Mal di stomaco persistente, perdita di peso, sospetta pancreatite
Gent.li dottori vi scrivo per chiedere un consulto riguardo la patologia che affligge da più di cinque mesi mia madre. Premetto che mia madre è un soggetto affetto da diabete di tipo due e che da oltre dieci anni assume regolarmente la glipizide e da tre anni la metformina. A metà di maggio di quest'anno è stata ricoverata d'urgenza in ospedale perchè aveva perso i sensi dal dolore che soffriva alla bocca dello stomaco, dalle analisi si evinceva un'alterazione del livello degli enzimi pancreatici (lipasi e amilasi) e null'altro perchè l'ecografia addominale non aveva rilevato alcunchè a causa anche del gas che impediva di indagare la zona pancreatica. Mia madre è stata dimessa il giorno stesso dopo aver effettuato la flebo di antidolorifici e gli è stato detto di effettuare il ricontrollo degli enzimi pancreatici dopo 2 giorni e l'eco. Gli esami del sangue dopo 48 ore dalla crisi hanno rilevato gli enzimi pancreatici ancora mossi ma che stavano rientrando nella norma e l'eco non ha evidenziato nulla (tipo calcoli alla cistifellia). Mia madre ha continuato a soffrire di attacchi di mal di stomaco localizzati nella zona proprio sotto il diaframma e di conseguenza ha cambiato regime alimentare e il suo medico di base gli ha consigliato di effettuare una cura con omeprazolo e antiacidi, ma il dolore non è cessato. Quindi dopo due mesi di tentavi vani si è proceduto con l'effettuare la gastroscopia, l'esame non ha rilevato nulla di preoccupante se non delle piccole lesioni localizzate al duodeno ma non ulcere. Per questo motivo mia madre ha continuato la cura con l'omeoprazolo per circa ancora un mese senza ottenere alcun risultato, anzi vista la sua inappetenza e la necessità di proseguire con una dieta "sana" (cibi bolliti...) ha perso dieci chili, abbiamo deciso così di consultare un chirurgo intestinale che ci ha suggerito di effettuare una TAC addome completa con e senza mezzo di contrasto. Prima di effetuare la TAC mia madre si è sottoposta alle analisi del sangue di routine e in più si è effettuata la ricerca dell'Helicobacter. Il risultato delle analisi ha dato esito positivo per l'anticorpi dell'Helicobacter e tutti i valori nella norma tranne il fibrinogeno a 500.
La TAC ha rivelato la presenza di una cisti a pareti sottili di 15 mm in posizione retroperitoneale latermente al muscolo psoas. Abbiamo portato l'esito della TAC a due dottori mentre uno propendeva a continuare le indagini con una risonanza magnetica l'altro ha propeso per effetuare la cura dell'Helicobacter senza indagare ulteriormente. La mia domanda è questa devo forzare mia madre a effettuare la risonanza visto che il solo helicobacter a mio giudizio non può spiegare il suo stato o farle effettuare la cura antibiotica e vedere cosa succede? La mia angoscia è che la TAC da sola a volte non è in grado di evidenziare problematiche in zone anguste proprio come quelle retroperitoneali e che quindi un eccesso di scrupolo possa essere utile a capire la causa delle sue sofferenze.
La TAC ha rivelato la presenza di una cisti a pareti sottili di 15 mm in posizione retroperitoneale latermente al muscolo psoas. Abbiamo portato l'esito della TAC a due dottori mentre uno propendeva a continuare le indagini con una risonanza magnetica l'altro ha propeso per effetuare la cura dell'Helicobacter senza indagare ulteriormente. La mia domanda è questa devo forzare mia madre a effettuare la risonanza visto che il solo helicobacter a mio giudizio non può spiegare il suo stato o farle effettuare la cura antibiotica e vedere cosa succede? La mia angoscia è che la TAC da sola a volte non è in grado di evidenziare problematiche in zone anguste proprio come quelle retroperitoneali e che quindi un eccesso di scrupolo possa essere utile a capire la causa delle sue sofferenze.
[#1]
Se ho ben compreso sua madre ha avuto un episodio di pancreatite acuta a causa sconosciuta, probabilmente non biliare. In questa situazione, relativamente frequente, possono essere responsabili altre cause (alcolici, farmaci, altro) oppure in un certo numero di casi la causa puo' restare sconosciuta.Probabilmente è corretto approfondire considerato anche il calo di peso con una colangiorisonanza e uno studio mirato delle vie biliari. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Credo sia assolutamente necessario approfondire con la risonanza magnetica che è un'indagine che può completare lo studio pancreatico e peripancreatico. La questione dell'Helicobacter è del tutto irrilevante nel quadro clinico di sua madre.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10k visite dal 19/11/2011.
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