Intervento chirurgico necessario e preventivo?
Mi sono sottoposta in data 16/11/2011 ad un'indagine endoscopica presso l'Istuto Humanitas di Milano e mi è stata riscontrata una gastropatia atrofica diffusa. Diagnosi: Pangastrite cronica di grado lieve,focalmente attiva, con atrofia di grado severo associata a metaplasia intestinale diffusa di tipo incompleto. Si associano diffusi aspetti di iperplasia faevolare rigenerativa e un focolaio di displasia epiteliale di basso grado nella regione angolare.
Non evidenza morfologica di H.Pylori. Eseguite colorazioni immunoistochimiche per Ki67 e p53.
Al momento mi è stato prescritto omeprazolo 20 mg.1 cp al mattino che sto tuttora prendendo. Precedenti accertamenti e visite presso l'ospedale S.Camillo di Roma mi consigliavano un intervento chirurgico: Sono molto preoccupata. Intervenire chirurgicamente è necessario ed urgente nel mio caso? Attendo un cortese riscontro.
Ringrazio e porgo distinti saluti. Sofia
Non evidenza morfologica di H.Pylori. Eseguite colorazioni immunoistochimiche per Ki67 e p53.
Al momento mi è stato prescritto omeprazolo 20 mg.1 cp al mattino che sto tuttora prendendo. Precedenti accertamenti e visite presso l'ospedale S.Camillo di Roma mi consigliavano un intervento chirurgico: Sono molto preoccupata. Intervenire chirurgicamente è necessario ed urgente nel mio caso? Attendo un cortese riscontro.
Ringrazio e porgo distinti saluti. Sofia
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Gentilissima,
non ci sono indicazioni all'intervento chirurgico sulla base del risultato istiologico. E necessario però avere anche la descrizione endoscopica e se viene precisato dove sono stati eseguiti i prelievi.
Condivido il ciclo di terapia ed un controllo endoscopico fra 2-3 mesi.
Cordiali saluti
non ci sono indicazioni all'intervento chirurgico sulla base del risultato istiologico. E necessario però avere anche la descrizione endoscopica e se viene precisato dove sono stati eseguiti i prelievi.
Condivido il ciclo di terapia ed un controllo endoscopico fra 2-3 mesi.
Cordiali saluti
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Per curiosita', quale tipo di intervento era stato proposto?
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Utente
Gent.mo dr.Cosentino,
ho letto la Sua risposta al consulto da me inviato a Medicitalia.it e la ringrazio per la Sua cortesia. Volevo informarLa circa il referto della gastro. "esofago regolare per calibro e decorso con mucosa indenne da lesioni. Linea Z a circa 39cm, coincidente con lo hiatus diaframmatico.Stomaco distensibile, lago mucoso limpido, mucosa di antro e corpo di aspetto diffusamente atrofico con alternanze di aree discromiche ed aree iperemiche. Piloro pervio.Bulbo e D2 nella norma. Si esegue cromoendoscopia gastrica con indaco carminio all'1%. Dopo cromoendoscopia non si evidenziano alterazioni macroscopiche sospette per neoplasia/displasia.
Si eseguono biopsie multiple sui quattro quadranti antrali e sull'angulus. Indagini complementari in corso: istologia.
Anamnesi: paziente con pregresso riscontro di gastrite atrofica severa ed in un esame endoscopico di displasia di basso grado multifocale.
Gentile dottore io sono molto preoccupata perchè ho familiarità per neoplasia gastrica (madre e nonna).
Presso l'ospedale S.Camillo mi consigliavano ad ottobre 2011 l'intervento chirurgico (asportazione dello stomaco?). Su consiglio del mio gastroenterologo mi sono recata a Milano presso l'Istituto Humanitas.
Sono stati disposti ulteriori accertamenti sui vetrini ma ad oggi non ho avuto risposta. Lei cosa mi consiglia? Ho sentito parlare di tecniche
mininvasive (ablazione dell'epitelio metaplasico) con terapia endoscopica.
Se necessario sono disposta a tornare a Milano dove si praticano queste terapie. La ringrazio per quello che potrà fare per me.
