Dolori schiena e costole post colecistectomia
Gentili dottori,
inizio il racconto con una breve presentazione clinica. Ho 74 anni e ho subito 3 anni fa un intervento di adenoma prostatico benigno dal quale ho avuto parecchie complicanze: ripetute infezioni della vescica e riacutizzarsi di una forma di tipo colitico con diverticolosi diffusa, colon traverso ascendente discendete. Ho dovuto faticare circa due anni attraverso cure mediche, esami e visite per rimettermi in uno stato di forma decente.
Per circa dieci anni, inoltre, sono stato portatore di litiasi multipla della colecisti con frequenti disturbi, inerenti alla patologia stessa, che si concretizzavano in dolore di stomaco, dolori in corrispondenza delle arcate costali dx e sx, digestione lenta, feci talvolta di tipo cretaceo. Contemporaneamente avevo una grossa ernia ombelicale. Questi disturbi, col tempo sempre più accentuati, mi portavano nel novembre del 2011 ad avere forti dolori che mi prendevano tutta la schiena e le arcate costali. Ricoverato in codice rosso per colica acuta il giorno 7/11, avevo ittero (bilirubina 10 mg) e febbre a 39.5 con tremori diffusi. Durante la degenza, conclusa il 14 novembre, mi è stata effettuata una o terapia per ristabilire la normalità dei parametri alterati. Vengo dimesso in attesa di essere operato successivamente.
Il giorno 29 novembre mi ricovero nuovamente per sottopormi ad intervento chirurgico (video laparo colecistectomia ed ERCP intraoperatoria con rimozione sludge dalla vb e papillosfinterotomia, plastica con rete double mesh di ernia ombelicale).
Dimesso dopo una settimana dall'ospedale, dopo un paio di settimane di relativo benessere, inizio ad accusare il giorno 9 Gennaio un improvviso rush febbrile con valori fino a 39 e con forti dolori notturni alla schiena e nelle arcate costali dx sx. Dopo terapia antibiotica (prima rocefin, poi levoxacin) la febbre al giorno 21 (oggi) è quasi scomparsa (solo qualche lineetta 37.1/37.2 alla sera dopo mangiato).
Attualmente il medico che mi ha operato mi ha consigliato, a febbre passata, di sospendere qualsiasi attività terapeutica o, in caso contrario, una tac addominale ed eventuale una visita dall'infettivologo.
Vorrei un orientamento più preciso per quanto riguarda eventuali cure per farmi passare questo dolore molto inteso (dura tutta la notte) scapolare posteriore bilaterale e costale anteriore ed eventuali esami che diano idea più approfondita del quadro di patologia di cui sol affetto.
Ringraziandovi anticipatamente per quanto potrete consigliarmi, cordialità.
inizio il racconto con una breve presentazione clinica. Ho 74 anni e ho subito 3 anni fa un intervento di adenoma prostatico benigno dal quale ho avuto parecchie complicanze: ripetute infezioni della vescica e riacutizzarsi di una forma di tipo colitico con diverticolosi diffusa, colon traverso ascendente discendete. Ho dovuto faticare circa due anni attraverso cure mediche, esami e visite per rimettermi in uno stato di forma decente.
Per circa dieci anni, inoltre, sono stato portatore di litiasi multipla della colecisti con frequenti disturbi, inerenti alla patologia stessa, che si concretizzavano in dolore di stomaco, dolori in corrispondenza delle arcate costali dx e sx, digestione lenta, feci talvolta di tipo cretaceo. Contemporaneamente avevo una grossa ernia ombelicale. Questi disturbi, col tempo sempre più accentuati, mi portavano nel novembre del 2011 ad avere forti dolori che mi prendevano tutta la schiena e le arcate costali. Ricoverato in codice rosso per colica acuta il giorno 7/11, avevo ittero (bilirubina 10 mg) e febbre a 39.5 con tremori diffusi. Durante la degenza, conclusa il 14 novembre, mi è stata effettuata una o terapia per ristabilire la normalità dei parametri alterati. Vengo dimesso in attesa di essere operato successivamente.
