Ernia iatale e attacchi di panico
dalla gastroscopia effettuata alcuni gioni fà,ho ricevuto il seguente esito:
ESOFAGO: SES a 18cm dall'ad;corpo esofageo regolare per calibro,con presenza di erosioni longitudinali di 2-3mm,non confluenti,disposte cranialmente alla giunzione squamocolonnare situata a 38 cm.incisura cardiale a 43cm
STOMACO:in retroversione si apprezza ernia iatale di circa 4,5 cm
DUODENO:normale
CONCLUSIONI:ernia iatale da scivolamento con esofagite da reflusso grado A
vorrei sapere di che cosa si tratta ,ed eventuale cura consigliata
E' da 2 anni che soffro di disturbi di attacchi di panico(forte tremore,sudorazione,tachicardia ecc)vorrei sapere se questi disturbi possono essere associati alla presenza dell'ernia iatale....
Vi ringrazio,aspetto vostra risposta
ESOFAGO: SES a 18cm dall'ad;corpo esofageo regolare per calibro,con presenza di erosioni longitudinali di 2-3mm,non confluenti,disposte cranialmente alla giunzione squamocolonnare situata a 38 cm.incisura cardiale a 43cm
STOMACO:in retroversione si apprezza ernia iatale di circa 4,5 cm
DUODENO:normale
CONCLUSIONI:ernia iatale da scivolamento con esofagite da reflusso grado A
vorrei sapere di che cosa si tratta ,ed eventuale cura consigliata
E' da 2 anni che soffro di disturbi di attacchi di panico(forte tremore,sudorazione,tachicardia ecc)vorrei sapere se questi disturbi possono essere associati alla presenza dell'ernia iatale....
Vi ringrazio,aspetto vostra risposta
[#1]
Dalla gastroscopia risulta che il paziente presenta un ernia iatale dascivolamento di discrete dimensioni con una esofagite di grado A (il più lieve).
L'ernia iatale consiste nello scivolamento di una parte più omenogrande dello stomaco al di sopra del diaframma.
Tale patologia è suscettibile di terapia medica perquanto attiene alla sintomatologia dell'eventuale reflusso acido, fermo restando che solo un intervento chirurgico,oggi eseguibile anche per via laparoscopica, cioè senza aprire l'addome, può riportare alla restitutio ad integrum.
per quanto attiene agli attacchi di panico bisogna ben dirimere tra patologia ansiosa di pertinenza neurologica, dalla sintomatologia riflessa come spina irritativa cardiaca dovuta eventualmente alla presenza di grosse ernie iatali.
Il paziente andrebbe megliostudiato sia dalpunto di vista neurologico che gastroenterologico.
L'ernia iatale consiste nello scivolamento di una parte più omenogrande dello stomaco al di sopra del diaframma.
Tale patologia è suscettibile di terapia medica perquanto attiene alla sintomatologia dell'eventuale reflusso acido, fermo restando che solo un intervento chirurgico,oggi eseguibile anche per via laparoscopica, cioè senza aprire l'addome, può riportare alla restitutio ad integrum.
per quanto attiene agli attacchi di panico bisogna ben dirimere tra patologia ansiosa di pertinenza neurologica, dalla sintomatologia riflessa come spina irritativa cardiaca dovuta eventualmente alla presenza di grosse ernie iatali.
Il paziente andrebbe megliostudiato sia dalpunto di vista neurologico che gastroenterologico.
Capece Giuseppe
[#2]
In aggiunta a quanto già detto dal Collega che mi ha preceduto, vorrei precisare che sarebbe indispensabile effettuare delle biopsie sulle lesioni esofagee per escludere un "Esofago di Barrett" ovevro un particolare tipo di lesione mucosa che interviene quando vi sono dei reflussi acidi prolungati. La terapia medica va comunque effettuata (farmaci che riducono la secrezione acida e che favoriscono lo svuotamento dello stomaco) unitamente ad alcune norme igieniche e stili di vita che riducano la possibilità del reflusso: abolizione del fumo, riduzione del peso corporeo se in eccesso, evitare bevande gassate, menta, cioccolato, coricarsi a letto solo dopo almeno 3 ore dai pasti ecc.
Se migliorando i sintomi esofagei dovessero migliorare anche gli attacchi di panico e lo stato ansioso... allora il problema sarebbe risolto, altrimenti sarà opportuno sentire anche il neurologo.
Cordiali saluti
Se migliorando i sintomi esofagei dovessero migliorare anche gli attacchi di panico e lo stato ansioso... allora il problema sarebbe risolto, altrimenti sarà opportuno sentire anche il neurologo.
Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
[#3]
Gentile Sig.re
concordo con tutto cio' che le stato suggerito dai colleghi che mi hanno proceduto e visto le le dimensioni dell'ernia e la esofagite che le determina nonche' la sua giovane eta'le consiglio il trattamento chirurgico che oggi viene attuata in laparoscopia ed e' in grado di risolvere definitivamente il sua problema.Cordiali saluti
concordo con tutto cio' che le stato suggerito dai colleghi che mi hanno proceduto e visto le le dimensioni dell'ernia e la esofagite che le determina nonche' la sua giovane eta'le consiglio il trattamento chirurgico che oggi viene attuata in laparoscopia ed e' in grado di risolvere definitivamente il sua problema.Cordiali saluti
Dr.Luigino Bellizzi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 27.5k visite dal 28/02/2005.
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