Sospetti problemi esofagei

Ho 41 anni, sono altro m. 1,81, peso 120 kg, non ho particolari malattie (tranne problemi di ipertensione che tengo sotto controllo con l’assunzione di ½ cp di Prinivil 20 giornaliera), non fumo, faccio un lavoro altamente sedentario.
Da un paio di mesi mi si é acuita la seguente sintomatologia che, a tratti, mi era già comparsa negli ultimi due anni, senza che ci dessi troppo peso.
Ho costantemente, anche di giorno e prima di mangiare, una patina bianca, a volte beige chiaro, sulla lingua e sulla lingua stessa da alcuni anni mi si é creata una fessurazione centrale che prima non c’era (negli scorsi anni ho fatto anche un tampone linguale, ma é negativo).
Accuso inoltre fastidi costanti(più che altro bruciori), anche di giorno, retrosternali e alla metà del petto, all’altezza di trachea ed esofago; spesso ho una piccola tossina stizzosa che, alle ricerche effettuate, non si capisce da cosa origini. Raramente sento dall’addome, dopo mangiato, come il rumore attutito del tappo di una bottiglia di spumante che si apre. A volte ho l’impressione che –soprattutto cibi solidi, tipo panino- facciano fatica a percorrere l’ultima parte dell’esofago. Dopo i pasti mi vengono delle solenni “botte di sonno”.
Mia moglie mi dice che spesso e volentieri la notte, mentre dormo, ho delle brevi apnee e che respiro male.
Altrettanto spesso mi sveglio verso le 4-5 del mattino con mal di testa e la bocca secchissima oppure con, accentuata, la patina di cui sopra. Talvolta, a letto, scopro di avere il respiro corto, una sorta di fame d’aria.
Il medico a cui mi sono rivolto mi ha diagnosticato, sulla base di una visita e dei sintomi, un possibile problema di reflusso gastroesofageo, prescrivendomi per 4 settimane 1 cp di Nexiun40 mg al mattino e 10 ml di Gaviscon advanced dopo i pasti, salvo avvisarmi che poi dovrò comunque sottopormi a gastroscopia per verificare lo stato della mucosa esofagea.
Ho eliminato, inoltre, dalla mia alimentazione, fortemente ridotta, cibi acidificanti come il pomodoro, gli agrumi (ma mi hanno detto che al contrario il limone fa bene ? Ed é possibile che facciano male anche le patate ?), la cioccolata, le bibite gassate, i superalcolici, ho ridotto ad due giornalieri (uno al mattino e uno dopo pranzo) i caffè e ad uno a pasto i bicchieri di vino.
I miei tre quesiti, di cui sin d’ora ringrazio per la risposta, sono questi.
E’ compatibile la sintomatologia sopra rappresentata con problemi di MRGE ? Mi domando questo alla luce soprattutto di una considerazione: leggo e molti mi hanno detto che il RGE é caratterizzato anche da rigurgiti, senso di cibo che risale alla gola, eruttazioni, problemi digestivi, etc, che io non ho.
Il secondo é: é normale che dopo la cura in questione (Nexium 40+ Gaviscon advanced per un mese)abbia visto pochi benefici ?
Che fare ora ? Sarei tentato di ripetere la cura, ma con dell’Antra 20 mg (omeprazolo) di cui mi hanno parlato un gran bene. Mi può far male a così breve distanza ?
Ed é possibile che il Gaviscon advanced non mi dia alcun beneficio ? C’é qualcosa di più efficace sui sintomi con cui potrei sostituirlo ?
So che la risposta più sensata a tutte queste domande non potrà che essere quella di tornare dal medico.
Ma sarebeb una risposta inutile. Tornare dal medico é impossibile. Il medico in questione, infatti, non riesce a capire il mio terrore per la gastroscopia.
Sin da bambino mi viene da vomitare sinanche se mi mettono sulla lingua la stecchetta per guardare la gola e pertanto mi atterrisce l’idea di dovermici sottoporre (quella intranasale credo che non sia possibile avendomi una volta in una visita l’otorino riscontrato il setto nasale deviato e neanche a parlarne della sedazioen profonda perché in tal caso il terrore sarebbe di non svegliarmi).
Credo perciò che difficilmente, allo stato, mi sottoporrò ad una nuova visita.
Ed allora mi domando. Piuttosto che niente non c’é qualche altro esame meno invasivo cui possa sottopormi ? Ringrazio per l’attenzione. Enzo da Napoli
[#1]
Dr. Stefano Brambilla Foniatra 82
Gent Utente,

