Ibs, sibo, crohn??????

Vivo una situazione difficile, sono ormai quattro anni che sono costretto a vivere con questo malessere e, col passare del tempo, nonostante analisi e terapie, la situazione va sempre peggiorando. Tutto è iniziato con episodi più o meno frequenti di diarrea, accompagnati da forti dolore alla pancia. Ho usato di tutto, dai classici antispastici (Buscopan) a Debridat, il sollievo talvolta era effettivo altre volte no. Dopo aver effettuato numerosissimi esami (Rx addome che rilevava una discinesia spastica del colon, esami del sangue, parassitologico delle feci e quant'altro tutti con esito negativo) il medico di base giunse alla conclusione potesse trattarsi di IBS da gestire con pazienza e all'occorenza dei farmaci da lui suggeritimi.
Col tempo, gli episodi di diarrea si sono alternati e ho sempre utilizzato per placarli l'unico farmaco che davvero mi aiutava molto, ovvero, RIFAXIMINA. Il problema è che questi episodi si presentavano praticamente ogni 20 giorni e la situazione, dunque, era praticamente cronica. Da qui la scelta di affidarmi ad un gastroenterologo che, per inquadrare meglio la situazione, mi suggerì diversi esami tra cui la colonscopia virtuale con esito negativo, una gastroscopia per escludere la celiachia anch'essa con esito negativo, un esame della colecisti (anch'esso negativo) e per concludere altri 2 test: calprotectina fecale e Breath test al lattosio. Questi ultimi 2 test sono stati effettuati ad agosto: la Calprotectina risultò negativa (valore 45, leggerissima infiammazione) e negativo anche il BT al lattosio. A questo punto il gastroenterologo confermò la diagnosi di colonpatia, suggerendomi di abbandonare la Rifaximina e trattare questa infiammazione batterica con VSL3, Levopraid e il metronidazolo, Vagilen.
Questa terapia non ha portato esiti felici: ad oggi infatti, dop aver eliminato Levopraid dalla terapia come suggerito dal gastronterologo, assumendo Vsl e Vagilen gli episodi di diarrea si placano nel corso della stessa, per ripresentarsi (come in questa ultima settimana!) addirittura a 24 ore dall'interruzione della terapia stessa. Avvertito il gastroenterologo di questa situazione, egli sembra tutttora orientato ad una diagnosi di SIBO, anche se io temo possa trattarsi di qualcosa di più grave ovvero un Crohn (sebbene non abbia sanguinamenti, vomito, nausea o inappetenza) che, a quanto ho capito, consiste in una sovracrescita abnorme dei batteri nell'intestino. Per avere le idee più chiare mi ha detto di rifare l'esame di calprotectina (Fatto ieri aspetto risultati) e un BT al glucosio. La mia domanda è questa: potrebbe davvero essere una SIBO, sebbene il Vagilen e il VSL assunti in gran quantità non mi giovano più o la teoria del Crohn ha ragion d'essere? Il fatto che il metronidazolo non mi procuri più benefici è indicatore di qualcosa? Dovrei tornare alla Rifaximina, dal momento che sono circa 7 giorni che avverto diarrea continua e mal di pancia? Grazie in anticipo, attendo vostre opinioni e/o suggerimenti.
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Dr. Roberto Rossi Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Dalla sua relazione penso proprio si tratti di IBS e non di IBD ovvero di malattia infiammatoria cronica come rettocolite o Crohn.

Dr. Roberto Rossi

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Utente
Utente
Allora mi chiedo: perché nonostante il ciclo di terapia la diarrea e il mal di pancia si ripresentano a sole 24 ore di distanza? E' propria dell'IBS una sintomatologia che prevede un aumento di tali episodi???
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Dr. Roberto Rossi Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Si è possibile.
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Utente
Utente
Gentile Dr.Rossi, la ringrazio moltissimo per i preziosi e illuminanti chiarimenti offerti, le chiedo, se possibile, un'ultima informazione. Dal momento che la precedente terapia effettuata con metronidazolo & probiotici non ha avuto esito positivo, dal momento che i sintomi si sono ripresentati abbondanti e immediatamente, il medico di base ha preso in considerazione l'idea di effettuare una terapia ciclica con cadenza mensile di Rifaximina (per 7 giorni, ogni 6 ore) la cui assunzione dovrebbe poi essere seguita da 10 giorni di Vsl#3 per ripristinare l'ordine della flora batterica per quanto ho capito. Potrebbe essere una terapia opportuna ed efficace visti i sintomi e il ripresentarsi sempre più frequente degli stessi. Grazie in anticipo!
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Dr. Roberto Rossi Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Le terapie proposte per la IBS sono molteplici in base alle diverse ipotesi causali. L' uso dell'antibiotico indicato è una di queste. Ritengo dunque corretta la indicazione anche se non esistono certezze sul risultato.
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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo.
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