La saluto cordialmente
ho letto la Sua risposta al consulto da me inviato a Medicitalia.it e la ringrazio per la Sua cortesia. Volevo informarLa circa il referto della gastro. "esofago regolare per calibro e decorso con mucosa indenne da lesioni. Linea Z a circa 39cm, coincidente con lo hiatus diaframmatico.Stomaco distensibile, lago mucoso limpido, mucosa di antro e corpo di aspetto diffusamente atrofico con alternanze di aree discromiche ed aree iperemiche. Piloro pervio.Bulbo e D2 nella norma. Si esegue cromoendoscopia gastrica con indaco carminio all'1%. Dopo cromoendoscopia non si evidenziano alterazioni macroscopiche sospette per neoplasia/displasia.
Si eseguono biopsie multiple sui quattro quadranti antrali e sull'angulus. Indagini complementari in corso: istologia.
Anamnesi: paziente con pregresso riscontro di gastrite atrofica severa ed in un esame endoscopico di displasia di basso grado multifocale.
Gentile dottore io sono molto preoccupata perchè ho familiarità per neoplasia gastrica (madre e nonna).
Presso l'ospedale S.Camillo mi consigliavano ad ottobre 2011 l'intervento chirurgico (asportazione dello stomaco?). Su consiglio del mio gastroenterologo mi sono recata a Milano presso l'Istituto Humanitas.
Sono stati disposti ulteriori accertamenti sui vetrini ma ad oggi non ho avuto risposta. Lei cosa mi consiglia? Ho sentito parlare di tecniche
mininvasive (ablazione dell'epitelio metaplasico) con terapia endoscopica.
Se necessario sono disposta a tornare a Milano dove si praticano queste terapie. La ringrazio per quello che potrà fare per me.
La saluto cordialmente
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Gentilissima Sig.ra,
l'intervento chirurgico proposto è di tipo preventivo, ma ne vedo proprio l'indicazione. Questo poteva avvenire negli anni 70 quando le tecniche endoscopiche di diagnosi e di terapia non erano ancora sviluppate. Oggi tale proposta, sinceramente, mi sembra fuori luogo perchè l'endoscopia consente di monitorare e trattare eventuali lesioni preneoplastiche e neoplastiche superficiali.
Ovviamente con la sua familiarità per cancro gastrico ha necessità di controlli endoscopici (opportuni ed indispensabili). E' anche opportuno che le gastroscopie vangano eseguite in modo accurato e mirato alla patologia che si vuole cercare. Nel suo caso bisogna mettere in evidenza la METAPLASIA ed eventuali lesioni displastiche. La metaplasia viene ben messa in evidenza mediante colorazione endoscopica con blu di metilene. Tale colorante viene elettivamente assorbito dalla metaplasia per cui appare evidente all'operatore. Queso è importante in quanto è indispensabile capire la diffusione (e non solo la presenza) di tale alterazione su tutto l'ambito gastrico. Va individuata, inoltre, la metaplasia a maggior rischio neoplastico, ossia la metaplasia incompleta di tipo III.
La DISPLASIA può essere rilevata con l'impiego di un altro colorante, l'Indigo di carminio, che mette in risalto le alterazioni superficiali dell'epitelio ( e ciò consente di eseguire dei prelievi bioptici mirati).
Solo con un accertamento endoscopico mirato è possibile valutare il rischio neoplastico del suo stomaco. In presenza di displasia lieve sono indicati controlli endoscopici ogni 3 mesi con la cromoendoscopia fino alla scomparsa della lesione. Eventuali lesioni isolate, tipo displasia grave, possono essere rimosse endoscopicamente con la tecnica della mucosectomia e della dissezione sottomucosa, come viene riportato nell'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1062-tumore-dello-stomaco-prevenzione-e-diagnosi-precoce.html
Lei ha già effettuato una gastroscopia con cromoendoscopia e mi farebbe piacere conoscere l'esito istologico ancora in corso nella speranza di poterle essere ancora utile.
Un cordiale saluto
[#6]
Rileggendo la mia risposta noto che nella frase iniziale è saltato un NON..... per cui:
>> Gentilissima Sig.ra,
l'intervento chirurgico proposto è di tipo preventivo, ma NON ne vedo proprio l'indicazione. Questo poteva avvenire negli anni 70 .......
A presto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.6k visite dal 22/02/2012.
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