) radiografia dell'esofago con "restringimenti alla base dell'esofago"
3) terapia antireflusso non risolutiva
L'analisi di tali punti mi porta a sospettare che il suo problema potrebbe essere leato ad un'alterazione funzionale dell'esofago (sempre non escludendo ugualmente un reflusso).
Credo, quindi, che l'esame che possa dirci qualcosa di più sia uno studio funzionale dell'esofago con una pH-mano-impedenzometria esofagea. tale esame è utile per capire se siamo realmente di fronte ad un problema legato alla motilità esofagea e/o ad un reflusso esofageo. E sul reflusso sapremo la sua entità/qualità/estensione e responsabilità sui sintomi. Fatta la corretta diagnosi possiamo instaurare la correta terapia.
In allegato il link sull'accertamento di cui ho fatto riferimento:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html
Cordiali saluti
credo che un'ulteriore gastroscopia non possa dirci niente di più di quello che sappiamo. Mi soffermo invece su tre punti:
1) Sintomi con predominanza di dolore retrosternale
2) radiografia dell'esofago con "restringimenti alla base dell'esofago"
3) terapia antireflusso non risolutiva
L'analisi di tali punti mi porta a sospettare che il suo problema potrebbe essere leato ad un'alterazione funzionale dell'esofago (sempre non escludendo ugualmente un reflusso).
Credo, quindi, che l'esame che possa dirci qualcosa di più sia uno studio funzionale dell'esofago con una pH-mano-impedenzometria esofagea. tale esame è utile per capire se siamo realmente di fronte ad un problema legato alla motilità esofagea e/o ad un reflusso esofageo. E sul reflusso sapremo la sua entità/qualità/estensione e responsabilità sui sintomi. Fatta la corretta diagnosi possiamo instaurare la correta terapia.
In allegato il link sull'accertamento di cui ho fatto riferimento:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html
Cordiali saluti
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#3]
Ex utente
Grazie.
dr.Quatraro: ho assunto peridon per 2 settimane, dopo aver sentito la gastroenterologa in dicembre, la quale mi aveva detto di assumerlo per tutta la durata della terapia col nexium, ma io ho smesso prima perché ogni volta dopo pranzo e cena avevo la sensazione di svuotamento (che so essere proprio il compito del procinetico) che mi portava ad avere sempre fame. forse ho sbagliato, anzi sicuramente, a non aver proseguito per il tempo indicatomi ma tant'è. secondo lei quindi dovrei riprendere la terapia con nexium, peridon e riopan? per quanto tempo? grazie ancora.
dr. Cosentino: l'idea dell'alterazione funzionale dell'esofago mi è passata per la mente (al contrario dei medici che ho consultato) anche se, forse perché sto diventando paranoica, sono arrivata a pensare addirittura all'acalasia visto che ogni tanto mi capita di "incepparmi" nel deglutire (ma molto probabilmente è ansia). il reflusso non è affatto da escludere perché diagnosticato con l'rx esofagea con bario, e poi perché io lo avverto molto chiaramente, specie a riposo, con la sensazione di ingombro alla bocca dello stomaco e più su che poi ridiscende alzandomi (dormo con 2 cuscini sotto il materasso e 2 sopra sempre sul alto sx). mi chiedevo, sicuramente percorrerò la strada da lei indicatami, ma, una volta riscontrati problemi di funzionalità esofagea, cosa mi aspetta? cosa può provocarla se non il reflusso?
dimenticavo di aggiungere che spesso alle crisi dolorose è associata eruttazione. la dott.ssa che ho incontrato in settembre mi disse che anche il reflusso di aria può provocare lo spasmo, ma io, dove la prendo tutta questa aria?
grazie, siete gentilissimi.........
dr.Quatraro: ho assunto peridon per 2 settimane, dopo aver sentito la gastroenterologa in dicembre, la quale mi aveva detto di assumerlo per tutta la durata della terapia col nexium, ma io ho smesso prima perché ogni volta dopo pranzo e cena avevo la sensazione di svuotamento (che so essere proprio il compito del procinetico) che mi portava ad avere sempre fame. forse ho sbagliato, anzi sicuramente, a non aver proseguito per il tempo indicatomi ma tant'è. secondo lei quindi dovrei riprendere la terapia con nexium, peridon e riopan? per quanto tempo? grazie ancora.
