Ernia jatale ed esofagite

Buongiorno
Mi sono un ragazzo di 32 anni, sportivo e da sempre in buona salute, ma da oltre un anno manifesto problemi digestivi/intestinali connessi ad episodi di ansia. Prima di allora ho sofferto saltuariamente di gastrite, curata con pantoprazolo e di norma scomparsa nell'arco di due settimane di cura.
Durante questo ultimo anno ho effettuato due gastroscopie in due diversi ospedali, la prima (dicembre 2010) non ha rilevato nulla se non una lieve gastrite, la seconda effettuata a distanza di 7 mesi perchè la situazione non migliorava ha invece mostrato un'ernia iatale di 5 centimetri, flogosi erosiva bulbare multifocale (duodeno) e gastropatia.
Entrambi gli esami istologici non hanno mostrato problemi. Tra la prima e la seconda gastroscopia sono stato curato per una semplice gastrite con pantoprazolo 20 mg e gaviscon advance dopo i pasti.
Dopo la seconda gastroscopia mi è stata consigliata una dieta più rigida e prescritto l'assunzione di pantoprazolo 40 mg alla mattina e alla sera, (prima di colazione e di cena) per tre mesi e sciroppo Noremifa prima di dormire. La situazione è leggermente migliorata, ma continuo ad avere difficoltà digestive (digestione lunga), reflusso e dolori addominali (sotto lo sterno in posizione anteriore e al fianco destro) pur con una dieta semplice (pasta in bianco, verdure, carne bianca, alle volte rossa, fette biscottate, pane, mela, qualche fetta di prosciutto crudo alla sera)
Trascorsi i tre mesi il gastroenterologo mi ha eliminato una delle due pastiglie di pantoprazolo e consigliato di prendere per 60 giorni pentacol 800 dopo i pasti (due compresse al di) e per una settimana al mese FG5forte (fermenti lattici) per tre mesi, per cercare di eliminare disturbi intestinali (colite/colon irritabile) che sono sopraggiunti negli ultimi tempi.
Lo scorso giugno ho effettuato anche una colonscopia che ha riscontrato solamente rari diverticoli senza segni di flogosi. Lo stesso per una ecografia completa all'addome che non ha evidenziato alcun problema (effettuata però oltre un anno fa, all'inizio dei disturbi digestivi)
Ora mi chiedo è possibile che io continui ad avere tutti questi disturbi digestivi costanti pur con una dieta semplicissima ed evitando alcolici, bevande, gasate, dolci, cibi piccanti, cioccolato, menta, insaccati, etc ? Bevo solo un caffè decaffeinato al giorno (non sempre) e non fumo.
In più fino ad un anno fa ero uno sportivo molto attivo nella pesistica ed ora non riesco a riprendere perchè ho sempre problemi digestivi/intestinali che subentrano anche con una semplice corsa (reflusso anche a distanza di tempo dall'ultimo pasto) e la cosa mi crea dispiacere, essendo l'attività con i pesi da oltre 10 anni una mia grande passione. Nonostante il gastroenterologo mi abbia consigliato l'attività fisica.
É solo questione di tempo e di pazienza o mi devo rassegnare a questa (non) vita
Grazie a chiunque vorrà esprimere un parere
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
È verosimile che si tratti di una malattia da reflusso. Una delle prime cose da fare è un drastico calo ponderale ed evitare l'attività fisica pesistica. Fondamentale invece attività fisica di resistenza e regolarità .

Dr. Roberto Rossi

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Utente
Utente
Grazie della risposta Dr. Roberto Rossi.
Attualmente non sto svolgendo nessuna attività fisica, a fare pesi non riuscirei ma lei sottolineando come fondamentale l'attività fisica di resistenza, mi sta consigliando attività quali corsa leggera o camminate? Il termine regolarità suppongo vada inteso in relazione all'attività fisica?
Non ha detto nulla sulla terapia farmacologica, da cui deduco che sia idonea.
Ma questa malattia da reflusso che ipotizza ha un suo decorso o è di tipo funzionale per cui me la devo portare dietro. Inoltre va associata anche ai disturbi prettamente digestivi tipici di una gastrite, quali difficoltà a digerire, digestione lunga etc.?
Consiglia inoltre di sottopormi ad altri esami? (ad esempio nessun medico/specialista mi ha detto di fare un esame del sangue)
la ringrazio se avrà la cortesia di rispondermi.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Per quanto riguarda l'attività fisica come dice lei va bene. Sottolineo la importanza del calo ponderale. Il consiglio è di consultare il gastroenterologo che potrebbe consigliare una pH impedenzometria e poi in base all'esito la terapia.
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