Una piccola ernia iatale, ma poi forse le cure chemioterapiche ho altro, i problemi sono aumentati,
Salve, egr. Dottore sono Luigi da Salerno ho 54 anni e una storia di Linfoma di Hodgkin trattata con Radio-chemioterapia e risoltasi con una remissione completa dal Marzo 1999, ma il consulto che vorrei chiederle si basa sui problemi venuti in seguito allo stomaco.
Nel 1980 mi avevano gia diagnosticata una piccola Ernia Iatale, ma poi forse le cure chemioterapiche ho altro, i problemi sono aumentati, ho eseguito altre due Gastroscopie,l’ultima del 9/10/2006 refertava così: ERNIA DA SCIVOLAMENTO DELLA GIUNZIONE ESAFOGASTRICA ASSOCIATA A PROLASSO INTERMITTENTE DI PLICHE MUCOSE DEL FONDO GASTRICO IN ESOFAGO.
MUCOSA GASTRICA DI CORPO ED ANTRO CON AREE D’EDEMA E D’ERITEMA FOCALE COME DA SOFFERENZA INFIAMMATORIA CRONICA, PILORO PERVIO.
ASSENZA DI LESIONI DUODENALI.
Da questi esiti il Gastrenterologo decideva una cura con Pairet 20mg. Peridon e Gavison.
Non ottenendo benefici anche perché il dolore al petto era fastidioso ed il muco che producevo era consistente, il Gastrenterologo decideva a sottopormi ad una PH manometria esofagea.
Il tracciatocaratterizzava un elevato numero di reflussi sia in posizione ortostatica, che clinostatica, quindi siamo passati ala terapia con Esopral da 40 mg. Permotil 20 mg. E gaviscon in bustina, attuando anche un regime alimentare strettamente correlato alla M.R:G:E:.
La domanda che le sottopongo è questa:attualmente non ho margini di miglioramento, il Gastrenterologo mi consiglia di continuare la terapia, mentre il medico di base propone di sottopormi ed un’eventuale operazione, che cosa mi consiglia?
La ringrazio anticipatamente.
Nel 1980 mi avevano gia diagnosticata una piccola Ernia Iatale, ma poi forse le cure chemioterapiche ho altro, i problemi sono aumentati, ho eseguito altre due Gastroscopie,l’ultima del 9/10/2006 refertava così: ERNIA DA SCIVOLAMENTO DELLA GIUNZIONE ESAFOGASTRICA ASSOCIATA A PROLASSO INTERMITTENTE DI PLICHE MUCOSE DEL FONDO GASTRICO IN ESOFAGO.
MUCOSA GASTRICA DI CORPO ED ANTRO CON AREE D’EDEMA E D’ERITEMA FOCALE COME DA SOFFERENZA INFIAMMATORIA CRONICA, PILORO PERVIO.
ASSENZA DI LESIONI DUODENALI.
Da questi esiti il Gastrenterologo decideva una cura con Pairet 20mg. Peridon e Gavison.
Non ottenendo benefici anche perché il dolore al petto era fastidioso ed il muco che producevo era consistente, il Gastrenterologo decideva a sottopormi ad una PH manometria esofagea.
Il tracciatocaratterizzava un elevato numero di reflussi sia in posizione ortostatica, che clinostatica, quindi siamo passati ala terapia con Esopral da 40 mg. Permotil 20 mg. E gaviscon in bustina, attuando anche un regime alimentare strettamente correlato alla M.R:G:E:.
La domanda che le sottopongo è questa:attualmente non ho margini di miglioramento, il Gastrenterologo mi consiglia di continuare la terapia, mentre il medico di base propone di sottopormi ed un’eventuale operazione, che cosa mi consiglia?
La ringrazio anticipatamente.
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Gentile signore,
mi trovo d'accordo con il suo gastroenterologo per due motivi:
1) la terapia in alcuni casi deve essere protratta per alcuni mesi prima di deciderne l'efficacia e deve essere accompagnata dalle modificazioni comportamentali adeguate: astensione assoluta dal fumo, eliminazione di cibi irritanti e facilitanti il reflusso, innalzamento del letto lato testa di 20 cm (non cuscini), evitare indumenti che costringono la vita;
2) la relazione dell'endoscopia pone in evidenza una condizione infiammatoria dello stomaco condizione più rilevante dell'ernia iatale con reflusso associato; tale condizione deve essere monitorata con successiva endoscopia per valutare la risposta alla terapia.
In considerazione di ciò l'intervento è da valutare in momento successivo.
Cordiali saluti.
mi trovo d'accordo con il suo gastroenterologo per due motivi:
1) la terapia in alcuni casi deve essere protratta per alcuni mesi prima di deciderne l'efficacia e deve essere accompagnata dalle modificazioni comportamentali adeguate: astensione assoluta dal fumo, eliminazione di cibi irritanti e facilitanti il reflusso, innalzamento del letto lato testa di 20 cm (non cuscini), evitare indumenti che costringono la vita;
2) la relazione dell'endoscopia pone in evidenza una condizione infiammatoria dello stomaco condizione più rilevante dell'ernia iatale con reflusso associato; tale condizione deve essere monitorata con successiva endoscopia per valutare la risposta alla terapia.
In considerazione di ciò l'intervento è da valutare in momento successivo.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 01/02/2008.
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