dr. Cosentino: l'idea dell'alterazione funzionale dell'esofago mi è passata per la mente (al contrario dei medici che ho consultato) anche se, forse perché sto diventando paranoica, sono arrivata a pensare addirittura all'acalasia visto che ogni tanto mi capita di "incepparmi" nel deglutire (ma molto probabilmente è ansia). il reflusso non è affatto da escludere perché diagnosticato con l'rx esofagea con bario, e poi perché io lo avverto molto chiaramente, specie a riposo, con la sensazione di ingombro alla bocca dello stomaco e più su che poi ridiscende alzandomi (dormo con 2 cuscini sotto il materasso e 2 sopra sempre sul alto sx). mi chiedevo, sicuramente percorrerò la strada da lei indicatami, ma, una volta riscontrati problemi di funzionalità esofagea, cosa mi aspetta? cosa può provocarla se non il reflusso?
dimenticavo di aggiungere che spesso alle crisi dolorose è associata eruttazione. la dott.ssa che ho incontrato in settembre mi disse che anche il reflusso di aria può provocare lo spasmo, ma io, dove la prendo tutta questa aria?
grazie, siete gentilissimi.........
[#4]
Gentilissima,
è importante definire la diagnosi e soprattutto escludere (o confermare) l'eventuale disturbo funzionale (incoordinazione motoria, spasmo esofageo, acalasia o pre acalasia, ecc.). Escluso il problema funzionale allora ci si concentra sulla terapia (continuativa) per il reflusso gastroesofageo. In presenza, invece, di un disturbo fuzionale (che può coesistere con il reflusso) il trattamento è più complesso e meno efficace. ma di questo ne riparleremo ad esame effettuato.
Cordialmente
è importante definire la diagnosi e soprattutto escludere (o confermare) l'eventuale disturbo funzionale (incoordinazione motoria, spasmo esofageo, acalasia o pre acalasia, ecc.). Escluso il problema funzionale allora ci si concentra sulla terapia (continuativa) per il reflusso gastroesofageo. In presenza, invece, di un disturbo fuzionale (che può coesistere con il reflusso) il trattamento è più complesso e meno efficace. ma di questo ne riparleremo ad esame effettuato.
Cordialmente
[#5]
Gentile Signora, mi ha incuriosito questo aspettoi cel suo racconto:
" ogni 10-15 giorni mi veniva una crisi (parliamo di crisi esclusivamente notturne, prima parte del sonno)."
é probabile che il reflusso ci sia, ma dalla descrizione ,é possibile che sia legato anche ad episodi di Apnea Ostruttiva nel Sonno.
L’apnea ostruttiva nel sonno ed il russare notturno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del retrobocca (palato molle, tonsille, adenoidi, retrofaringe).
Nel punto di minor calibro del lume faringeo, si genera una depressione che può portare all'instaurarsi di un'occlusione completa, che costituisce appunto l'episodio di apnea.
Gli sforzi inspiratori cui il paziente in questi casi é costretto , resi inefficaci dall'ostruzione a livello faringeo, creano una forte pressione negativa all'interno delle vie respiratorie, che, per vasi comunicanti, si estende necessariamente all'esofago. Quest'ultimo si comporta quindi come una cannuccia che , a causa della depressione che si crea al suo interno, "succhia" il contenuto gastrico. Ovviamente il perdurare nel tempo di questo aspetto finisce per interessare la funzionalità del Cardias (la valovola che dpvrebbe impedire il reflusso) e l'esofago.
Interessante anche il sntomo "mi capita di "incepparmi" nel deglutire ".
Sarebbe quindi il caso di sapere se lei di notte russa: la invito a coinvolgere nella risposta a questo quesito il partner e i famigliari.
Cordiali saluti ed auguri.
" ogni 10-15 giorni mi veniva una crisi (parliamo di crisi esclusivamente notturne, prima parte del sonno)."
é probabile che il reflusso ci sia, ma dalla descrizione ,é possibile che sia legato anche ad episodi di Apnea Ostruttiva nel Sonno.
L’apnea ostruttiva nel sonno ed il russare notturno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del retrobocca (palato molle, tonsille, adenoidi, retrofaringe).
Nel punto di minor calibro del lume faringeo, si genera una depressione che può portare all'instaurarsi di un'occlusione completa, che costituisce appunto l'episodio di apnea.
