Dispepsia funzionale
Soffro di dispepsia funzionale, diagnosticata dopo diversi accertamenti con alcuni medici. La sintomatologia che avverto riguarda un'eccessiva motilità intestinale che mi comporta formazione di aria e feci molli (anche se non diarrea). La causa è solamente psicologica perchè avverto questi disturbi quando affronto situazioni stressanti soprattutto sul lavoro. In altre situazioni invece non manifesto nessun problema. Siccome la situazione rischiava di diventare invalidante, perchè lo stimolo ad andare al bagno si presentava nei momenti meno opportuni (sul lavoro, ad una cena tra colleghi), ho intrapreso una terapia farmacologica a base di antispastici e una terapia psicologica per controllare l'ansia. Ho avuto dei netti miglioramente ma il problema si presenta ancora in alcune situazioni particolare che non posso evitare. Per il momento ho cercato di non prendere lo xanax che mi era stato prescritto per i momenti per me più faticosi da affrontare e che sono accompagnati da notevole ansia anticipatoria. Il medico mi lasciò libero di usare lo xanax precisandomi di non abusarne. Vorrei trovare una soluzione definitiva ai miei problemi e quindi vi scrivo per essere indirizzato alla terapia più efficace. devo continuare a prendere antispastici e carbone vegetale al bisogno? (anche se questo migliora la condizione dell'intestino ma non riduce l'ansia che in un modo o nell'altro sempre nell'intestino somatizza). Devo iniziare a usare xanax quando devo affrontare le situazioni che provocano il mio malessere? io però non voglio "addormentarmi" o "rimbambirmi" con psicofarmaci.
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Il quadro che descrive è di una "sindrome dell'intestino irritabile" e l'impostazione è corretta (.... supporto psicologico e terapia).
>>Vorrei trovare una soluzione definitiva ai miei problemi e quindi vi scrivo per essere indirizzato alla terapia più efficace. devo continuare a prendere antispastici e carbone vegetale al bisogno? <<
Credo che debba trovare un equilibrio con i farmaci per ridurre il meteorismo e spasmi gli psicofarmaci. Purtroppo una soluzione definitiva per tale sinfrome non esiste.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Gentile signore i sintomi descritti sono probabilmente ascrivibili ad una IBS ovvero sindrome del colon irritabile il cui trattamento deve essere attuato sotto molteplici approcci terapeutici. Pertanti il consiglio è di affidarsi ad uno specialista gastroenterologo onde affrontare correttamente l'iter diagnostico e terapeutico.
Dr. Roberto Rossi
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Ex utente
Vi ringrazio per le risposte. Quindi devo continuare il percorso intrapreso senza scoraggiarmi ma fiducioso di essere almeno sulla strada giusta che mi ha già condotto a molti miglioramenti. Proprio in quest'ottica mi ha un po' demoralizzato la risposta del dr. Cosentino quando dice <<una soluzione definitiva per tale sinfrome non esiste>>. Spero che intenda che non esiste una soluzione in generale, ma con accorgimenti e terapia "personalizzata" si può risolvere il problema. se penso a come era la mia vita fino a 2-3 anni fa, mi sembra incredibile ora dover essere costretto sempre a controllarmi o vivere con il timore di "dover andare al bagno" o "gonfiarmi d'aria" se devo affrontare certe situazioni. Per me sarebbe un ottimo risultato poter svolgere le mie attività senza essere bloccato.
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>>mi ha un po' demoralizzato la risposta del dr. Cosentino quando dice <<una soluzione definitiva per tale sinfrome non esiste>>.
Mi scuso se ho dato l'idea che non volevo. Sicuramente (volevo intendere) non esiste il farmaco "miracoloso" come esiste per altre patologie (reflusso, ecc.), ma la sindrome può essere benissimo controllata come sta facendo lei che ha iniziatio il corretto percorso anche con lo specialista psicologo. Quindi, supporto psicologico e farmaci adeguati che scaturiscano da una valutazione con lo specialista gastroenterologo, costituiscono la base per affrontare serenamente e con buoni risultati tale patologia.
I miei migliori Auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 30/12/2011.
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