Diverticolite e adenopatia

Gentilissimi Dottori,
Ho 32 anni, 171 cm, 67 kg, non fumo (ho fumato tra i 15 ed i 28 anni), no alcool, no antecedenti malattie digestive in famiglia, da 3 anni sono praticamente vegetariano.

Dopo alcuni mesi di dolori "fissi" al colon sigma, senza diarree e senza costipazione, un episodio di appendicite acuta in agosto (16000 leucociti, addome acuto, operata ed asportata d'urgenza) e poi a fine settembre e fino a pochissimi giorni fa, ottobre, forti dolori tipo "peso" sempre al colon sigma, episodio infiammatorio importante con febbre remittente su 7 giorni (due punte oltre 40°C con febbre settica), sanguinamento durante defecazione, leucociti 12200, proteina C reattiva 15 mg, formula leucocitaria con neutrofili a 85%, monociti 10%, linfociti 5%. Dopo consulto medico per eventuale ospitalizzazione, prima si è pensato ad una pielonefrite, per dolore localizzato posteriormente, ma ecografia compelta addome senza niente da segnalare e le urine sterili hanno fatto scartare l'ipotesi; poi si è fatta strada la diagnosi di diverticolite e si è scelta la cura antibiotica a domicilio con 3 g / die di amoxicillina ed è stata prescritta una TAC addomino-pelvica urgente che ha riscontrato:

"esito TAC: probabili formazioni diverticolari al colon sigma, difficili da confermare tenuto conto della scarsa espansione del sigma al momento dell'esame, il colon sigma appare completamente collassato (pareti afflosciate). No segni di fistole, infiltrazioni in parete, versamenti, perforazioni, asciti, peritoniti pregresse o in corso.
Formazione ipodensa in situatione pelvica laterale destra, in continuità apparente con una ansa del tenue contenente aria e a parete "digestiva", che puo' far pensare ad un bezoario (56 mm x 24 mm).
Presenza di piccola adenopatia al plesso celiaco, isolata, del diametro di 10 mm."

La radiologa ha decretato che anche se non si vedono chiaramente per lei "c'è pieno di diverticoli" letteralmente, che non è grave nonostante febbri avute nulla di è infiltrato e non ci sono danni visibili, ma che altri esami dovranno essere svolti ed una dieta appropriata andrà perseguita, nei prossimi giorni tornero dal mio medico che aveva già previsto una visita specialistica da un gastroeneterologo e ipotizzato una colonscopia a guarigione dell'infiammazione.
Vengo al punto: vorrei sapere secondo i gentili medici se è normale una malattia diverticolare di questo genere, se devo aspettarmi che ad una ricaduta io debba eventualmente essere operato con asportazione del tratto "diverticoloso", se l'adenopatia non possa essere collegata con l'infiammazione del sigma in corso, se il benzoario non sia collegabile a questo stato poco fausto del mio apparato digestivo e come potersene sbarazzare prima che causi altri danni... Sono molto handycappato dal malanno, ho dovuto rinunciare ad un lavoro, sono a casa senza stipendio da circa un mese, da mesi non ho potuto nemmeno dedicarmi a passeggiate o altre attivitià sportive per via del dolore, non so più che fare...
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74
Gentile utente,

superata la fase acuta bisogna definire il suo quadro di diverticolosi. Lo studio può essere effettuato con l'endoscopia con l'enventuale uso di strumenti di tipo pediatrico per poter superare possibili restringimenti importanti. Un altro accertamento, meno traumatizzante può essere la "colonscopia virtuale" (Colon-TAC) che ci da informazioni anche all'esterno del viscere. Le adenopatie possono essere messe in relazione al processo infiammatorio, mentre non è ancora chiara la formazione definita "bezoario". Dire quale possa essere l'evoluzione ed il trattamento definitivo non è ancora possibile. Tutto dipende da uno studio adeguato della situazione attuale e, se confermata la natura diverticolare, bisognerà osservare l'evoluzione: episodi ricorrenti di diverticolite dovranno sono di competenza chirurgica.

Mi ricontatti pure se ha ancora dei questiti.


Un cordiale saluto

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Ringrazio per la rapidità e chiedo: cosa intende gentilmente per strumenti di tipo "pediatrico"? L'adenopatia potrebbe essere la spia di una cronicizzazione a suo avviso? Il mio medico mi ha rimesso alla visita gastroenterologica per diete e simili, per ora oltre al trattamento prescritto dal medico con Amoxicillina, Simeticone + Alverina, Floroglucina e per tre giorni anche 20 mg/die di Prednisolone, ho autonomamente sopresso cibi con residui e scarti e sto privilegiando dieta liquida con apporto di alcune vitamine, un complesso di probiotici (4,5 g/die, 7 miliardi ripartiti in Lactobacillus rhamnosus, L. casei, L. acidophilus, Bifidobacterium longum, Bifidobacterium bifidum, Lactococcus lactis ssp lactis, Streptococcus thermophilus) e anche la tensione/pressione addominale, oltre al dolore, sembra stia svanendo... E' corretto il mio approccio di dieta? Come posso continuare (il calo di peso è ormai dell'ordine di 1,5 kg a settimana da inizio crisi diverticolare, sono quattro settimane di dolori e poi febbre settica, ma un calo importante considerato che non ho avuto diarree)?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74
Per stumenti pediatrici intendo colonscopi più sottili di quello tradizionale che consentono una migliore progressione nel colon in presenza di un restringimento diverticolare. L'adenopatia si risolverà con la risoluzione della fase infiammatoria. OK per la dieta che può iniziare ad intergrare (tralasciando ancora il latte, le verdure e alimenti meteorizzanti) non appena la sintomatologia regredisce. E' bene però che segua i consigli del gastroenterologo che ha la possibilità di visitarla e "toccare" il suo addome.


Saluti
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