Gli sforzi inspiratori cui il paziente in questi casi é costretto , resi inefficaci dall'ostruzione a livello faringeo, creano una forte pressione negativa all'interno delle vie respiratorie, che, per vasi comunicanti, si estende necessariamente all'esofago. Quest'ultimo si comporta quindi come una cannuccia che , a causa della depressione che si crea al suo interno, "succhia" il contenuto gastrico. Ovviamente il perdurare nel tempo di questo aspetto finisce per interessare la funzionalità del Cardias (la valovola che dpvrebbe impedire il reflusso) e l'esofago.
Interessante anche il sntomo "mi capita di "incepparmi" nel deglutire ".
Sarebbe quindi il caso di sapere se lei di notte russa: la invito a coinvolgere nella risposta a questo quesito il partner e i famigliari.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#6]
Bè arrivo buon ultimo in questo consulto,
devo oltretutto una risposta alla signora.
Prima alcune evidenze (traggo dal racconto):
<<la gastroscopia e così nel 2008 ho scoperto di avere un'ernia iatale>>
quindi il reflusso è parte integrante della problematica ed è difficile dire "è probabile che il reflusso ci sia".
<<la sostituta della mia dott.ssa (a ottobre) ha parlato di fattore psicologico come causa dei miei spasmi esofagei e mi ha suggerito di continuare con la terapia per almeno un altro mese e di fare un rx >>
La sostituto è una gastroenterologa?
Che diagnosi ha fatto il radiologo?
<<dicembre trovo un'altra sostituta che controlla l'rx esofagea e nota solo dei restringimenti alla base dell'esofago>>
Ma ad ottobre i "restringimenti" non c'erano?
Chiedo poi se tutte queste dottoresse sono gastroenterologhe (non avendone io, per miei limiti, piena certezza; magari la signora lo dà per scontato).
Ritengo, intanto, utile la pH-mano-impedenziometria consigliata dal collega Cosentino e non penso affatto a disturbi apneici.
Per quanto concerne le domande postemi dalla signora, in ultimo, credo che si possa, nell'attesa di completare il percorso, assumere il procinetico (magari anche diverso) insieme all'antiacido ed alle norme igienico-comportamentali anti-reflusso.
Resto a sua disposizione.
devo oltretutto una risposta alla signora.
Prima alcune evidenze (traggo dal racconto):
<<la gastroscopia e così nel 2008 ho scoperto di avere un'ernia iatale>>
quindi il reflusso è parte integrante della problematica ed è difficile dire "è probabile che il reflusso ci sia".
<<la sostituta della mia dott.ssa (a ottobre) ha parlato di fattore psicologico come causa dei miei spasmi esofagei e mi ha suggerito di continuare con la terapia per almeno un altro mese e di fare un rx >>
La sostituto è una gastroenterologa?
Che diagnosi ha fatto il radiologo?
<<dicembre trovo un'altra sostituta che controlla l'rx esofagea e nota solo dei restringimenti alla base dell'esofago>>
Ma ad ottobre i "restringimenti" non c'erano?
Chiedo poi se tutte queste dottoresse sono gastroenterologhe (non avendone io, per miei limiti, piena certezza; magari la signora lo dà per scontato).
Ritengo, intanto, utile la pH-mano-impedenziometria consigliata dal collega Cosentino e non penso affatto a disturbi apneici.
Per quanto concerne le domande postemi dalla signora, in ultimo, credo che si possa, nell'attesa di completare il percorso, assumere il procinetico (magari anche diverso) insieme all'antiacido ed alle norme igienico-comportamentali anti-reflusso.
Resto a sua disposizione.
[#7]
Ex utente
dr. Cosentino: la ringrazio. l'esame raccomandato è dunque la pH-mano-impedenzometria esofagea? è altra cosa rispetto alla manometria di cui m ha parlato la dott.ssa di dicembre? grazie ancora......