Il giorno 29 novembre mi ricovero nuovamente per sottopormi ad intervento chirurgico (video laparo colecistectomia ed ERCP intraoperatoria con rimozione sludge dalla vb e papillosfinterotomia, plastica con rete double mesh di ernia ombelicale).
Dimesso dopo una settimana dall'ospedale, dopo un paio di settimane di relativo benessere, inizio ad accusare il giorno 9 Gennaio un improvviso rush febbrile con valori fino a 39 e con forti dolori notturni alla schiena e nelle arcate costali dx sx. Dopo terapia antibiotica (prima rocefin, poi levoxacin) la febbre al giorno 21 (oggi) è quasi scomparsa (solo qualche lineetta 37.1/37.2 alla sera dopo mangiato).
Attualmente il medico che mi ha operato mi ha consigliato, a febbre passata, di sospendere qualsiasi attività terapeutica o, in caso contrario, una tac addominale ed eventuale una visita dall'infettivologo.
Vorrei un orientamento più preciso per quanto riguarda eventuali cure per farmi passare questo dolore molto inteso (dura tutta la notte) scapolare posteriore bilaterale e costale anteriore ed eventuali esami che diano idea più approfondita del quadro di patologia di cui sol affetto.
Ringraziandovi anticipatamente per quanto potrete consigliarmi, cordialità.
[#1]
La TAC che le ha cheisto il chirurgo credo che sia un esame già importante che può portare a fare diagnosi o a escludere delle patologie. L'esito (posito o negativo) può indirizzare eventualmente ad ulteriori accertamenti. Per quanto concerne il dolore è da definire se il disturbo, secondo lei ,è tipo viscerale (colica) o parietale (costo-lombare). La differnza nella tipologia del disturbo indicherà se prendere degli antispastici o analgesici.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Gentile signore la febbre alta e il dolore toracico richiederebbe una visita e qualche approfondimento es.emocultura,ex torace, eV.tc toraco addominale ecc. Il consiglio pertanto è di ricontattare il curante per gli eventuali approfondimenti.
Dr. Roberto Rossi
[#3]
Utente
Gentili Dottori, grazie per la solerti risposte.
Vi comunico qualche dato in più, dimenticato in precedenza, che va a completare il quadro clinico e a fornire indicazioni ai vostri quesiti.
La febbre, ad oggi, è pressoché scomparsa; il mio medico curante mi ha consigliato di non fare emocoltura con valori febbrili così bassi o inesistenti.
Ho eseguito nei giorni scorsi rx con addome a vuoto, risultata negativa.
Esami emotochimici: VES 70 1h, PCR 152, fosfatasi alcalina 257; gli altri valori relativi alle vie biliari sono nella norma.
Urinocoltura e coprocoltura negativi. Esami eseguiti meno di 6 gg fa.
Il dolore scapolare posteriore bilaterale e costale anteriore è molto intenso anche nel pomeriggio. La scorsa notte ho praticato una fiala di Oki e tutto è pressoché scomparso per una decina di ore.
Secondo vostra esperienza clinica (ben sapendo la difficoltà di fare diagnosi online, senza una visita reale), a cosa potrebbe essere imputabile tale dolore? Potrebbe essere di tipo nevralgico? Potrebbe essere una complicanza dell'intervento di colecistectomia (ad esempio colangite)? Potrebbe essere un dolore derivato dalla mia condizione di malato di colon irritabile con diverticolosi? Presento in questi giorni notevole astenia generale con stipsi ostinata (sovente uso microclismi di glicerina).
La natura del dolore mi pare essere superficiale e di tipo osseo irradiantesi nella zona costale inferiore.
Ringraziandovi anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Vi comunico qualche dato in più, dimenticato in precedenza, che va a completare il quadro clinico e a fornire indicazioni ai vostri quesiti.
La febbre, ad oggi, è pressoché scomparsa; il mio medico curante mi ha consigliato di non fare emocoltura con valori febbrili così bassi o inesistenti.
Ho eseguito nei giorni scorsi rx con addome a vuoto, risultata negativa.
Esami emotochimici: VES 70 1h, PCR 152, fosfatasi alcalina 257; gli altri valori relativi alle vie biliari sono nella norma.
Urinocoltura e coprocoltura negativi. Esami eseguiti meno di 6 gg fa.
