Gli sono venuti un sacco
Buonasera, mio padre ha appena compiuto 50 anni e dall'inizio di settembre è affetto da ernia iatale con reflusso gastrico, all'inizio presentava la gola gonfia poi con del cortisone è andata a posto, non riusciva a dormire bene ma ora va meglio e ha fatto tutte le visite possibili (gastroscopia, esami del sangue, radiografia ai polmoni, elettrocardiogramma sotto sforzo, esame del sonno) ma nessuno è giunto ad una diagnosi perchè oltre all'ernia iatale e reflusso ha problemi non respiratori ma di fiato corto che non dipendono da circostanze sotto sforzo e poi sente le gambe stanche (questo da un mesetto, è stato sottoposto ad esami sul sistema nervoso ma è risultato tutto a posto, gli esami del sangue che continua a fare sono sempre perfetti) ma solo in certi momenti e non sempre quando fa sforzi, in più da un paio di giorni gli si è gonfiato il dito indice, si parla di reumatisma e sta prendendo anti dolorifici... nessun medico riesce a capire cos'abbia e in due mesi gli sono venuti un sacco di problemi apparentemente non legati tra loro. Qualcuno sa darmi una diagnosi o capire se questi problemi sono legati tra loro e come risolverli?
Grazie mille in anticipo.
Grazie mille in anticipo.
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Gentilissima,
credo sia difficile anche (e soprattutto) per noi, che diamo consigli a distanza e senza visitare il paziente, fare una diagnosi. Posso dire soltanto che l'ernia iatale e il reflusso non sono legati alle gambe stanche e al rigonfiamento del dito indice. Ci potrebbe essere sono un collegamento con la "gola gonfia" (sintomi extraesofagei del reflusso). Bisogna, con il suo medico o con una visita specialistica internistica, riuscire a comprendere i vari disturbi.
Un cordiale saluto
credo sia difficile anche (e soprattutto) per noi, che diamo consigli a distanza e senza visitare il paziente, fare una diagnosi. Posso dire soltanto che l'ernia iatale e il reflusso non sono legati alle gambe stanche e al rigonfiamento del dito indice. Ci potrebbe essere sono un collegamento con la "gola gonfia" (sintomi extraesofagei del reflusso). Bisogna, con il suo medico o con una visita specialistica internistica, riuscire a comprendere i vari disturbi.
Un cordiale saluto
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 27/10/2011.
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