La sintomatologia che descrive è compatibile con l'ipotesi d'un reflusso gastroesofageo, pur in assenza di una sintomatologia che includa rigurgito ed altro. Il sintomo principale, ovvero il dolore toracico retrosternale c'è, così come la sintomatologia accessoria.

Quanto alla terapia non voglio invadere eccessivamente il campo ai colleghi gastroenterologi (da foniatra mi occupo più che altro di reflussi atipici), tuttavia ritengo che il trattamento debba essere protratto per un periodo di tempo maggiore.
Oltre alla dieta dovrebbe evitare (sempre che già non lo faccia) di coricarsi se non sono passate almeno 2h dall'ultima assunzione di cibo, deve evitare di chinarsi spesso a terra e dovrebbe evitare (oltre agli alimenti che cita) la menta, la cipolla e le paste troppo lievitate (brioche, panettone...).

Nonostante la sua spiccata avversione per la gastroscopia, debbo ricordarle che purtroppo si tratta dell'esame principale che permetterà di sciogliere ogni dubbio e confermare la presenza di un reflusso. Va detto che, quanto ai riflessi del vomito e della tosse, è sufficiente una blanda anestesia superficiale (locale) per rendere l'esame più che sopportabile.

Nil Suo caso l'esofagogastroscopia è importante non soltanto per confermare la diagnosi, ma anche per valutare lo stato della mucosa esofagea.

Cordiali saluti.

- Stefano Brambilla -
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[#2]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Signore,
la sintomatologia che descrive è fortemente indicativa di una patologia da reflusso gastroesofageo. Oltre ai tipici sintomi, vi è l'eccesso di peso e la vita sedentaria che condiziona i reflussi. Concordo con il Colega otorino che occorre prolungare la terapia anche per 4 mesi raddoppiando la dose dei farmaci (ad es. Nexium 40 la mattina e la sera). Utile inoltre associare un farmaco che favorisca lo svuotamento gastrico (ad es. Peridon sospensione: un misurino 20 minuti prima dei 3 pasti). Occorre attendere almeno 3 ore prima di coricarsi ed è estremamente utile rialzare il letto dalla parte della testa di almeno 20 cm (non usare due cuscini ma mettere un supporto sotto le gambe della rete !). Per quanto riguarda eventuali indagini, è sicuramente molto utile sottoporsi a gastroscopia e a tale proposito le posso assicurare che la gastroscopia transnasale è l'esame ideale per lei in quanto consente di visionare alnche la parte alta dell'esofago, è assolutamnete priva di fastidi e non necessita di sedazioni. Inoltre, in base anche alla mia esperienza quotidiana, la deviazione del setto nasale non comporta ostacoli nella maggioranza dei casi anzi a volte facilità il passaggio.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#3]
Attivo dal 2005 al 2006
Ex utente
Ringrazio vivamente il dr. Brambillae il dr. Mangiarotti per la sollecita e puntuale risposta ai miei quesiti.

Vorrei ulteriormente approfittare della loro cortesia
- ed anche di quella di eventuali altri medici in linea- per alcune puntualizzazioni e chiarimenti.

La prima é questa. Ho notato che nel mio caso la situazione peggiore non si verifica nella fase dell'immediata digestione, ma a digestione completata, quindi,parrebbe, a stomaco vuoto (verso le 17-18, intorno alle 4-5 del mattino, intorno alle 12). E' sempre compatibile con la MRGE ?

