Dolori e bruciori addominali
Salve, da un paio di mesi accuso dolori addominali più insistenti...
Non si tratta di dolori fastidiosi, nel senso che non mi impediscono di vivere, studiare e fare un po' di sport... Ho assunto un po' di maalox (solo una compressa circa mezz'ora dopo i pasti), ma non ho notato miglioramenti... E per sicurezza ho eliminato caffè (ma ne bevevo solo 2 al giorno a stomaco pieno), arance, bibite gassate (sempre bevute con molta moderazione), alcoloci (bevuti raramente) e anche ridotto i dolci...
Ecco le tipologie di dolori addominali che sento:
- rari crampi di breve durata (1-2 secondi) al livello dello stomaco;
- qualche fastidio esofageo (due volte come la sensazione di avere il bolo fermo in gola, passato entro poche ore);
- più spesso sento come un dito che preme a livello dello stomaco, ma per pochi minuti, mai costante per ore....
- nelle ultime due settimane avverto un dolore costante all'altezza dello stomaco, ma più verso destra, proprio sotto la mia ultima costola destra, e in alcuni istanti ho quasi la sensazione di essere pizzicato in questo punto, come se ci fosse qualcosa che punge... questo è un po' più fastidioso;
- circa un mese fa avevo la sensazione di mancanza di respiro, poi passata, e con ECG e RX torace nella norma, e ecocardiogramma di 6 anni fa nella norma;
- circa 10-11 mesi fa avvertivo dei crampi alla stessa altezza dello stomaco, ma in sede lombare, duravano 1-2 secondi e poi dopo un mese sono passati (poco fastidioso perché durava poco, soprattutto di mattina al risveglio e ogni tanto nel pomeriggio).
Ho eseguito gli esami del sangue "emocromo" e "sideremia", e l'unico valore al di fuori del riferimento è la sideremia che è risultata 45 mcg/dl (con valori di riferimento 65 - 165)...
Le piastrine sono 193 migliaia/mmc (con valori di riferimento 130 - 380): sono basse?
Quali i vostri consigli?
Vi ringrazio per la cortese attenzione
e Vi porgo distinti saluti.
Colgo l'occasione per augurarvi buon Natale!
Non si tratta di dolori fastidiosi, nel senso che non mi impediscono di vivere, studiare e fare un po' di sport... Ho assunto un po' di maalox (solo una compressa circa mezz'ora dopo i pasti), ma non ho notato miglioramenti... E per sicurezza ho eliminato caffè (ma ne bevevo solo 2 al giorno a stomaco pieno), arance, bibite gassate (sempre bevute con molta moderazione), alcoloci (bevuti raramente) e anche ridotto i dolci...
Ecco le tipologie di dolori addominali che sento:
- rari crampi di breve durata (1-2 secondi) al livello dello stomaco;
- qualche fastidio esofageo (due volte come la sensazione di avere il bolo fermo in gola, passato entro poche ore);
- più spesso sento come un dito che preme a livello dello stomaco, ma per pochi minuti, mai costante per ore....
- nelle ultime due settimane avverto un dolore costante all'altezza dello stomaco, ma più verso destra, proprio sotto la mia ultima costola destra, e in alcuni istanti ho quasi la sensazione di essere pizzicato in questo punto, come se ci fosse qualcosa che punge... questo è un po' più fastidioso;
- circa un mese fa avevo la sensazione di mancanza di respiro, poi passata, e con ECG e RX torace nella norma, e ecocardiogramma di 6 anni fa nella norma;
- circa 10-11 mesi fa avvertivo dei crampi alla stessa altezza dello stomaco, ma in sede lombare, duravano 1-2 secondi e poi dopo un mese sono passati (poco fastidioso perché durava poco, soprattutto di mattina al risveglio e ogni tanto nel pomeriggio).
Ho eseguito gli esami del sangue "emocromo" e "sideremia", e l'unico valore al di fuori del riferimento è la sideremia che è risultata 45 mcg/dl (con valori di riferimento 65 - 165)...
Le piastrine sono 193 migliaia/mmc (con valori di riferimento 130 - 380): sono basse?
Quali i vostri consigli?
Vi ringrazio per la cortese attenzione
e Vi porgo distinti saluti.
Colgo l'occasione per augurarvi buon Natale!
[#1]
gentile signore i disturbi che accusa non sembrano propriamente relativi a patologie gastriche o duodenali.Potrebbero anche appartenere all'apparato muscolo scheletrico.Se però dovessero continuare è utile una visita medica per appurare l'esatta sede e consistenza dei sintomi.
Dr. Roberto Rossi
[#3]
I valori di sideremia sono leggermente più bassi della norma e il numero di piastrine perfettamente nella norma. La carenza di ferro potrebbe essere semplicemente dovuta ad un diminuito apporto.
[#4]
Ex utente
Egr. Dottori,
nell'ultimo mese non ho avuto particolari problemi tra quelli sopra elencati, tranne qualche volta che è comparso il fastidio retrosternale (sensazione di avere il bolo fermo in mezzo all'esofago) e singhiozzi anche mezz'ora dopo un qualsiasi pasto della giornata.
Nel frattempo ho mangiato più regolarmente, ma in ogni caso non mi spiego come possa essere diminuito il ferro per un diminuito apporto, perché fondamentalmente non ho mai fatto "diete": al massimo, negli ultimi 6-7 mesi ho ridotto drasticamente i dolci perché spesso ne abusavo e mi svegliavo quasi con sensazione di nausea, però ho continuato a mangiare regolarmente gli altri alimenti.
