Sindrome di Gilbert e sport
Salve,
scrivo perchè vorrei maggiori delucidazioni sulla sindrome di Gilbert e sulla sua incidenza sulle prestazioni sportive.
Premetto che sono altro 1.86 m, peso 83 kg, ho 21 anni, una corporatura normale, ho sempre praticato sport e sono affetto da Gilbert di tipo II.
Da circa 3 anni pratico sport (arti marziali) a livello agonistico. L'allenamento è distribuito su 4 giorni per un totale di 8-9 ore di pratica a settimana . Di queste, almeno 5 sono di preparazione atletica molto intensa.
Durante queste ore di allenamento però, mi sento sempre affaticato, spossato, con frequenti giramenti di testa e dolori addominali associabili ad un calo di zuccheri e, nonostante porti sempre con me una bottiglia di acqua zuccherata i problemi non scompaiono. Inoltre, spesso, non riesco a rendere fisicamente come i miei pari grado (per tempo di allenamento) o addirittura, talvolta, nemmeno come alcuni che si allenano da meno anni di me.
Ovviamente il calvario termina al terminare dell'allenamento ed il problema (se posso permettermi) non è associabile ad una incapacità muscolare di reggere lo sforzo, poiché, i muscoli, sul momento sono si indolenziti, ma recuperano la loro capacità in 1 massimo 2 giorni, segno della loro abitudine alla fatica.
Qindi io mi chiedo: questi sintomi sono associabili alla mia sindrome? Se si, quali sono le reali conseguenze della sindrome di Gilbert nella pratica sportiva agonistica? Esistono rischi particolari o eventuali soluzioni al problema?
Vi pongo queste domande perchè sia su internet, sia rivolgendomi al mio medico di base, non ho ottenuto particolari informazioni se non quelle di stare attento ad assumere determinati tipi di farmaci, di non bere alcolici o comunque, di non assumere sostanze che possano sovraccaricare il metabolismo epatico.
Aggiungo inoltre che faccio anche particolare attenzione alla mia dieta, sopratutto nei giorni di allenamento. Assumo carboidrati in abbondanza non oltre le 3 ore prima dell'allenamento e proteine, vitamine e sali minerali dopo.
Grazie della gentile attenzione.
scrivo perchè vorrei maggiori delucidazioni sulla sindrome di Gilbert e sulla sua incidenza sulle prestazioni sportive.
Premetto che sono altro 1.86 m, peso 83 kg, ho 21 anni, una corporatura normale, ho sempre praticato sport e sono affetto da Gilbert di tipo II.
Da circa 3 anni pratico sport (arti marziali) a livello agonistico. L'allenamento è distribuito su 4 giorni per un totale di 8-9 ore di pratica a settimana . Di queste, almeno 5 sono di preparazione atletica molto intensa.
Durante queste ore di allenamento però, mi sento sempre affaticato, spossato, con frequenti giramenti di testa e dolori addominali associabili ad un calo di zuccheri e, nonostante porti sempre con me una bottiglia di acqua zuccherata i problemi non scompaiono. Inoltre, spesso, non riesco a rendere fisicamente come i miei pari grado (per tempo di allenamento) o addirittura, talvolta, nemmeno come alcuni che si allenano da meno anni di me.
Ovviamente il calvario termina al terminare dell'allenamento ed il problema (se posso permettermi) non è associabile ad una incapacità muscolare di reggere lo sforzo, poiché, i muscoli, sul momento sono si indolenziti, ma recuperano la loro capacità in 1 massimo 2 giorni, segno della loro abitudine alla fatica.
Qindi io mi chiedo: questi sintomi sono associabili alla mia sindrome? Se si, quali sono le reali conseguenze della sindrome di Gilbert nella pratica sportiva agonistica? Esistono rischi particolari o eventuali soluzioni al problema?
Vi pongo queste domande perchè sia su internet, sia rivolgendomi al mio medico di base, non ho ottenuto particolari informazioni se non quelle di stare attento ad assumere determinati tipi di farmaci, di non bere alcolici o comunque, di non assumere sostanze che possano sovraccaricare il metabolismo epatico.
