Scialorrea
Salve, mia nonna sei mesi fa a seguito di ictus cerebrale ha riportato emiplegia destra disfagia e afasia ma la cosa più fastidiosa è la scialorrea che la sta tormentando. La mattina la ritroviamo sempre bagnata nonostante gli accorgimenti e le bavette. In famiglia nn sappiamo come arginare il problema, mi domando se esista in commercio un farmaco in grado di ridurre il fenomeno. grazie
[#1]
La cura è essenzialmente rivolta alla rimozione della causa; dove ciò non sia possibile, si impiegano i farmaci parasimpaticolitici.
Nel caso di sua nonna è da tener presente di la possibile presenza della “”scialorrea falsa”" dovuta all’incapacità o alla difficoltà di deglutizione come nei casi di paralisi dei nervi cranici.
Cordialità
Nel caso di sua nonna è da tener presente di la possibile presenza della “”scialorrea falsa”" dovuta all’incapacità o alla difficoltà di deglutizione come nei casi di paralisi dei nervi cranici.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Dott la ringrazio per la risposta. Dunque, rimozione della causa..la scialorrea potrebbe essere indotta dai farmaci? (Per l'ictus prende ipertensivi e digossina per il cuore) Oppure, avendo la nonna messo la PEG per nutrirsi, potrebbe essere questa? Magari ha causato una qualche infiammazione dell'apparato digerente. Come possiamo fare per scoprire l'origine del problema? Ci sono giorni che sta tranquilla ma altri che davvero è un tormento continuo senza sosta. Nel caso fosse sciallorea falsa come l'ha definita lei, dovuta all'impossibilità di deglutire, possiamo affidarci a qualche farmaco, se può consigliarmelo, almeno per darci un pò di tregua? Grazie
[#3]
Ora che mi riferisce che sua nonna ha messo la PEG, procedura che io stesso effettuo (quindi parlo per esperienza diretta), sono ancor più propenso a ritenere che ci si possa trovare di fronte ad una falsa scialorrea.
Detto questo, e senza voler fare un piccolo trattato, le dico che la terapia va concordata con chi segue sua nonna.
Le faccio comunque alcuni esempi:
-Il Buscopan, utilizzandolo per il suo effetto "collaterale" (secchezza delle fauci) è un trattamento possibile.
-In pazienti con problemi di ipertensione si potrebbe utilizzare la clonidina, sia endovena, che in compresse che sotto forma di cerotto transdermico, associando l'effetto antiipertensivo alla riduzione della scialorrea.
In ogni caso, le ripeto, concordi il tutto con chi, per sua specifica competenza, può seguire sua nonna e consigliarla per il meglio.
Saluti.
Detto questo, e senza voler fare un piccolo trattato, le dico che la terapia va concordata con chi segue sua nonna.
Le faccio comunque alcuni esempi:
-Il Buscopan, utilizzandolo per il suo effetto "collaterale" (secchezza delle fauci) è un trattamento possibile.
-In pazienti con problemi di ipertensione si potrebbe utilizzare la clonidina, sia endovena, che in compresse che sotto forma di cerotto transdermico, associando l'effetto antiipertensivo alla riduzione della scialorrea.
In ogni caso, le ripeto, concordi il tutto con chi, per sua specifica competenza, può seguire sua nonna e consigliarla per il meglio.
Saluti.
[#4]
Utente
Gentile Dottore, mi ha parlato di clonidina, avevo dimenticato di dirle che questa è già compresa nella terapia ipertensiva della nonna, infatti una volta alla settimana le cambiamo il cerotto di Catapresan. Non sapevo avesse effetti benefici anche per la scialorrea. Ma a quanto pare non basta..il nostro medico curante, avendolo interpellato per questo problema, ci aveva suggerito una siringa di Plasil. Dopo la siringa a distanza di un'oretta si calma, adesso non so se è una nostra suggestione. In ogni caso non sapevo del Buscopan, al limite possiamo provare anche con questo, ma andrebbe assunto come terapia o solo "una tantum" quando ha la fase acuta di scialorrea?