Ho preso poi atto delle rassicurazioni circa la gastroscopia, ma intenderei provare prima una cura associata ad una dieta, verificarne i risultati e, in caso negativo, sottopormi alla (in ogni caso non piacevole) gastroscopia.

Vorrei sapere:
a) si tratta di una scelta assolutamente dissennata perché la sintomatologia da me descritta potrebbe celare qualche patologia per cui "non c'é tempo da perdere" o comunque la stessa MRGE potrebbe peggiorare ?

b) potrei avere dei danni, anziché dei vantaggi, da una cura fatta "al buio", senza che sia preceduta dalla gastroscopia (ad esempio, ho sentito dire che l'assunzione di Gaviscon prolungata può dare luogo a dei problemi; ed é così anche per gli inibitori di pompa ?).

c) Piuttosto che ripetere il Nexium 40, da cui non mi pare avere avuto grandi benefici, potrei provare con l'Antra 20 mg ? Prendo anche quello due volte al giorno per quattro mesi ? E lo associo per tale periodo al Gaviscon advanced e anche al Peridon o solo a quest'ultimo ?

d) Posso continuare a prendere, contemporaneamente a tali farmaci, anche la 1/2 compressa di Prinivil 20 per la pressione o questa può in qualche modo interagire negativamente sugli stessi.

Ringrazio sin d'ora per l'attenzione. Enzo da Napoli.


[#4]
Dr. Stefano Brambilla Foniatra 82
Gent Utente:

confermando che la sua sintomatologia è fortemente indicativa per una malattia da reflusso gastroesufageo (ma naturalmente la diagnosi deve venire confermata dagli opportuni accertamenti diagnostici), vengo subito alle risposte:

a) non è che "non vi sia tempo da perdere", ma una buona pratica clinica impone di accertare l'esistenza di una condizione patologica e le cause che la determinano. Oltre a ciò un reflusso conclamato va sottoposto ad indagini per stabilirne l'entità e, di conseguenza, le possibili evoluzioni. La patologia da reflusso, generando una condizione infiammatoria cronica nei confronti di esofago, faringe, laringe e vie aeree, va attentamente indagata prima e dopo eventuali trattamenti, per monitorare nel tempo l'evoluzione.

b) l'assunzione per tempi eccessivamente lunghi di inibitori della pompa protonica non è consigliabile. Occorre stabilire cicli terapeutici adeguati, certamente più lunghi di un mese, ma possibilmente non prolungare la terapia per sempre.

c) io credo che il non aver ricevuto benefici dalla precedente terapia dipenda da una serie di fattori (dieta non del tutto adeguata, mancata associazione di ulteriori farmaci) e non dall'inefficiacia del farmaco che cita. Io non lo sostituirei, ma prolungherei la terapia ed aggiungerei, come suggerito dal Collega, l'impiego di procinetici. La cosa migliore è fidarsi dello specialista gastroenterologo che l'ha in cura. Del resto via internet possiamo solamente fornirle indicazioni e consigli, mentre una vera e propria terapia può essere decisa solamente dopo una visita appropriata e relativi accertamenti.

d) Può tranquillamente associare il trattamento antireflusso alla Sua terapia anti-ipertensiva.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Concordo con il Collega
[#6]
Dr. Luigino Bellizzi Chirurgo generale 151 1
Gentile Sig.re
oltre a consigliarle tutto quello suggerito dai colleghi che mi hanno preceduto,le consiglieri ancora di accertare meglio quale e'la causa del suo reflusso, un ingagine rx contrastografica potrebbe darle ulteriori informazioni sulle cause del suo reflusso ,visto il suo rifiuto ad ulteriori indagini gastroscopici;nel caso ci fosse un' ernia iatale alla base del suo problema ed una valutazione chirurgica,visto che la terapia medica e'stata inutile.Cordiali saluti

Dr.Luigino Bellizzi

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