Una pancolite ulcerosa

Illustri dottori,
sono un ragazzo di 21 anni, mi chiamo Giuseppe e ho una diagnosi di RCU da ormai 2 anni. Mi hanno diagnosticato una pancolite ulcerosa. il primo sintomo è arrivato quando sono andato a Londra per una vacanza.arrivato in hotel ho avuto la prima evacuazione con sangue e muco.
la terapia che faccio è la seguente:
asalex 800mg 3cp die
azatioprina 50mg 3cp die
al momento della riacutizzazione si aggiungono clismi e deltacortene a dosi elevate.il periodo di remissione dura 4mesi.Vorrei sapere se la terapia con L'infliximab può migliorare la mia situazione.e quali sono gli effetti collaterali?
ho già fatto la leucocitoaferesi ma non è andata bene perchè ho accusato nausea, vomito e cefalea.il cortisone a dosi elevate partendo da 50mg al giorno a scalare (periodo 1 mese e mezzo)nella riacutizzazione mi ha portato ad un aumento del peso notevole (100Kg).
Porgo a Voi un ultimo mio problema che si sta verificando alla mia ragazza: pochi giorni fa ho messo un dito nel suo ano. dal giorno dopo ha avuto feci e sangue(porgo scusa per la situazione un pò imbarazzante). sono molto preoccupato perchè non vorrei che si possa scatenare anche in lei la rcu!tutto ciò è possibile?purtroppo lei ha molto timore di andare dai dottori.preciso che non vi è traccia di muco e che sua zia ha avuto dei polipi.
nell'attesa di qualche Vostro utile consiglio vi porgo distinti saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signore,
l'indicazione alla terapia con infliximab per la RCU è più recente rispetto all'introduzione nel m. di Crohn, ma dagli studi effettuati sembra molto promettente. L'indicazione è circoscritta ai casi che hanno avuto scarso controllo dalla terapia convenzionale (compreso gli immnosoppressori) e la risposta clinica è superiore al 60%.
Ovviamente l'opportunità di tale trattamento deve essere valutata dallo specialista che la segue.
Per quel che riguarda gli effetti collaterali: sono descritti in percentuale bassa (10%) reazioni "a infusione", cioè sintomi transitori di breve durata e intensità durante l'infusione e che recedono in genere rallentando la stessa; è segnalata la possibilità di una reazione allergica ritardata a distanza di alcuni giorni dall'infusione, ma risolvibile co terapia cortisonica; è segnalata una maggiore suscettibilità a infezioni non gravi (prime vie aeree, soprattutto). Le controindicazioni assolute sono costituite da malattie infettive in atto e da cardiopatie preesistenti.
Da ultimo, per quel che riguarda la sua ragazza, il sanguinamento potrebbe essere stato causato dal microtrauma, non c'è nessuna relazione con la sua RCU! Comnque una visita ginecologica in una giovane donna (e contemporanea esplorazione rettale) rientra nella normale attività di prevenzione.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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