[#5]
Il Buscopan può essere utilizzato "una tantum" semprechè la signora non abbia controindicazioni legate all'azione antispastica, che, prolungata nel tempo, le darebbe altri problemi.
Anche il Plasil, dato il metabolismo epatico e la successiva eliminazione renale della metoclopramide monocloridrato monoidrato, va somministrato con particolare cura nei pazienti con ridotta funzionalità epatica e renale.
Come vede torno a ribadirle l'importanza che le iniziative terapeutiche vengano prese da personale esperto e competente.
Sconsiglio il "fai da te".
I nostri consulti a distanza, come naturale ed ovvio, in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento, sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il medico curante.
Ancora tanti cari saluti.
Anche il Plasil, dato il metabolismo epatico e la successiva eliminazione renale della metoclopramide monocloridrato monoidrato, va somministrato con particolare cura nei pazienti con ridotta funzionalità epatica e renale.
Come vede torno a ribadirle l'importanza che le iniziative terapeutiche vengano prese da personale esperto e competente.
Sconsiglio il "fai da te".
I nostri consulti a distanza, come naturale ed ovvio, in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento, sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il medico curante.
Ancora tanti cari saluti.
[#7]
Per quanto concerne il gastroenterologo è bene che sia un endoscopista esperto (esistono gastroenterologi a cui manca questa superspecialità), in più le faccio notare che una paziente come sua nonna merita un approccio multidisciplinare in quanto sono insiti aspetti cardiologici e neurologici nella sua storia clinica.
La saluto nuovamente.
La saluto nuovamente.
[#8]
Utente
Buongiorno Dott. la disturbo per un altro consiglio: poichè in ospedale per prevenire le piaghe da decubito ci hanno suggerito frequenti cambi posturali, la nonna avendo la PEG e una somministrazione di cibo tramite macchinario distribuita su 10 ore, come facciamo a spostarla di lato? Non rischiamo un reflusso? I manuali parlano di posizione semi-seduta, ma allora dovrebbe stare 10 ore nella stessa posizione? La ringrazio per gli eventuali chiarimenti
[#9]
La sonda gastrostomica, collegata ad una pompa di infusione, non rappresenta un impedimento ai cambi posturali, necessari per evitare la formazione di piaghe da decubito.
Devo altresì premettere che sua nonna (a meno che non diversamente evidenziato in corso di gastroscopia) potrebbe non avere problemi di continenza cardiale.
In ogni caso, come accorgimenti antireflusso le riferisco che:
- la posizione supina (sdraiati sulla schiena) favorisce la risalita dell'acido nell'esofago;
- per prevenire il reflusso notturno è meglio dormire con la testa e il torace sollevati rispetto all'asse orizzontale del corpo.La soluzione migliore è sollevare il materasso usando dei cunei specifici o una rete regolabile.
Saluti.
Devo altresì premettere che sua nonna (a meno che non diversamente evidenziato in corso di gastroscopia) potrebbe non avere problemi di continenza cardiale.
In ogni caso, come accorgimenti antireflusso le riferisco che:
- la posizione supina (sdraiati sulla schiena) favorisce la risalita dell'acido nell'esofago;
- per prevenire il reflusso notturno è meglio dormire con la testa e il torace sollevati rispetto all'asse orizzontale del corpo.La soluzione migliore è sollevare il materasso usando dei cunei specifici o una rete regolabile.
Saluti.
[#10]
Utente
Noi abbiamo un letto a schienale regolabile con materasso antidecubito (di quelli utilizzati in ospedale) e abitualmente anche nell'arco della giornata la teniamo un pò più sollevata, in posizione semi-seduta. La nonna in ogni caso prima dell'ictus non ha mai manifestato problemi gastrici. Il nostro medico in terapia ci ha inserito un gastroprotettore (limpidex) da prendere tutti i giorni. Col tipo di alimentazione ci troviamo bene, ci hanno prescritto il "Jevity Fos", la nonna ha riacquistato parte del peso perduto, le analisi sono abbastanza nella norma il colesterolo è perfetto, solo i trigliceridi sono un pò alti, ma sia in ospedale che il medico curante mi hanno detto che non devo allarmarmi per questo dato. La ringrazio per la disponibilità e buona Domenica.
