Endometriosi primaria dell'intestino

ho 38 anni nel 2002 sono stata operata di resezione del sigma per 2 cisti endometriosiche che occludevano quasi tutto il lume intestinale.Endometriosi primaria dell'intestino,così fu denominata la mia patologia.Alcuni mesi dopo l'intervento ho iniziato ad avvertire forti dolori nella zona interna dell'ano quando dopo alcuni giorni non evacuavo,ma le varie visite esclusero ogni tipo di complicazione dell'intervento,affermando che era solo un problema di peristalsi e dovevo cercare di andare in bagno più regolarmente.Ho provato di tutto di più ma alla fine riesco a liberarmi senza fastidi solo facendo ogni 3-4 giorni clisteri di acqua tiepida,senza i quali ormai non evacuo più.Mi rendo conto che non è una cosa giusta ma non riesco a trovare alternative,confido in un consiglio.P.S.seguo una dieta regolare,ma se assumo più fibre come spesso mi è stato consigliato,aumentano i fastidi addominali senza risultati.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Potrebbe trattarsi di una sindrome da defecazione ostruita. Il consiglio è di consultare un coloproctologo per eseguire una colonscopia ed eventualmente una colpodefecografia.

Dr. Roberto Rossi

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Utente
Utente
Gentile dottore,ho eseguito la colon sia dopo l' intervento che negli anni a seguire,l'ultima 2 anni fa ed era tutto regolare..Una defecografia nel 2004 in cui si evidenziava solo un lieve ristagno a monte della stomia (situata a poco più di dieci centimetri dall'ano) il cui lume però nei radiogrammi dopo insufflazione d'aria tende a distendersi in modo fisiologico.Una RMN nel 2007per valutazione del pavimento pelvico con riempimento per via retrogada dell'ampolla rettale e del tratto distale del sigma con soluzione gelatinosa..che evidenziava: minimo rettocele anteriore senza significativa orizzontalizzazione dell'asse vaginale.Massima discesa del pavimento pelvico di circa 5 cm al di sotto della linea pubo-coccigea.Al termine persiste circa il 20% del materiale gelatinoso introdotto nell'ampokìlla rettale.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Penso che nel suo caso una rieducazione fisioterapica del pavimento pelvico potrebbe dare buoni risultati. Si rivolga ad un centro di coloproctologia dove sapranno indirizzarla
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