Diagnosi e terapia
Gent.mi Dottori,
Da marzo dell'anno scorso soffro di diversi problemi allo stomaco: bruciore, inappetenza, digestione difficile. A marzo del 2011 ho fatto una gastroscopia con responso:
Esofago: La linea zeta irregolare è posta a 40cm dall'ads in corrispondenza del margine superiore delle pliche gastriche e lo hiatus diaframmatico è posto a 42 cm dall'ads. La mucosa malpighiana ridosso della linea zeta presenta piccole erosioni longitudinali. Cardias beante.
Stomaco: Mucosa del corpo e del fondo rosea; mucosa dell'antro iperemica. In retrovisione si osserva risalita della regione cardiale oltre lo hiatus diaframmatico (campana cardiale).
Bulbo duodenale: Normale.
Conclusioni: Piccole ernia iatale con segni di esofagite erosiva di grado A.
Esame istologico: Gastrite cronica in fase di quiescenza. Non evidenza di Helicobacter pylori.
Ho preso per un mesetto circa l'omeprazen senza effetto e poi a bisogno ho preso il Gaviscon (che continuo tuttora a prendere).
Da 3 giorni provo del fastidio al torace, nell'esofago, sopratutto dopo aver mangiato: mi sembra che il cibo si fermi nell'esofago e tutte le volte che deglutisco, anche solo saliva, sento un magone fermo lì.
Ieri sera ho fatto le feci molto scure e stamattina, nel tossire, mi sembrava che si fosse smosso del catarro e sputando ho visto un pò di sangue rosso vivo misto alla saliva.
Sono corsa in Pronto Soccorso, dove mi hanno fatto una flebo di gastroprotettore, esami del sangue (nella norma), ECG (nella norma) e rx torace con esito:
Non lesioni pleuro-parenchiali a focolaio in atto. Ombra cardiaca nei limiti.
Sono stata dimessa con questa cura:
Antra 20 1 cp al mattino a digiuno per almeno sei mesi;
Fastrotuss 1 cucchiaio la sera per 10gg;
Visita pneumologica prioritaria da rivalutare se evoluzione.
Il mio medico curante invece mi ha prescritto:
Levobren 25mg gocce (5 prima di pranzo e 5 prima di cena)
Gaviscon per acidità.
Secondo Voi cosa potrei avere? Dovrei fare ulteriori accertamenti (compresa la visita pneumologica)? Che terapia dovrei seguire?
Vi ringrazio fin da ora per la Vostra disponibilità ed in attesa di Vostro cortese riscontro porgo cordiali saluti.
Da marzo dell'anno scorso soffro di diversi problemi allo stomaco: bruciore, inappetenza, digestione difficile. A marzo del 2011 ho fatto una gastroscopia con responso:
Esofago: La linea zeta irregolare è posta a 40cm dall'ads in corrispondenza del margine superiore delle pliche gastriche e lo hiatus diaframmatico è posto a 42 cm dall'ads. La mucosa malpighiana ridosso della linea zeta presenta piccole erosioni longitudinali. Cardias beante.
Stomaco: Mucosa del corpo e del fondo rosea; mucosa dell'antro iperemica. In retrovisione si osserva risalita della regione cardiale oltre lo hiatus diaframmatico (campana cardiale).
Bulbo duodenale: Normale.
Conclusioni: Piccole ernia iatale con segni di esofagite erosiva di grado A.
Esame istologico: Gastrite cronica in fase di quiescenza. Non evidenza di Helicobacter pylori.
Ho preso per un mesetto circa l'omeprazen senza effetto e poi a bisogno ho preso il Gaviscon (che continuo tuttora a prendere).
Da 3 giorni provo del fastidio al torace, nell'esofago, sopratutto dopo aver mangiato: mi sembra che il cibo si fermi nell'esofago e tutte le volte che deglutisco, anche solo saliva, sento un magone fermo lì.
Ieri sera ho fatto le feci molto scure e stamattina, nel tossire, mi sembrava che si fosse smosso del catarro e sputando ho visto un pò di sangue rosso vivo misto alla saliva.
Sono corsa in Pronto Soccorso, dove mi hanno fatto una flebo di gastroprotettore, esami del sangue (nella norma), ECG (nella norma) e rx torace con esito:
Non lesioni pleuro-parenchiali a focolaio in atto. Ombra cardiaca nei limiti.
Sono stata dimessa con questa cura:
Antra 20 1 cp al mattino a digiuno per almeno sei mesi;
Fastrotuss 1 cucchiaio la sera per 10gg;
Visita pneumologica prioritaria da rivalutare se evoluzione.
Il mio medico curante invece mi ha prescritto:
Levobren 25mg gocce (5 prima di pranzo e 5 prima di cena)
Gaviscon per acidità.
Secondo Voi cosa potrei avere? Dovrei fare ulteriori accertamenti (compresa la visita pneumologica)? Che terapia dovrei seguire?