dr. Bernkopf: salve, la ringrazio dell'interessamento. le dirò, se guardo indietro nel tempo (prima dell'ernia) ho avuto episodi di risvegli notturni con la sensazione di soffocamento, ma ho sempre ritenuto fossero attacchi di panico. le cose che potrebbero essere dietro questo mio peggioramento (soprattutto della qualità della mia vita) cominciano ad essere tante, troppe, e trovo difficoltà a venirne a capo anche perché mi rivolgo alla asl per i controlli e i tempi per vedere un medico li conosciamo conoscenza tutti purtroppo, e spesso mi ritrovo con una situazione di emergenza, come il dolore, e non poter chiamare o sentire nessuno, sola con me stessa. proverò a registrarmi di notte, ma sarebbe veramente una grande sorpresa se russassi visto che nessuno mi ha mai riferito nulla. la ringrazio nuovamente......
dr. Quatraro: assolutamente si, il reflusso c'è e non ci piove. infatti le dott.sse che ho incontrato non hanno avuto perplessità a ritenere il mio uno stato dovuto all'ernia e al reflusso. a parte l'ipotesi dell' ansia della dott.ssa di settembre, il probabile malfunzionamento esofageo l' ho tirato in ballo io davanti all'inefficacia terapeutica. devo dire che in 5 mesi di terapia di nexium non è che non ci siano stati miglioramenti, ma non posso dire di stare bene. anche in assenza delle crisi io ho sempre avuto stati di indolenzimento al petto, qualche fitta ogni tanto, insomma, non sono più stata libera ecco. le dott.sse erano gastroenterologhe, erano controlli fatti alla asl e sostituivano una gastroenterologa, non mi sono posta il dubbio sinceramente. i restringimenti all'esofago in ottobre c'erano di certo perché la lastra l'ho fatta proprio a metà ottobre. ecco cosa riporta il referto: TRANSITO ESOFAGEO REGOLARE. ASSENZA DI LESIONI ORGANICHE.LO STUDIO DEL FONDO GASTRICO METTE IN EVIDENZA, CON LE OPPORTUNE MANOVRE, REFLUSSO GASTROESOFAGEO, IN ASSENZA DI IMMAGINI DA ERNIA IATALE. lei dunque ritiene che dovrei, nell'attesa di ulteriori indagini, prendere un procinetico (peridon per esempio?) e gli antiacido come maalox, riopan o gaviscon? niente nexium? grazie........
ieri sera, verso le 21,30 per cui non durante il sono, ho avuto una nuova crisi, intensa ma abbastanza breve non so se perché ho assunto subito una bustina di riopan gel o perché doveva essere così e basta, a cena avevo mangiato del primo sale e della verdura con olio sale e poco limone. stamattina, stanca, ho ricominciato il nexium (da 20, avevo quello nell'armadietto). a tutt'ora ho indolenzimeto allo sterno. sono alquanto stanca. grazie per la gentilezza, sono grata........
dr. Bernkopf: salve, la ringrazio dell'interessamento. le dirò, se guardo indietro nel tempo (prima dell'ernia) ho avuto episodi di risvegli notturni con la sensazione di soffocamento, ma ho sempre ritenuto fossero attacchi di panico. le cose che potrebbero essere dietro questo mio peggioramento (soprattutto della qualità della mia vita) cominciano ad essere tante, troppe, e trovo difficoltà a venirne a capo anche perché mi rivolgo alla asl per i controlli e i tempi per vedere un medico li conosciamo conoscenza tutti purtroppo, e spesso mi ritrovo con una situazione di emergenza, come il dolore, e non poter chiamare o sentire nessuno, sola con me stessa. proverò a registrarmi di notte, ma sarebbe veramente una grande sorpresa se russassi visto che nessuno mi ha mai riferito nulla. la ringrazio nuovamente......
dr. Quatraro: assolutamente si, il reflusso c'è e non ci piove. infatti le dott.sse che ho incontrato non hanno avuto perplessità a ritenere il mio uno stato dovuto all'ernia e al reflusso. a parte l'ipotesi dell' ansia della dott.ssa di settembre, il probabile malfunzionamento esofageo l' ho tirato in ballo io davanti all'inefficacia terapeutica. devo dire che in 5 mesi di terapia di nexium non è che non ci siano stati miglioramenti, ma non posso dire di stare bene. anche in assenza delle crisi io ho sempre avuto stati di indolenzimento al petto, qualche fitta ogni tanto, insomma, non sono più stata libera ecco. le dott.sse erano gastroenterologhe, erano controlli fatti alla asl e sostituivano una gastroenterologa, non mi sono posta il dubbio sinceramente. i restringimenti all'esofago in ottobre c'erano di certo perché la lastra l'ho fatta proprio a metà ottobre. ecco cosa riporta il referto: TRANSITO ESOFAGEO REGOLARE. ASSENZA DI LESIONI ORGANICHE.LO STUDIO DEL FONDO GASTRICO METTE IN EVIDENZA, CON LE OPPORTUNE MANOVRE, REFLUSSO GASTROESOFAGEO, IN ASSENZA DI IMMAGINI DA ERNIA IATALE. lei dunque ritiene che dovrei, nell'attesa di ulteriori indagini, prendere un procinetico (peridon per esempio?) e gli antiacido come maalox, riopan o gaviscon? niente nexium? grazie........
