Il mio medico il quale, dopo avermi visitato, ha detto che si trattava

Espongo in breve il mio problema: a metà gennaio ho avuto un forte raffreddore che ho curato probabilmente abusando di una serie di farmaci come paracetamolo e decongestionanti della mucosa nasale. In fase di guarigione ho iniziato ad avvertire dapprima in maniera occasionale, poi sempre più frequentemente una specie di fastidio a livello dell’addome. Mi spiego: gonfiore e indolenzimento nella parte destra e sensazione di movimento all’interno della pancia, come fosse aria che passasse da una parte all’altra. Lì per lì non ci ho dato molto peso ma poi questa situazione ha iniziato a presentarsi con maggiore frequenza. Quindi ho consultato il mio medico il quale, dopo avermi visitato, ha detto che si trattava di una irritazione a livello intestinale e mi ha prescritto dei fermenti e un farmaco per l’eventuale dolore: Lexin. Un mese più tardi, dopo aver visto che la situazione non migliorava ho consultato un gastroenterologo. I sintomi erano praticamente gli stessi ma rimaneva sempre più accentuata questa sensazione di gonfiore generalizzata a quasi tutto l’addome. Gonfiore che mi porta perfino a dover slacciare i pantaloni mentre guido. Oltre a crampi (mai forti) qua e là (lato destro e sinistro). Il gastroenterologo dopo la visita dice che non si tratta di nulla di speciale, probabilmente una dismicrobismo intestinale e mi prescrive la rifaximina per 6 gg. e poi codex al termine della cura. Ora ho finito il ciclo di antibiotici ma la situazione dopo alcuni giorni di benessere è tornata quella precedente. Lo specialista mi dice che bisogna aver pazienza perché sono cose che spesso non si risolvono in maniera rapida. Premesso che mantengo condizioni generali nella norma (non dimagrimento, non affaticamento, faccio sport regolarmente, mangio regolarmente, alvo regolare anche se con episodi di diarrea soprattutto dopo cene al ristorante o assunzione di bevande fredde), chiedevo se fosse il caso di eseguire analisi più specifiche o esami particolari e soprattutto volevo capire se la durata dei miei sintomi, che oggi si possono riassumere in gonfiore praticamente costante con sensazione di distensione che arriva fino alle costole e sensazione come di aver preso freddo alla pancia soprattutto alla mattina, sia da considerarsi “normale” (2 mesi) vista la diagnosi fatta dal mio gastroenterologo.
Inoltre: cosa si può assumere per contrastare questi sintomi? Il carbone vegetale può andare bene? Si tratta di rimedi che contrastano il sintomo a anche in qualche modo curativi?
Vi ringrazio in anticipo dell’attenzione.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La non risoluzione del sintomo consiglia un approfondimento diagnostico probabilmente mediante ecografia addome e colonscopia da valutare in accordo col collega che la segue personalmente. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilissimo,

al momento mi limiterei all'impiego di prodotti a base di simeticone, carbone vegetale ed infuso di semi di finocchio. Non vedo sintomi di allarme ed attenderei l'esti di tali rimedi. Si valuterà successivamente se approfondire con ulteriori accertamenti..

Cordialmente


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)