Vi ringrazio fin da ora per la Vostra disponibilità ed in attesa di Vostro cortese riscontro porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentilissima,
dalla sua descrizione emerge il dato di una patologa da reflusso gastroesofageo che non è stata curata in modo completo. L'esofagite erosiva necessita di un trattamento con dose piena del farmaco antisecretivo per 60 giorni e poi ridotto alla dose minima per altri 30 gg. Nel suo caso molto probabilmente l'esofagite non è ancora guarita o lo è parzialmente per l'insufficineza della terapia. Il consiglio quindi è di riprendere il trattamento antisecretivo.
Per quanto concerne l'episodio della secrezione bronchiale con tracce ematiche sarà il suo medico a decidere se fermarsi agli accertamenti eseguiti in Pronto soccorso o andare avanti con altri esami.
Cordialmente
dalla sua descrizione emerge il dato di una patologa da reflusso gastroesofageo che non è stata curata in modo completo. L'esofagite erosiva necessita di un trattamento con dose piena del farmaco antisecretivo per 60 giorni e poi ridotto alla dose minima per altri 30 gg. Nel suo caso molto probabilmente l'esofagite non è ancora guarita o lo è parzialmente per l'insufficineza della terapia. Il consiglio quindi è di riprendere il trattamento antisecretivo.
Per quanto concerne l'episodio della secrezione bronchiale con tracce ematiche sarà il suo medico a decidere se fermarsi agli accertamenti eseguiti in Pronto soccorso o andare avanti con altri esami.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Gentile utente,
che lei soffra di reflusso ce lo dice una gastroscopia di marzo 2011 e, mi pare di capire, anche l'esofagite risale allo stesso contesto (più o meno ben curata che sia stata, ma un anno fa!).
Oggi lei parla di "feci molto scure" (=> occorre almeno una verifica del Sangue Occulto Fecale) e di "sangue rosso vivo misto alla saliva" che merita una valutazione del cavo orale (a meno che non sia già stata effettuata).
Cordialità.
che lei soffra di reflusso ce lo dice una gastroscopia di marzo 2011 e, mi pare di capire, anche l'esofagite risale allo stesso contesto (più o meno ben curata che sia stata, ma un anno fa!).
Oggi lei parla di "feci molto scure" (=> occorre almeno una verifica del Sangue Occulto Fecale) e di "sangue rosso vivo misto alla saliva" che merita una valutazione del cavo orale (a meno che non sia già stata effettuata).
Cordialità.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#3]
Utente
Gent.mo Dott.,
La ringrazio per la celere risposta.
Al momento, il mio medico vuole che io riprenda a pieno ritmo la cura contro il reflusso e l'esofagite ma al momento non ritiene necessaria la visita pneumologica, perchè non crede che sia sangue proveniente dai polmoni. Ci può essere secondo Lei una correlazione tra il reflusso e l'episodio accaduto?
Cordialmente,
La ringrazio per la celere risposta.
Al momento, il mio medico vuole che io riprenda a pieno ritmo la cura contro il reflusso e l'esofagite ma al momento non ritiene necessaria la visita pneumologica, perchè non crede che sia sangue proveniente dai polmoni. Ci può essere secondo Lei una correlazione tra il reflusso e l'episodio accaduto?
Cordialmente,
[#4]
Credo che la cosa più semplice da pensare è che con il colpo di tosse si sia rotto un capillare e che abbia causato il minimo sanguinamento. Certamente il suo medico saprà dare il giusto valore ad eventuali futuri episodi di sanguinamento
Ovviamente concordo sulla ripresa della terapia a dose piena per il reflusso e non credo proprio che il sanguinamento sia di natura digestiva.
Cordialmente
Ovviamente concordo sulla ripresa della terapia a dose piena per il reflusso e non credo proprio che il sanguinamento sia di natura digestiva.
Cordialmente
[#6]
Pardon, riscrivo meglio:
Per quanto mi riguarda la sua disfagia ( lei dice "mi sembra che il cibo si fermi nell'esofago e tutte le volte che deglutisco, anche solo saliva, sento un magone fermo lì") può essere legata alla sua piccola ernia iatale (e non è detto che lei abbia ancora l'esofagite, mentre il resto (feci e sputi ematici) non ha pertinenza.
Per quanto mi riguarda la sua disfagia ( lei dice "mi sembra che il cibo si fermi nell'esofago e tutte le volte che deglutisco, anche solo saliva, sento un magone fermo lì") può essere legata alla sua piccola ernia iatale (e non è detto che lei abbia ancora l'esofagite, mentre il resto (feci e sputi ematici) non ha pertinenza.
[#7]
Utente
Vi ringrazio per le preziose risposte. Vorrei chiederVi un parere: il mio medico mi ha prescritto il Levobren da assumere (5 gocce prima di cena e prima di pranzo). Io però sono epilettica e il foglietto illustrativo dice di non somministrare il farmaco in caso di epilessia. Cosa dovrei fare secondo Voi? (Il mio medico mi ha detto di prenderlo comunque, perchè non mi provocam crisi, ma io ho paura a prenderlo sinceramente).
In attesa di Vostre considerazioni in merito, porgo cordiali saluti.
In attesa di Vostre considerazioni in merito, porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.9k visite dal 22/02/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.