Vertigini, confusione mentale e stanchezza appena dopo mangiato
Salve, ho 30 anni e sono oramai quasi sei mesi che faccio analisi. Ho già scritto un consulto su questo stesso sito nella specialità: neurologia. La risposta del dottore, riguardo ai miei sintomi, è stata precisa e professionale ma ahimè da allora le cose non sono cambiate. A onor del vero non ho ancora assunto nessun tipo di psicofarmaco ma sto svolgendo solo una terapia psichiatrica quindi la buona riuscita dei miei sforzi è ancora solo all'inizio. Il punto è che non riesco ancora a stabilire se ciò che provo è frutto del mio stress o di una patologia fisica. Veniamo al dunque. Una delle poche analisi che non ho fatto è quella gastroenterologa perchè secondo il mio medico curante non ce ne sono i presupposti. Soffro di attacchi di panico e di stress emotivo ma non mi spiego come mai sintomi come queste due patologie mi vengono subito dopo mangiato o qualche volta anche mentre mangio. Il mio medico mi dice che mangio veloce e che mangio in apnea. Cosa vera, tant'è vero che spesso, ma non sempre, mangio un primo e un secondo con contorno in 6-7 minuti!!! Io invece non riesco a dare una spigazione valida a queste sorti di vertigini, tachicardia e stanchezza che solo se mi metto a riposo riesco a placare. La cosa mi succede anche a casa. Premetto che sono in peso forma, 1,76 per 74 kg, faccio attività fisica 3 volte a settimana e mangio con pochi grassi, pochissimi condimenti, molta frutta e verdura e non assumo nessun tipo di medicinale. Io do la colpa a qualche intolleranza, allergia alimentare o al nervo vago perchè, pur non avendo diarrea, vomito, bruciori o dolori di stomaco, ho letto che i miei sintomi possono ricundurre a tali sintomatologie. Non vorrei sottopormi ad una gastroscopia et simili solo perchè non riesco a "capire", piuttosto preferirei fare una prova di intolleranze alimentari. Voi cosa mi suggerite? Grazie anticipatamente. Cordiali saluti.
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Gentilissimo,
credo possa essere utile una visita gastroenterologica in modo da apprendere direttamente dallo specialista quanto lo stomaco possa essere responsabile della sintomatologia. Lo specialista inoltre valuterà la necessità di procedere alla ricerca di eventuale intolleranze (celiachia, lattosio, ecc.). Consideri pure quanto l'ansia possa agire sul nostro organismo come viene riportato nell'articolo seguente:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Un cordiale saluto
credo possa essere utile una visita gastroenterologica in modo da apprendere direttamente dallo specialista quanto lo stomaco possa essere responsabile della sintomatologia. Lo specialista inoltre valuterà la necessità di procedere alla ricerca di eventuale intolleranze (celiachia, lattosio, ecc.). Consideri pure quanto l'ansia possa agire sul nostro organismo come viene riportato nell'articolo seguente:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Un cordiale saluto
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 42.2k visite dal 10/10/2011.
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