Più o meno i miei pasti giornalieri sono sempre stati i seguenti:
- colazione con yogurt+pane, marmellata su una fetta di pane, una tazza di latte ed eventualmente una banana o un succo di frutta;
- verso le 11 faccio uno spuntino con un thoast e un frutto di stagione (per esempio adesso mela o arancia) e a volte con frutta secca (un po' di pistacchi o mandorle sgusciate);
- a pranzo mangio un piatto di pasta abbondante (condito con salsa e/o tonno in scatola o ortaggi freschi di stagione), preceduto da un piatto di insalata verde;
- verso le 17 mangio qualche frutto di stagione (per esempio 2-3 mele) e a volte anche un pezzo di formaggio con un po' di pane o un bicchiere di latte;
- a cena mangio una porzione abbondante di carne/pesce/altro (3 volte a settimana carne rossa, 1 volta carne bianca, 2 volte pesce possibilmente fresco e 1 volta due uova e prosciutto cotto), seguita da un piatto di insalata; nell'insalata spesso aggiungo anche un pomodoro e/o una carota.
Ogni tanto ho saltato lo spuntino delle 11 e/o quello delle 17, però per colazione, pranzo e cena cerco sempre di essere regolare... Nell'ultimo mese ho fatto ancora maggiore attenzione a tutti i pasti della giornata, evitando di saltarne qualcuno...
Se la carenza di ferro dovesse dipendere da un diminuito apporto, entro quanto tempo si dovrebbe ristabilire? Non ho usato integratori e vorrei evitare di utilizzarli... L'esame del sangue che l'ha messa in evidenza l'ho eseguito un mese fa...
Sarebbe il caso di eseguirlo nuovamente nei prossimi giorni per verificare se la situazione è cambiata?
Ci sono altri esami del sangue per capire da cosa può dipendere questa carenza di ferro?
Vi ringrazio per la cortese attenzione,
Distinti saluti.
nell'ultimo mese non ho avuto particolari problemi tra quelli sopra elencati, tranne qualche volta che è comparso il fastidio retrosternale (sensazione di avere il bolo fermo in mezzo all'esofago) e singhiozzi anche mezz'ora dopo un qualsiasi pasto della giornata.
Nel frattempo ho mangiato più regolarmente, ma in ogni caso non mi spiego come possa essere diminuito il ferro per un diminuito apporto, perché fondamentalmente non ho mai fatto "diete": al massimo, negli ultimi 6-7 mesi ho ridotto drasticamente i dolci perché spesso ne abusavo e mi svegliavo quasi con sensazione di nausea, però ho continuato a mangiare regolarmente gli altri alimenti.
Più o meno i miei pasti giornalieri sono sempre stati i seguenti:
- colazione con yogurt+pane, marmellata su una fetta di pane, una tazza di latte ed eventualmente una banana o un succo di frutta;
- verso le 11 faccio uno spuntino con un thoast e un frutto di stagione (per esempio adesso mela o arancia) e a volte con frutta secca (un po' di pistacchi o mandorle sgusciate);
- a pranzo mangio un piatto di pasta abbondante (condito con salsa e/o tonno in scatola o ortaggi freschi di stagione), preceduto da un piatto di insalata verde;
- verso le 17 mangio qualche frutto di stagione (per esempio 2-3 mele) e a volte anche un pezzo di formaggio con un po' di pane o un bicchiere di latte;
- a cena mangio una porzione abbondante di carne/pesce/altro (3 volte a settimana carne rossa, 1 volta carne bianca, 2 volte pesce possibilmente fresco e 1 volta due uova e prosciutto cotto), seguita da un piatto di insalata; nell'insalata spesso aggiungo anche un pomodoro e/o una carota.
Ogni tanto ho saltato lo spuntino delle 11 e/o quello delle 17, però per colazione, pranzo e cena cerco sempre di essere regolare... Nell'ultimo mese ho fatto ancora maggiore attenzione a tutti i pasti della giornata, evitando di saltarne qualcuno...
Se la carenza di ferro dovesse dipendere da un diminuito apporto, entro quanto tempo si dovrebbe ristabilire? Non ho usato integratori e vorrei evitare di utilizzarli... L'esame del sangue che l'ha messa in evidenza l'ho eseguito un mese fa...
Sarebbe il caso di eseguirlo nuovamente nei prossimi giorni per verificare se la situazione è cambiata?
Ci sono altri esami del sangue per capire da cosa può dipendere questa carenza di ferro?
Vi ringrazio per la cortese attenzione,
Distinti saluti.
[#6]
Ex utente
Grazie per la risposta!
Allora ho fatto bene a non prendere degli integratori...
Comunque ho eseguito nuovamente gli esami, e per quanto riguarda il ferro, ecco gli aggiornamenti:
- SIDEREMIA: 73 mcg/dl (rif. 65 - 165)
- FERRITINA: 129,15 ng/ml (rif. 30 - 350)
- TRANSFERRINA SATURA: 93 mcg/100 ml (rif. 58 - 160)
- TRANSFERRINA TOTALE: 207 mg% (rif. 230 - 430)
Allora ho fatto bene a non prendere degli integratori...
Comunque ho eseguito nuovamente gli esami, e per quanto riguarda il ferro, ecco gli aggiornamenti:
- SIDEREMIA: 73 mcg/dl (rif. 65 - 165)
- FERRITINA: 129,15 ng/ml (rif. 30 - 350)
- TRANSFERRINA SATURA: 93 mcg/100 ml (rif. 58 - 160)
- TRANSFERRINA TOTALE: 207 mg% (rif. 230 - 430)
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.7k visite dal 23/12/2011.
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