I dolori si possono ripresentare anche
Buonasera, sono una ragazza di 21 che purtroppo continua a portarsi dietro sempre lo stesso problema : la gastrite. Assumo una pasticca al giorno di omoprazen 20 mg e fino ad ora ha sempre avuto un buon effetto, ma è da qualche giorno che avverto nuovamente dei bruciori molto forti sia alla gola che a sinistra, accanto all'ombelico. A volte questi bruciori raggiungono il culmine e sempra che si irradino per tutta la pancia. Il medico mi dice che è gastrite e che a volte i dolori si possono ripresentare anche con le medicine, ma dato che io sono molto preoccupata a causa di questi sintomi ho deciso di chiedere un consulto qui. Volevo chiedere se effettivamente i sintomi durante la cura possono ripresentarsi e se continuando a prendere l'omoprazen passeranno nell'arco di qualche giorno. Inoltre io temo che l'omoprazen non mi faccia più effetto, ma è possibile che una medicina che mi ha sempre fatto bene non faccia più effetto da un giorno all'altro? Inoltre volevo chiedere se è normale che i dolori siano così forti. Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
prima una fondamentale domanda: chi e come ha fatto diagnosi di gastrite (quale?) ad una ragazza di 21 anni.
L'uso prolungato dei PPI, personalmete, lo consiglio a ragion veduta e solo con forti motivazioni.
L'irradiazione dei fastidi su tutto l'ambito addominale ("si irradino per tutta la pancia") mi fa pensare a fenomeni disfunzionali intestinali più generali.
Cordialità
prima una fondamentale domanda: chi e come ha fatto diagnosi di gastrite (quale?) ad una ragazza di 21 anni.
L'uso prolungato dei PPI, personalmete, lo consiglio a ragion veduta e solo con forti motivazioni.
L'irradiazione dei fastidi su tutto l'ambito addominale ("si irradino per tutta la pancia") mi fa pensare a fenomeni disfunzionali intestinali più generali.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Gentilissima,
cosa intende con "ho sempre la gastrite" ? Ha fatto accertamenti endoscopici in passato o è stata curata in base ai sintomi. Se la terapia non fa effetto vuol dire che è sotto dosata oppure ci' sarebbe da rivedere la diagnosi. Ecco per cui è importante sapere come è stata diagnosticata la sua gastrite..
Cordialmente
cosa intende con "ho sempre la gastrite" ? Ha fatto accertamenti endoscopici in passato o è stata curata in base ai sintomi. Se la terapia non fa effetto vuol dire che è sotto dosata oppure ci' sarebbe da rivedere la diagnosi. Ecco per cui è importante sapere come è stata diagnosticata la sua gastrite..
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Cara signorina, purtroppo con la medicina generale ed il da fare che può avere il medico di medicina generale, seppur specialista in gastroenterologia ma di fatto medico di base, egli è costretto ad avere una visione d'insieme, appunto "generale".
Sono però altrettanto convinto che egli non può non averle detto che la diagnosi di gastrite non può essere effettuata sulla base di una visita, tanto più che è evidente, lo dice lei, che la terapia non le porta benefici risolutivi.
Saluti
Sono però altrettanto convinto che egli non può non averle detto che la diagnosi di gastrite non può essere effettuata sulla base di una visita, tanto più che è evidente, lo dice lei, che la terapia non le porta benefici risolutivi.
Saluti
[#5]
Ex utente
Grazie per la risposta, in questo momento però sono molto preoccupata anche perché sono una persona ansiosa e mi sto facendo prendere dal panico. Dai sintomi descritti di potrebbe trattare di qualcosa di grave?La terapia mi ha sempre aiutata, ma è da qualche giorno che i sintomi sono tornati
[#6]
Credo che, stando alla sua storia clinica, lei non debba preoccuparsi.
La tranquillità, però, può e deve dargliela, a mio avviso, un medico dedicato alla diagnosi e terapia delle malattie gastroenteriche.
Ovvero un gastroenterologo dedicato, che può interpretare ancor più e meglio le sfaccettature dei suoi problemi digestivi e dei suoi bisogni di sicurezza.
Saluti
La tranquillità, però, può e deve dargliela, a mio avviso, un medico dedicato alla diagnosi e terapia delle malattie gastroenteriche.
Ovvero un gastroenterologo dedicato, che può interpretare ancor più e meglio le sfaccettature dei suoi problemi digestivi e dei suoi bisogni di sicurezza.
Saluti
[#8]
Intanto, come le ho già detto, penso che lei abbi problemi di natura cosiddetta "dispetica" pertanto rimediabilissima, il che dovrebbe tranquillizzarla parecchio.
COme anti"bruciore" provi con prodotti meno impegnativi come il "magaldrato" al bisogno ed infine faccia quello che si sta proponendo di fare per avere anche un ulteriore conforto dagli accertamenti che le faranno fare.
Stia bene e, soprattutto, stia tranquilla.
COme anti"bruciore" provi con prodotti meno impegnativi come il "magaldrato" al bisogno ed infine faccia quello che si sta proponendo di fare per avere anche un ulteriore conforto dagli accertamenti che le faranno fare.
Stia bene e, soprattutto, stia tranquilla.
[#10]
Ha capito perfettamente, la dispesia ovvero "disturbi digestivi e relativa sintomatologia" sono molto spesso legati a quella che lei chiama ansia.
Quanto ha testè riferito basta a dire che si è quasi risposta da sola.
Per sua informazione Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University, è un fautore della teoria dei due cervelli, derivante da ricerche che dimostrerebbero che l'intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. Insomma, l'intestino è la sede di un secondo cervello.
Insomma, al di là di questa mia digressione possiamo concludere, anche per empiriche e personali esperienze, che molto spesso"
la chiave dello stress, ansia e tensione è nella pancia".
Le auguro ogni bene e serenità.
Quanto ha testè riferito basta a dire che si è quasi risposta da sola.
Per sua informazione Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University, è un fautore della teoria dei due cervelli, derivante da ricerche che dimostrerebbero che l'intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. Insomma, l'intestino è la sede di un secondo cervello.
Insomma, al di là di questa mia digressione possiamo concludere, anche per empiriche e personali esperienze, che molto spesso"
la chiave dello stress, ansia e tensione è nella pancia".
Le auguro ogni bene e serenità.
[#11]
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta, anche quando era piccola ho sofferto di nausea tra stress, ma essendo piccola, vivevo questa condizione in modo diverso. Purtroppo è tutta la vita che combatto con problemi in un modo o nell'altro legati alla pancia e allo stress. Ultimamente sto avendo problemi all'università e sentimentali e quindi non ero serena. Inoltre il mio più grande difetto è che invece di far sfogare l'ansia la reprimo e temo che questo comporti uno sfogo sul corpo. Quando avverto i sintomi per questi due giorni cercherò di tenere a mente anche il fattore "ansia". infatti se penso che i disturbi siano dovuti a quello automaticamente mi calmo. Lei ritiene che una terapia psicologica sia utile per risolvere questi problemi? Il mio medico di base mi aveva indirizzato in quella direzione, ma io un po' per paura, un po' per i numerosi impegni che avevo non ho mai consultato uno psicologo. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.8k visite dal 24/02/2012.
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