Il dolore scapolare posteriore bilaterale e costale anteriore è molto intenso anche nel pomeriggio. La scorsa notte ho praticato una fiala di Oki e tutto è pressoché scomparso per una decina di ore.
Secondo vostra esperienza clinica (ben sapendo la difficoltà di fare diagnosi online, senza una visita reale), a cosa potrebbe essere imputabile tale dolore? Potrebbe essere di tipo nevralgico? Potrebbe essere una complicanza dell'intervento di colecistectomia (ad esempio colangite)? Potrebbe essere un dolore derivato dalla mia condizione di malato di colon irritabile con diverticolosi? Presento in questi giorni notevole astenia generale con stipsi ostinata (sovente uso microclismi di glicerina).
La natura del dolore mi pare essere superficiale e di tipo osseo irradiantesi nella zona costale inferiore.
Ringraziandovi anticipatamente, porgo cordiali saluti.
[#4]
Dalla negatività degli esami eseguiti credo che possa trattarsi di un disturbo nevralgico o osteo-muscolare. Non penserei proprio ad un problema biliare. Ad ogni modo attendiamo anche l'esito della TAC richiesta dal suo medico.
[#5]
Gentile utente ,quando parla di esami nella norma si riferisce anche a quelli di pertinenza pancreatica ?(amilasemia ,amilasuria,lipasemia,).Ha eseguito ecografia?
Una TC toraco-addominale per escludere cause viscerali ed endocavitarie,credo valga la pena praticarla per poi dedicarsi in caso negativo ad individuare altre problematiche.
Saluti
Una TC toraco-addominale per escludere cause viscerali ed endocavitarie,credo valga la pena praticarla per poi dedicarsi in caso negativo ad individuare altre problematiche.
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#6]
Utente
Cari dottori,
grazie per i consigli. Vi aggiorno su quanto accaduto negli ultimi giorni.
Ho eseguito ieri TC ADDOME COMPLETO CON CONTRASTO e TC TORACE E MEDIASTINO CON CONTRASTO con il seguente referto:
NOTIZIE CLINICHE: In data 28/11/11 VL-colecistectomia con ERCP intreaoperatoria per litiasi.
REFERTO: Esame confrontato con il precedente del 10/11/11.
Torace: Tiroide ad omogenea impregnazione contrastografica.
Non evidenti lesioni PP a focolaio con caratteristiche di attività. Aspetti fibrotico-distelettasici negli sfondati costofrenici,
bilateralmente. Noduli fibrosclerosati, bilaterali.
Non versamento pleurico, né pericardico.
Linfonodi di dimensioni centimetriche e sovracentimetriche alle comuni stazioni mediastiniche.
Aorta ascendente di circa 48mm di diametro.
Addome: Fegato di dimensioni e contorni regolari, priva di evidenti lesioni focali sospette.
Vene sovraepatiche e porta pervie.
Esiti di colecistectomia con iniziale dilatazione delle vie biliari intraepatiche; non evidente dilatazione del coledoco; al controllo attuale alterazione di rappresentazione della testa del pancreas, di dimensioni nettamente aumentate, caratterizzata da sovvertimento architetturale con aree ipodense nel suo contesto, con coinvolgimento ed effetto compressivo sulle strutture vascolari, segnatamente la confluenza venosa spleno-mesenterico-portale; i margini della porzione cefalica sono inoltre sfumati; linfoadenomegalie peripancreatiche e mesenteriali. Il quadro descritto appare, in
considerazione della recente TC addominale in anamnesi, suggestivo di pancreatite focale; indispensabile comunque controllo evolutivo dopo terapia. Ispessimento dei foglietti peritoneali, senza franco versamento intraperitoneale.
Surreni, reni, milza senza anomalie. Lunga appendice retrocecale e a decorso ascendente.
Prostata di dimensioni aumentate (diam max LL circa 5 cm) con impronta la base vescicale.
Ateromatosi calcifica dell'asse aorto-bisiliaco. Doppia a. renale bilaterale.
Laparocele addominale anteriore destra con porta erniaria di circa 18 mm con impegno di tessuto adiposo.
Non liquido libero intraddominale.
Non evidenti lesioni ossee sospette alla TC.
