Una radiografia mi è stata diagnosticata un ernia iatale
Gentilissimi dottori. Circa due anni fa con una gstroscopia e una radiografia mi è stata diagnosticata un ernia iatale con conseguente reflusso gastroesofageo. Da allora prendo quasi tutte le sere Lucen 20. Purtroppo, i risultati non sono soddisfacenti perchè continuo a soffrire di bruciori e rigurgito, inoltre ho sempre la gola infiammata e per me è quasi impossibile andere a letto, perchè al mattino i bruciori aumentano con raucedine. Ultimamente soffro di una stitichezza cronica. Quindi sono arrivata a pensare che la mia digestione lenta, influisca sulla sintomatologia. Come mi consigliate di procedere per migliorare il mio disturbo? Ho sentito dire che il pantorc è più efficace. Attendo la vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile signore,
l'aumento della tensione addominale causato dalla stitichezza rientra tra i fattori comportamentali da correggere per facilitare la risposta alla terapia farmacologica antireflusso. Se fumatore, l'abitudine al fumo va interrotta.
La terapia farmacologica può essere integrata - se il medico che la segue lo ritiene opportuno - da farmaci procinetici.
Le allego per completezza il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html
Cordiali saluti.
l'aumento della tensione addominale causato dalla stitichezza rientra tra i fattori comportamentali da correggere per facilitare la risposta alla terapia farmacologica antireflusso. Se fumatore, l'abitudine al fumo va interrotta.
La terapia farmacologica può essere integrata - se il medico che la segue lo ritiene opportuno - da farmaci procinetici.
Le allego per completezza il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Bisognerebbe, parlandone con il suo medico, modificare la dose del farmaco. Inoltre, da tenere in considerazione l'alimentazione e lo stile di vita (fumo, ecc.). Nel casoo i disturbi dovessero persistere potrebbe essere utile uno studio funzionale con una pH-manoimpedenziometria esofagea per valutare presenza, entità, estensione e qualità del reflusso:
Le allego due link di utilità
Alimentazione e reflusso:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Cordiali saluti
Le allego due link di utilità
Alimentazione e reflusso:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Cordiali saluti
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 28/11/2011.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
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