ieri sera, verso le 21,30 per cui non durante il sono, ho avuto una nuova crisi, intensa ma abbastanza breve non so se perché ho assunto subito una bustina di riopan gel o perché doveva essere così e basta, a cena avevo mangiato del primo sale e della verdura con olio sale e poco limone. stamattina, stanca, ho ricominciato il nexium (da 20, avevo quello nell'armadietto). a tutt'ora ho indolenzimeto allo sterno. sono alquanto stanca. grazie per la gentilezza, sono grata........
[#8]
Gentile signora,
per quanto concere l'indagine funzionale la manometria studia solo la motilità dell'esofago mentre la pH.mano-impedenzomentria è un esame che comprende sia lo stidio manometrico sia lo studio del reflusso (e le sue caratteristiche).
Per la sua terapia il mio consiglio, riferendo una sintomatologia da reflusso, è quello di assumere IPP, antiacido e procinetico.
Auguroni
per quanto concere l'indagine funzionale la manometria studia solo la motilità dell'esofago mentre la pH.mano-impedenzomentria è un esame che comprende sia lo stidio manometrico sia lo studio del reflusso (e le sue caratteristiche).
Per la sua terapia il mio consiglio, riferendo una sintomatologia da reflusso, è quello di assumere IPP, antiacido e procinetico.
Auguroni
[#9]
Gentile signora,
il referto radiologico è quello che fa testo.
Pertanto non vi è nessun "restringimento" altrimenti il radiologo, che oltretutto durante l'effettuazione dell'esame guarda le immagini in scopia ("dal vivo"), ne avrebbe parlato.
Le riconfermo che quanto descrive collima con i sintomi della MRGE (Malattia da Reflusso GastroEsofageo) e si tratta di perfezionare terapia (per antiacidi intendo IPP+ procinetici) e comportamenti igienico-alimentari e comportamentali corretti, che il centro da cui è seguita dovrebbe averle esplicitato (un'esempio è il rialzo di circa 10 cm.della testiera del letto, etc.)
Saluti.
il referto radiologico è quello che fa testo.
Pertanto non vi è nessun "restringimento" altrimenti il radiologo, che oltretutto durante l'effettuazione dell'esame guarda le immagini in scopia ("dal vivo"), ne avrebbe parlato.
Le riconfermo che quanto descrive collima con i sintomi della MRGE (Malattia da Reflusso GastroEsofageo) e si tratta di perfezionare terapia (per antiacidi intendo IPP+ procinetici) e comportamenti igienico-alimentari e comportamentali corretti, che il centro da cui è seguita dovrebbe averle esplicitato (un'esempio è il rialzo di circa 10 cm.della testiera del letto, etc.)
Saluti.
[#10]
Ex utente
Bene, grazie mille a tutti. avendo ricominciato il nexium, e chiedendo conferma anche al mio medico di base, porterò avanti la terapia incluso il peridon almeno fino al prossimo controllo che sarà in maggio. per quanto riguarda l'alimentazione ormai, dopo tanti anni, riesco a destreggiarmi abbastanza bene. spero vivamente che la bella stagione che sta arrivando porti con se anche il benessere e la serenità di cui ho bisogno. nuovamente grazie.........
[#11]
I miei migliori auguri e chiudo inviandole il mio articolo sul "Reflusso ... a tovala" con il suggerimento di non eliminare del tutto gli alimenti a rischio, ma solamente di limitarli.
La tavola è una delle nostre gioie per cui .... non riviniamocela per il reflusso !
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Cordialmente
La tavola è una delle nostre gioie per cui .... non riviniamocela per il reflusso !
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 77.5k visite dal 10/03/2012.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.