Ernia iatale reflusso tosse
Egr dottore
Ho 65 anni da tempo soffro di disturbi gastrici ,nel 1985 con una gastroscopia mi è stata diagnosticata reflusso gastoesofageo sostenuto da ernia iatale da scivolamento,che io ho curato secondo le prescrizioni mediche .nel settembre 2001 nell' ultima gastroscopia di altre nel corso degli anni le conclusioni sono di lieve gastrite conicra antrale e si consiglia terapia farmacologia con Limpidex 30mg al dì per 30 giorni , a cui naturalmente mi sono attenuto e ho ripetuto nel corso di questi anni con limpidex da 15 mg nei momenti di maggior bisogno per periodi di 15 giorni anche più volte nel corso dell anno.Due mesi fà sono stato colpito da una forte tosse mi è stato ordinato un antiobiotico avelox e dopo qualche giorno ho preso il solito limpidex da 30 mg per 15 gg e sto continuando da 3 settimane con 15 mg e gaviscon la sera dopo cena,purtroppo anche se la tosse di prima è andata via mi è rimasta una tosse leggera a volte abbastanza frequente anche dopo i pasti mentre sento alla gola un persistente pizzicore.Ho adottato i consigli del medico di alzare la testata del materasso di 10 cm con tutte le pescrizioni dei cibi da evitare.Le chiedo cortesemente di avere un suo parere ,se debbo continuare con il limpidex o cambiare eventualmente un altro farmaco più recente,e per quanto tempo ancora,non le nascondo che sono pure preoccupato delle controindicazioni che si possono avere prendendo queste medicine per periodi lunghi senza intervalli,aggiungo che sono soggetto a sudorazione frequente e la notte non ho un sonno tranquillo.La saluto distintamente e la ringrazio
utente 5336
Ho 65 anni da tempo soffro di disturbi gastrici ,nel 1985 con una gastroscopia mi è stata diagnosticata reflusso gastoesofageo sostenuto da ernia iatale da scivolamento,che io ho curato secondo le prescrizioni mediche .nel settembre 2001 nell' ultima gastroscopia di altre nel corso degli anni le conclusioni sono di lieve gastrite conicra antrale e si consiglia terapia farmacologia con Limpidex 30mg al dì per 30 giorni , a cui naturalmente mi sono attenuto e ho ripetuto nel corso di questi anni con limpidex da 15 mg nei momenti di maggior bisogno per periodi di 15 giorni anche più volte nel corso dell anno.Due mesi fà sono stato colpito da una forte tosse mi è stato ordinato un antiobiotico avelox e dopo qualche giorno ho preso il solito limpidex da 30 mg per 15 gg e sto continuando da 3 settimane con 15 mg e gaviscon la sera dopo cena,purtroppo anche se la tosse di prima è andata via mi è rimasta una tosse leggera a volte abbastanza frequente anche dopo i pasti mentre sento alla gola un persistente pizzicore.Ho adottato i consigli del medico di alzare la testata del materasso di 10 cm con tutte le pescrizioni dei cibi da evitare.Le chiedo cortesemente di avere un suo parere ,se debbo continuare con il limpidex o cambiare eventualmente un altro farmaco più recente,e per quanto tempo ancora,non le nascondo che sono pure preoccupato delle controindicazioni che si possono avere prendendo queste medicine per periodi lunghi senza intervalli,aggiungo che sono soggetto a sudorazione frequente e la notte non ho un sonno tranquillo.La saluto distintamente e la ringrazio
utente 5336
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Dalla lettera non e' chiaro quali sono al momento i suoi disturbi.Se si limitano al dolore ed al pizzicore in gola, credo sia opportuno sospendere ogni terapia ed eventualmente riprendere dopo la comparsa di eventuali sintomi ed un' eventuale nuova gastroscopia.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Gentile Signore,
la tosse dopo i pasti e i disturbi notturni fanno pensare alla persistenza di reflussi acidi durante la digestione. Ritengo utile alzare almeno di 20 cm la testata del letto ricordandosi di coricarsi dopo almeno 3-4 ore dal pasto serale. Per quanto riguarda i farmaci è necessario assumerli a dosi piene e anche doppie (ad es. Limpidex 30 mg mattino e sera) anche per molti mesi. Non tema gli effetti collaterali. Ormai sono molti i pazienti che assumono cronicamente tali farmaci e comunque il rischio legato alla patologia da reflusso cronico non è certo da sottovalutare.
Consiglierei, come indicato anche dal Collega che mi ha preceduto, di ripetere una gastroscopia eventualmente con la tecnica transnasale che consente di osservare bene anche il tratto orofaringeo e le prime porzioni dell'esofago. Consiglio inoltre di effettuare una pHmetria esofagea delle 24 ore per verificare se la terapia è sufficiente a ridurre i reflussi acidi.
Cordiali saluti
la tosse dopo i pasti e i disturbi notturni fanno pensare alla persistenza di reflussi acidi durante la digestione. Ritengo utile alzare almeno di 20 cm la testata del letto ricordandosi di coricarsi dopo almeno 3-4 ore dal pasto serale. Per quanto riguarda i farmaci è necessario assumerli a dosi piene e anche doppie (ad es. Limpidex 30 mg mattino e sera) anche per molti mesi. Non tema gli effetti collaterali. Ormai sono molti i pazienti che assumono cronicamente tali farmaci e comunque il rischio legato alla patologia da reflusso cronico non è certo da sottovalutare.
Consiglierei, come indicato anche dal Collega che mi ha preceduto, di ripetere una gastroscopia eventualmente con la tecnica transnasale che consente di osservare bene anche il tratto orofaringeo e le prime porzioni dell'esofago. Consiglio inoltre di effettuare una pHmetria esofagea delle 24 ore per verificare se la terapia è sufficiente a ridurre i reflussi acidi.
Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 24.3k visite dal 16/04/2005.
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