Morbo di crohn o cosa?
Gentilissimi medici,
dopo due anni di dolori in fossa iliaca dx e feci a volte semi liquide, spesso scomposte, a volte formate ecc. ecc. Finalmente mi è stato suggerito di effettuare un esame (ho fatto diverse cure, senza risultati e consultato diversi gastroenterologi): Entero RMN per sospetto ispessimento suggestivo per patologia infiammatoria intestinale.
L'esito dell'esame evidenzia anse intestinali nella norma, se non per la valvola ileo cecale:
"ispessimento parietale della valvola ileo cecale che tuttavia si modifica durante il corso dell'esame per cui di significato funzionale".
Cosa si intende per significato funzionale? Purtoppo ad oggi non ho un gastroenterologo di fiducia e non so davvero cosa pensare e fare. Di certo non sto bene, perchè ad oggi continuo ad avere fino a tre evacuazoni al giorno (tutte di mattina), feci molto spesso scomposte, no sangue, spesso muco. Dolore in fossa iliaca dx, a volte come delle coltellate fino all'ano e quasi sempre il dolore si estende al fianco dx, gonfiore, inappetenza, spossatezza.
Spero tanto possiate suggerirmi qualcosa e per questo ringrazio tutti sin d'ora.
Cordiali saluti,
P.
dopo due anni di dolori in fossa iliaca dx e feci a volte semi liquide, spesso scomposte, a volte formate ecc. ecc. Finalmente mi è stato suggerito di effettuare un esame (ho fatto diverse cure, senza risultati e consultato diversi gastroenterologi): Entero RMN per sospetto ispessimento suggestivo per patologia infiammatoria intestinale.
L'esito dell'esame evidenzia anse intestinali nella norma, se non per la valvola ileo cecale:
"ispessimento parietale della valvola ileo cecale che tuttavia si modifica durante il corso dell'esame per cui di significato funzionale".
Cosa si intende per significato funzionale? Purtoppo ad oggi non ho un gastroenterologo di fiducia e non so davvero cosa pensare e fare. Di certo non sto bene, perchè ad oggi continuo ad avere fino a tre evacuazoni al giorno (tutte di mattina), feci molto spesso scomposte, no sangue, spesso muco. Dolore in fossa iliaca dx, a volte come delle coltellate fino all'ano e quasi sempre il dolore si estende al fianco dx, gonfiore, inappetenza, spossatezza.
Spero tanto possiate suggerirmi qualcosa e per questo ringrazio tutti sin d'ora.
Cordiali saluti,
P.
[#1]
Gentile signore è possibile che i disturbi siano di natura funzionale cioè di mal funzionamento dell'intestino. Sarà pero opportuno indagare più compiutamente il problema magari con una colonscopia con esplorazione dell'ultima ansa ideale. Inoltre si possono eseguire accertamenti ematologici come il dosaggio dalla calprotectina ecc. Per aiutare la diagnosi. Dovrà pero sentire un gastroenterologo .
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr. Rossi,
la ringrazio per la risposta. Immaginavo, purtroppo, di dover approfondire eseguendo un esame invasivo come la colonscopia. Vedrò dove sarà opportuno eseguire questo esame, essendo di Roma credo al San Camillo...
In merito alla calprotectina, ho fatto questo esame nel luglio 2010 con risultato 50.
Inoltre in quel periodo ho anche effettuato il test del respiro al glucosio, nella norma, e il test del respiro al lattosio, in cui è risultato che sono intollerante.
Ora cercherò innanzitutto un gastroenterologo, come Lei mi consiglia.
Cordiali saluti,
P.
[#3]
Molto bene, è senz'altro corretto eseguire una colonscopia anche se visti gli esami,è probabile che non vi sia nulla di preoccupante.La intolleranza al lattosio può essere la spiegazione della maggior parte del problema.Se poi crede dia notizie.
[#4]
Utente
Buongiorno Dr. Rossi,
dopo un po' di tempo rispondo nuovamente...
Ho parlato direttamente con la direttrice del reparto di gastroenterologia del San Camillo (la dottoressa Kohn. Disponibilissima.) che, chiaramente, mi ha consigliato di eseguire una colonscopia per togliere ogni dubbio. Ora sto decidendo con lei che tipo di sedazione eseguire, i tempi d'attesa sono impressionanti...
Comunque, dal momento che mi toccherà attendere ancora tanto tempo, continuo a chiedermi qual'è la causa di questo problema...
Vorrei specificare che seguo una dieta priva di lattosio da quando ho scoperto di essere intollerante, quindi da 2 anni, per questo non credo possa essere l'intolleranza al lattosio la ragione della maggior parte del problema.
Nel frattempo continuo ad avere fastidi e dolori, a volte insopportabili, senza avere nessuna cura o farmaco che plachi, almeno momentaneamente, il dolore. Una volta al mese assumo per una settimana Normix (tre volte al giorno) e tutti i giorni VSL 3. Ma non mi fanno nulla... Ho due- tre scariche al giorno (feci sempre poltacee, non formate), spesso muco. Peso 51 chili e sono alta 1,72. Il dolore in fossa iliaca dx è sempre presente. Da due giorni ho dolori più forti del solito e conosco bene questi episodi acuti, mi sono già capitati altre volte... In sintesi mi succede che quando il dolore in fossa iliaca dx è ben presente e ho bisogno di sforzarmi per andare di corpo ( e non capisco perchè, visto che poi le feci sono comunque sempre molli) allora l'infiammazione aumenta estendendosi sul fianco dx fino dietro la schiena, poi allo stomaco, fino ad arrivare al lato sx dell'addome. A quel punto non riesco quasi più a muovermi, perchè mi sento come se tutto l'intestino fosse contratto e che ad ogni mio movimento debba assestarsi, procurandomi dei dolori lancinanti. Una volta il mio medico curante disse che si tratta di infiammazione del peritoneo.
