Atresia intestinale in bimbo prematuro di 30 settimane
Mio figlio è nato nel 2004 prematuro di 30 settimane e gli è stata diagnosticata quasi subito una grave forma di atresia intestinale che ha richiesto l'immediato intervento chirurgico. A distanza di 4 anni il piccolo non sembra presentare grossi problemi e anche le visite effettuate nel tempo ci hanno tranquillizzato sul suo attuale stato di salute. Ho notato però che rimane comunque estremamente fragile nel nutrimento alimentare in quando sempre dopo aver ingerito legumi, minestre di verdure ecc.. presenta stati di gonfiore intestinale, lamentando dolori e crampi e accompagnato in bagno riesce a liberarsi o con estrema fatica o eliminando moltissimi liquidi. La domanda è se fosse possibile che tutto ciò derivi dal fatto che sia stato operato alla nascita e se in futuro potrebbe avere problemi legati ad ulteriori disturbi intestinali. Vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti
[#1]
Gentile signora,
i disturbi che lei riferisce sono piuttosto comuni anche nella popolazione che non ha subito interventi chirurgici addominali in età neonatale. Non mi aspetterei pertanto, alla luce di quanto ci ha riferito, ulteriori problemi, ma un progressivo miglioramento delle condizioni intestinali. Le consiglio (e qui penso che il pediatra che segue il piccolo le avrà già espresso un parere analogo) di confermare nel tempo al bimbo la sua condizione di assoluta normalità per evitare che possa "somatizzare" in futuro una condizione di fragilità che si è lasciata definitivamente alle spalle.
Cordiali saluti.
i disturbi che lei riferisce sono piuttosto comuni anche nella popolazione che non ha subito interventi chirurgici addominali in età neonatale. Non mi aspetterei pertanto, alla luce di quanto ci ha riferito, ulteriori problemi, ma un progressivo miglioramento delle condizioni intestinali. Le consiglio (e qui penso che il pediatra che segue il piccolo le avrà già espresso un parere analogo) di confermare nel tempo al bimbo la sua condizione di assoluta normalità per evitare che possa "somatizzare" in futuro una condizione di fragilità che si è lasciata definitivamente alle spalle.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Egregio Dottore, la ringrazio per la sollecita risposta e soprattutto per il gradito consiglio di evitare al mio bambino che possa "somatizzare" la sua condizione.
Mio figlio oltre ad essere nato di 30 E.G ed essere stato operato per il problema di Atresia,ha anche subito l'abbandonato alla nascita dalla madre naturale e la permanenza in ospedale per circa 4 mesi privo degli affetti genitoriali, fino al momento dell'adozione da parte nostra.
Le sono quindi di nuovo estremamente grata per avermi ricordato di dare a mio figlio una condizione di assoluta normalità di cui ha diritto... Spesso noi genitori non ci accorgiamo che nel tentativo di proteggere i nostri figli, arrechiamo invece loro un "danno" enorme.
Cordiali saluti
Rosanna
Mio figlio oltre ad essere nato di 30 E.G ed essere stato operato per il problema di Atresia,ha anche subito l'abbandonato alla nascita dalla madre naturale e la permanenza in ospedale per circa 4 mesi privo degli affetti genitoriali, fino al momento dell'adozione da parte nostra.
Le sono quindi di nuovo estremamente grata per avermi ricordato di dare a mio figlio una condizione di assoluta normalità di cui ha diritto... Spesso noi genitori non ci accorgiamo che nel tentativo di proteggere i nostri figli, arrechiamo invece loro un "danno" enorme.
Cordiali saluti
Rosanna
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 21/01/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.