[#12]
Utente
Dott. buonasera, rieccomi qui a chiederle un consiglio. E' venuto il nostro medico curante a casa e ci ha detto che la nonna nelle fasi acute di scialorrea può utilizzare il plasil, per un max di due siringhe alla settimana. Cercando in rete qualche altro rimedio, ho trovato opinioni piuttosto favorevoli sull' uso di cerotti alla scopolamina, che vengono comunemente usati per il mal d'auto. Si tratta di prodotti naturali generati da erbe. Potrebbe rappresentare questa una valida alternativa al Plasil, anche per evitare di somministrare sempre la stessa cosa?
[#14]
Utente
Buongiorno dottore, per tutta la giornata di ieri la nonna ha avuto forti attacchi di tosse e scialorrea nonostante il giorno prima le avessimo fatto l'iniezione di plasil. A questo punto si rende davvero necessaria una visita specialistica, anche se non so a cosa possa servire dal momento che la nonna per l'età che ha non potrebbe mai eseguire una gastroscopia sarebbe troppo traumatica. Comincio a pensare che possa trattarsi di reflusso gastro-esofageo, dopo averle staccato l'alimentazione della peg ha iniziato a star meglio. Che sia proprio l'alimentazione che le comporti il reflusso?
[#15]
Il reflusso avviene per una condizione anatomica presente (es. incontinenza cardiale) che può essere accentuato da situazioni continegenti, ad es. (in questo caso) ripienezza gastrica, ed/od altro che merita una competente valutazione specialistica.
[#17]
Sua nonna non necessita di ripetere l'esame.
La procedura di posizionamento della sonda gastrostomica (PEG) prevede un'accurata esofago-gastro-duodenoscopia a cui "segue" immediatamente l'atto interventistico.
Basta conoscere gli aspetti descrittivi dell'esame endoscopico che sua nonna ha già fatto.
La procedura di posizionamento della sonda gastrostomica (PEG) prevede un'accurata esofago-gastro-duodenoscopia a cui "segue" immediatamente l'atto interventistico.
Basta conoscere gli aspetti descrittivi dell'esame endoscopico che sua nonna ha già fatto.
[#18]
Utente
Buonasera Dottore, volevo cortesemente un parere circa la corretta gestione della PEG, in particolare per quanto concerne la somministrazione dell'alimentazione e dei farmaci. In ospedale mi raccomandavano sempre di dare alla nonna un litro o anche un litro e mezzo di acqua al giorno. Ma il Jevity Fos che utilizziamo per nutrirla già di per sè è liquido per cui come regolarci? Un litro d'acqua al giorno più il Jevity non è troppo per una persona allettata? Non vorrei che questo reflusso fosse stato scatenato da un eccesso di liquidi..
[#19]
Il bilancio idrico (liquidi in entrata - liquidi in uscita, peso) è chiaramente importante.
Dovreste chiedere il perchè, di questa aggiunta idrica, ai sanitari che vi hanno dato l'indicazione
Il prodotto che somministrate in effetti è un apporto liquido (1-1,5 lt. a seconda delle varie formulazioni).
In ogni caso vi consiglio, prima e dopo la somministrazione della soluzione, di lavare la sonda con 30-60 cc di acqua potabile tiepida, se già non lo fate.
Saluti.
Dovreste chiedere il perchè, di questa aggiunta idrica, ai sanitari che vi hanno dato l'indicazione
Il prodotto che somministrate in effetti è un apporto liquido (1-1,5 lt. a seconda delle varie formulazioni).
In ogni caso vi consiglio, prima e dopo la somministrazione della soluzione, di lavare la sonda con 30-60 cc di acqua potabile tiepida, se già non lo fate.
Saluti.