Non placano il dolore neanche spasmomen, spasmex, duspatal, debrum ecc. ecc.
In passato il medico di base mi prescrisse persino Asacol, ma nulla... Anche perchè, dopo un mese e mezzo di terapia, un medico, amico di famiglia, mi consigliò di non assumere più un farmaco del genere senza avere nessuna diagnosi certa.
Insomma, io non ci capisco nulla, ma so di essere verso la soluzione del problema, devo solo attendere ancora fino al giorno della colonscopia.
Mi consenta lo sfogo, se così possiamo chiamarlo, ma sono davvero stanca. Soprattutto di aver perso due anni dietro alle ipotesi più assurde, tra cui l'endometriosi, che mi ha portato solo tanta preoccupazione (Mi è stato detto:"Le consiglio di avere un figlio al più presto, perchè poi non potrà più averne") e fatto perdere quasi un anno tra visite e varie eco transvaginali. Per non parlare della diagnosi di celiachia... E alla fine sopportare anche la solita frase: "forse è solo ansia, dovrebbe assumere qualche goccia di ansiolitico". Bè, sfido chiunque a restare calmo in certe condizioni che ormai sono diventate quotidiane, si sono cronicizzate e con le quali, purtroppo, ho imparato a convivere.
Io non credo e non ho mai creduto che si tratti di qualcosa di preoccupante. Il problema è semplicemente che, dopo due anni, ancora non so proprio di cosa si tratti. E che la responsabilità del protrarsi di questo problema è anche di chi invece avrebbe dovuto risolverlo.
Chiedo scusa se sono stata prolissa. Informerò sul risultato della colonscopia.
Cordiali saluti,
Paola
dopo un po' di tempo rispondo nuovamente...
Ho parlato direttamente con la direttrice del reparto di gastroenterologia del San Camillo (la dottoressa Kohn. Disponibilissima.) che, chiaramente, mi ha consigliato di eseguire una colonscopia per togliere ogni dubbio. Ora sto decidendo con lei che tipo di sedazione eseguire, i tempi d'attesa sono impressionanti...
Comunque, dal momento che mi toccherà attendere ancora tanto tempo, continuo a chiedermi qual'è la causa di questo problema...
Vorrei specificare che seguo una dieta priva di lattosio da quando ho scoperto di essere intollerante, quindi da 2 anni, per questo non credo possa essere l'intolleranza al lattosio la ragione della maggior parte del problema.
Nel frattempo continuo ad avere fastidi e dolori, a volte insopportabili, senza avere nessuna cura o farmaco che plachi, almeno momentaneamente, il dolore. Una volta al mese assumo per una settimana Normix (tre volte al giorno) e tutti i giorni VSL 3. Ma non mi fanno nulla... Ho due- tre scariche al giorno (feci sempre poltacee, non formate), spesso muco. Peso 51 chili e sono alta 1,72. Il dolore in fossa iliaca dx è sempre presente. Da due giorni ho dolori più forti del solito e conosco bene questi episodi acuti, mi sono già capitati altre volte... In sintesi mi succede che quando il dolore in fossa iliaca dx è ben presente e ho bisogno di sforzarmi per andare di corpo ( e non capisco perchè, visto che poi le feci sono comunque sempre molli) allora l'infiammazione aumenta estendendosi sul fianco dx fino dietro la schiena, poi allo stomaco, fino ad arrivare al lato sx dell'addome. A quel punto non riesco quasi più a muovermi, perchè mi sento come se tutto l'intestino fosse contratto e che ad ogni mio movimento debba assestarsi, procurandomi dei dolori lancinanti. Una volta il mio medico curante disse che si tratta di infiammazione del peritoneo.
Non placano il dolore neanche spasmomen, spasmex, duspatal, debrum ecc. ecc.
In passato il medico di base mi prescrisse persino Asacol, ma nulla... Anche perchè, dopo un mese e mezzo di terapia, un medico, amico di famiglia, mi consigliò di non assumere più un farmaco del genere senza avere nessuna diagnosi certa.
Insomma, io non ci capisco nulla, ma so di essere verso la soluzione del problema, devo solo attendere ancora fino al giorno della colonscopia.
Mi consenta lo sfogo, se così possiamo chiamarlo, ma sono davvero stanca. Soprattutto di aver perso due anni dietro alle ipotesi più assurde, tra cui l'endometriosi, che mi ha portato solo tanta preoccupazione (Mi è stato detto:"Le consiglio di avere un figlio al più presto, perchè poi non potrà più averne") e fatto perdere quasi un anno tra visite e varie eco transvaginali. Per non parlare della diagnosi di celiachia... E alla fine sopportare anche la solita frase: "forse è solo ansia, dovrebbe assumere qualche goccia di ansiolitico". Bè, sfido chiunque a restare calmo in certe condizioni che ormai sono diventate quotidiane, si sono cronicizzate e con le quali, purtroppo, ho imparato a convivere.
Io non credo e non ho mai creduto che si tratti di qualcosa di preoccupante. Il problema è semplicemente che, dopo due anni, ancora non so proprio di cosa si tratti. E che la responsabilità del protrarsi di questo problema è anche di chi invece avrebbe dovuto risolverlo.
Chiedo scusa se sono stata prolissa. Informerò sul risultato della colonscopia.
Cordiali saluti,
Paola
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 16/01/2012.
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