Interpellato il mio gastroenterologo di fiducia per sapere il da farsi vista questa pancreatite acuta, mi ha prescritto 2 compresse di Ciproxin al giorno e una bustina di fermenti lattici (alla sera ho sempre febbre sui 37/37.5 e dolori di variabile intensità nella parte costale e alla schiena).
Qualora la situazione peggiorasse, mi ha anche proposto un ricovero per il prossimo lunedì.
Cosa ne pensate del caso, alla luce di questa TC?
Ringraziandovi, cordiali saluti.
grazie per i consigli. Vi aggiorno su quanto accaduto negli ultimi giorni.
Ho eseguito ieri TC ADDOME COMPLETO CON CONTRASTO e TC TORACE E MEDIASTINO CON CONTRASTO con il seguente referto:
NOTIZIE CLINICHE: In data 28/11/11 VL-colecistectomia con ERCP intreaoperatoria per litiasi.
REFERTO: Esame confrontato con il precedente del 10/11/11.
Torace: Tiroide ad omogenea impregnazione contrastografica.
Non evidenti lesioni PP a focolaio con caratteristiche di attività. Aspetti fibrotico-distelettasici negli sfondati costofrenici,
bilateralmente. Noduli fibrosclerosati, bilaterali.
Non versamento pleurico, né pericardico.
Linfonodi di dimensioni centimetriche e sovracentimetriche alle comuni stazioni mediastiniche.
Aorta ascendente di circa 48mm di diametro.
Addome: Fegato di dimensioni e contorni regolari, priva di evidenti lesioni focali sospette.
Vene sovraepatiche e porta pervie.
Esiti di colecistectomia con iniziale dilatazione delle vie biliari intraepatiche; non evidente dilatazione del coledoco; al controllo attuale alterazione di rappresentazione della testa del pancreas, di dimensioni nettamente aumentate, caratterizzata da sovvertimento architetturale con aree ipodense nel suo contesto, con coinvolgimento ed effetto compressivo sulle strutture vascolari, segnatamente la confluenza venosa spleno-mesenterico-portale; i margini della porzione cefalica sono inoltre sfumati; linfoadenomegalie peripancreatiche e mesenteriali. Il quadro descritto appare, in
considerazione della recente TC addominale in anamnesi, suggestivo di pancreatite focale; indispensabile comunque controllo evolutivo dopo terapia. Ispessimento dei foglietti peritoneali, senza franco versamento intraperitoneale.
Surreni, reni, milza senza anomalie. Lunga appendice retrocecale e a decorso ascendente.
Prostata di dimensioni aumentate (diam max LL circa 5 cm) con impronta la base vescicale.
Ateromatosi calcifica dell'asse aorto-bisiliaco. Doppia a. renale bilaterale.
Laparocele addominale anteriore destra con porta erniaria di circa 18 mm con impegno di tessuto adiposo.
Non liquido libero intraddominale.
Non evidenti lesioni ossee sospette alla TC.
Interpellato il mio gastroenterologo di fiducia per sapere il da farsi vista questa pancreatite acuta, mi ha prescritto 2 compresse di Ciproxin al giorno e una bustina di fermenti lattici (alla sera ho sempre febbre sui 37/37.5 e dolori di variabile intensità nella parte costale e alla schiena).
Qualora la situazione peggiorasse, mi ha anche proposto un ricovero per il prossimo lunedì.
Cosa ne pensate del caso, alla luce di questa TC?
Ringraziandovi, cordiali saluti.
[#7]
Gentile utente,nel mio precedente contatto le chiedevo notizie sulla funzionalità pancreatica in quanto temevo ci fosse l'interessamento del pancreas.Il mio orientamento è scaturito dall'anamnesi e dalle caratteristiche ,da lei descritte con accuratezza,della sintomatologia dolorosa.Anche se è una valutazione a distanza,ritengo saggio il ricovero in ambiente ospedaliero in quanto il referto TC integrato da esami ematochimici specifici,potrebbe deporre per una flogosi pancreatica che va monitorata e trattata adeguatamente.
Saluti ed auguri e se vuole mi tenga al corrente!
Saluti ed auguri e se vuole mi tenga al corrente!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 26.2k visite dal 21/01/2012.
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