[#20]
Utente
Sì, la sonda la laviamo sempre sia dopo aver sospeso la nutrizione sia ogni volta che le diamo i farmaci. Premetto che i sanitari in ospedale non mi hanno dato alcuna indicazione circa l'apporto idrico in aggiunta al Jevity Fos, ho semplicemente continuato a somministrare il quantitativo di acqua che le davo prima di passare alla alimentazione tramite il prodotto ( ogni bottiglia sono 1000 ml). Per questo, riflettendoci tardivamente, forse ho esagerato coi liquidi e volevo capire quanta acqua fosse realmente necessaria
[#21]
Ok, ha risolto l'equivoco da sola.
Come nozione generale le riferisco che,
secondo gli esperti, un adulto di medio peso ha bisogno di 1, 5-2, 5 litri di liquido al giorno. I soggetti che svolgono attività fisiche o che vivono in ambienti dal clima caldo o umido ne richiedono quantità maggiori.
Nonostante una parte del fabbisogno di liquidi venga soddisfatto dall’acqua contenuta nei cibi, una grande quantità, da 1 a 2 litri, deve essere assunta attraverso l’acqua, le bibite, i succhi di frutta ed altre bevande.
Saluti.
Come nozione generale le riferisco che,
secondo gli esperti, un adulto di medio peso ha bisogno di 1, 5-2, 5 litri di liquido al giorno. I soggetti che svolgono attività fisiche o che vivono in ambienti dal clima caldo o umido ne richiedono quantità maggiori.
Nonostante una parte del fabbisogno di liquidi venga soddisfatto dall’acqua contenuta nei cibi, una grande quantità, da 1 a 2 litri, deve essere assunta attraverso l’acqua, le bibite, i succhi di frutta ed altre bevande.
Saluti.
[#22]
Utente
Buongiorno Dottore, quindi in definitiva nel caso specifico di un paziente che non si nutre con cibi solidi ma attraverso un nutriente già liquido, qual'è la dose media di acqua che occorre dare in aggiunta? Non c'è una sorta di tabella? Questi 1000 ml di miscela che introduce vanno computati come "acqua"? Sapendo il quantitativo da dare in aggiunta potrei poi distribuirlo nell'arco della giornata in vari boli
[#23]
È chiaro che i liquidi introdotti vanno computati come acqua!
Ora che conosce le dosi medie saprà regolarsi al meglio senza dimenticare che la verifica, sul paziente, da parte del medico è essenziale onde evitare inconvenienti legati al "fai da te".
Saluti
Ora che conosce le dosi medie saprà regolarsi al meglio senza dimenticare che la verifica, sul paziente, da parte del medico è essenziale onde evitare inconvenienti legati al "fai da te".
Saluti
[#24]
Utente
Salve dottore, da un mese circa la nonna sta seguendo una terapia con Antra omeprazolo e Motilium. La scialorrea è notevolmente diminuita, i casi sono del tutto sporadici. Ma risolto un problema se ne presenta un altro. Stamattina nel medicare la stomìa intorno alla PEG ho notato che proprio in corrispondenza dell'ingresso del tubicino nello stomaco, vi è una escrescenza carnosa colore rosa, morbida al tatto, non so se è una sorta di polipetto o cosa. Mi sono un pò preoccupato ho scattato anche delle foto ravvicinate che potrebbe visionare cliccando sui link sotto, magari può dirmi se è una cosa normale oppure è il caso di fare approfondimenti
http://www.box.com/s/2f1b3f7aca568d11ac23
http://www.box.com/s/91dd8f6a1e5500df68b0
http://www.box.com/s/266c570303da3e97eb71
http://www.box.com/s/2f1b3f7aca568d11ac23
http://www.box.com/s/91dd8f6a1e5500df68b0
http://www.box.com/s/266c570303da3e97eb71
[#25]
Mi dispiace ma il valore della visita "in loco" è supremo.
Inoltre le linee guida del sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
recitano:
.....non inviare immagini diagnostiche e non allegare link a immagini o documenti esterni al sito: non possono essere fatte valutazioni via internet di esami diagnostici.