Aggiungo inoltre che faccio anche particolare attenzione alla mia dieta, sopratutto nei giorni di allenamento. Assumo carboidrati in abbondanza non oltre le 3 ore prima dell'allenamento e proteine, vitamine e sali minerali dopo.
Grazie della gentile attenzione.
[#1]
Gentile Utente, vedo dalla sua mail che è molto informato riguardo al problema.
Come quindi certo saprà la Sindrome di Gilbert non rappresenta una vera patologia.
Il problema è causato dalla incompleta eliminazione della bilirubina che il deficit dell'enzima (uridindifosfogluconil-Transferasi UDPGT-asi) deputato a renderla solubile non ne permette la completa escrezione.
In conseguenza di ciò la Bilirubina indiretta aumenta nel sangue.
Talvolta a questo si associa un incremento della secrezione insulinica con diminuzione della glicemia che si manifesta in seguito a stress, intensa attività fisica,malattie varie , provocando affaticamento muscolare,astenia,calo dell'umore ecc.
Non esistono cure specifiche( l'uso di barbiturici può provocare una diminuzione della bilirubina ,ma specie nelle forme lievi ,come si dice, la cura è peggio del male).
Le raccomandazioni generiche sono :
aumentare l'assunzione di carboidrati
attenzione all'uso di integratori proteici che richiedono un aumento di stress a carico della cellula epatica
non assumere farmaci senza il controllo medico (paracetamolo ecc.)
Soprattutto evitare l'ansia ricordando che non si tratta di una Malattia !!!
Cordiali saluti
Come quindi certo saprà la Sindrome di Gilbert non rappresenta una vera patologia.
Il problema è causato dalla incompleta eliminazione della bilirubina che il deficit dell'enzima (uridindifosfogluconil-Transferasi UDPGT-asi) deputato a renderla solubile non ne permette la completa escrezione.
In conseguenza di ciò la Bilirubina indiretta aumenta nel sangue.
Talvolta a questo si associa un incremento della secrezione insulinica con diminuzione della glicemia che si manifesta in seguito a stress, intensa attività fisica,malattie varie , provocando affaticamento muscolare,astenia,calo dell'umore ecc.
Non esistono cure specifiche( l'uso di barbiturici può provocare una diminuzione della bilirubina ,ma specie nelle forme lievi ,come si dice, la cura è peggio del male).
Le raccomandazioni generiche sono :
aumentare l'assunzione di carboidrati
attenzione all'uso di integratori proteici che richiedono un aumento di stress a carico della cellula epatica
non assumere farmaci senza il controllo medico (paracetamolo ecc.)
Soprattutto evitare l'ansia ricordando che non si tratta di una Malattia !!!
Cordiali saluti
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Utente
Gentile Dr. Rossi,
la ringrazio per la risposta immediata ai miei quesiti e aggiungo che la sindrome non e mai stata per me causa di apprensione o ansia. Volevo solo cercare di capire se era più o meno ricollegabile ai miei problemi fisici durante l'allenamento.
Infatti, nonostante in passato sia stato anche a visita da un epatologo, nessuno prima d'ora mi aveva mai spiegato che un aumento della bilirubina in circolo potesse determinare un rispettivo incermento dell'insulina libera e che quindi, logicamente, l'insulina sottraesse zuccheri utili al metabolismo muscolare.
Ora mi è tutto più chiaro.
Grazie ancora.
la ringrazio per la risposta immediata ai miei quesiti e aggiungo che la sindrome non e mai stata per me causa di apprensione o ansia. Volevo solo cercare di capire se era più o meno ricollegabile ai miei problemi fisici durante l'allenamento.
Infatti, nonostante in passato sia stato anche a visita da un epatologo, nessuno prima d'ora mi aveva mai spiegato che un aumento della bilirubina in circolo potesse determinare un rispettivo incermento dell'insulina libera e che quindi, logicamente, l'insulina sottraesse zuccheri utili al metabolismo muscolare.
Ora mi è tutto più chiaro.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 27.3k visite dal 02/10/2011.
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