Saluti.
Inoltre le linee guida del sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
recitano:
.....non inviare immagini diagnostiche e non allegare link a immagini o documenti esterni al sito: non possono essere fatte valutazioni via internet di esami diagnostici.
Saluti.
[#28]
Utente
Buonasera Dottore, siamo in attesa della visita del medico curante, dovrebbe venire Lunedì mattina. Poichè sono quasi nove mesi che la nonna ha la PEG approfitto per chiederle quali sono le modalità di sostituzione della stessa. La prima volta è stata impiantata in endoscopia e hanno praticato una leggera anestesia. Sarà lo stesso anche adesso? So che la seconda PEG si tiene per circa tre mesi, quindi dura molto meno della prima, è corretto? Grazie
[#29]
Vi sono vari tipi di PEG che si possono impiantare.
Inoltre è corretto dare indicazioni, a chi gestirà il paziente, su come ci si deve muovere in occasione del deterioramento della sonda.
Per garbo le consiglio di far mettere in comunicazione la sua dottoressa con il centro che, presumo. dovrà rimuovere la vecchia e sostituirla con un kit Removibile.
Saluti
Inoltre è corretto dare indicazioni, a chi gestirà il paziente, su come ci si deve muovere in occasione del deterioramento della sonda.
Per garbo le consiglio di far mettere in comunicazione la sua dottoressa con il centro che, presumo. dovrà rimuovere la vecchia e sostituirla con un kit Removibile.
Saluti
[#30]
Utente
Sono periodicamente in contatto con il centro NAD dell'ospedale (Umberto I Nocera Inferiore) che si occupa della gestione della PEG, dell'alimentazione e di tutte le problematiche connesse. Presumo che quando dovremo procedere alla sostituzione della sonda avremo diritto ad un ricovero? Si procederà ad una nuova endoscopia?
[#32]
Utente
Buonasera Dottore, sto leggendo una guida sulla corretta gestione della PEG e volevo chiederle un chiarimento su un passaggio che non ho compreso appieno:
"In alcune situazioni (persone anziane, diabetici, precedenti episodi di
broncopolmonite da aspirazione) è opportuno verificare
periodicamente la presenza di ristagno gastrico. Circa
ogni 4 ore è bene sospendere l'infusione della miscela e procedere
alla verifica della presenza di ristagno gastrico e al lavaggio della
sonda".
Premesso che è una procedura che non ho mai effettuato e nessuno in ospedale mi ha mai detto di fare queste verifiche, se ogni 4 ore vado ad aspirare con la siringa un certo contenuto di miscela nutrizionale dallo stomaco, la paziente si nutrirebbe meno di quanto dovrebbe..la nonna ha la pompa attaccata nelle 12 ore diurne
"In alcune situazioni (persone anziane, diabetici, precedenti episodi di
broncopolmonite da aspirazione) è opportuno verificare
periodicamente la presenza di ristagno gastrico. Circa
ogni 4 ore è bene sospendere l'infusione della miscela e procedere
alla verifica della presenza di ristagno gastrico e al lavaggio della
sonda".
Premesso che è una procedura che non ho mai effettuato e nessuno in ospedale mi ha mai detto di fare queste verifiche, se ogni 4 ore vado ad aspirare con la siringa un certo contenuto di miscela nutrizionale dallo stomaco, la paziente si nutrirebbe meno di quanto dovrebbe..la nonna ha la pompa attaccata nelle 12 ore diurne
[#34]
Utente
Buongiorno Dottore la ringrazio vivamente per la sua continua disponibilità. Ho un altro dubbio, tutte le volte che effettuo la medicazione della stomìa e vado a rimuovere la vecchia garza, trovo sempre del liquido gastrico( o meglio dal colore sembrerebbe la miscela nutrizionale) in quantità in ogni caso modesta. Le chiedo, è un fatto normale che ciò accada? Oppure la stomìa dovrebbe risultare sempre perfettamente asciutta?
Questo consulto ha ricevuto 35 risposte e 18.2k visite dal 23/02/2012.
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