Incontinenza cardiale

Soffro di incontinenza cardiale e esofagite, la cura con nexium 40mg e peridon mi ha tolto i bruciori,però soffro di nausea soprattutto in auto, lievi rigurgiti e faccio aria.Preciso che seguo una dieta attenta. Ci sono altri rimedi visto che il mio medico curante mi sconsiglia la chirurgia?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Sostanzialmente no: dieta e terapia adeguata sono le opzioni terapeutiche a disposizione per curare l' esofagite.In rari casi selezionati la chirurgia puo' essere indicata. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Stefano Arcieri Chirurgo generale, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 97 1
Gentile signore, per rispondere alla sua domanda in modo esaustivo, bisognerebbe quantificare il grado del suo reflusso. Sono necessari altri esami:
Rx digerente in trendelemburg;
Esofagogastroduodenoscopia;
Ph Manometria esofagea.
Solo dopo questi esami il suo medico può sconsigliare una terapia o l'altra.
Cordialità.

Prof. Stefano ARCIERI
Università di Roma "Sapienza"
Policlinico Umberto I

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Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
sono assolutamente daccorso con il Collega Arcieri... Sconsigliare "a priori" una terapia non è serio e infatti immagino che il suo Curante lo abbia fatto dopo aver attentamente valutato il suo caso anche alla luce di esami diagnostici che avrà sicuramente provveduto a farle fare.
Qualora ciò non fosse avvenuto, è indispensabile valutare il "grado di gravità" della sua patologia, e per farlo sono indispensabili i tre esami che le sono stati citati prima, cioé la egds, la pHmanometria dell'esofago, la radiografia delle prime vie digerenti in Trendelenburg.
La terapia medica con PPI e procinetici è corretta, ma non cura l'incontinenza cardiale. Piuttosto, pur mantenendo il reflusso, fa si che questo sia "meno" acido. Bisognerebbe capire cosa succede alla sospensione della terapia, in quanto è impensabile per un uomo di 40 anni preventivare una terapia a vita. Infatti, sono ben noti gli effetti collaterali di una terapia a lungo termine con procinetici (soprattutto a carico della prolattina) e quelli degli inibitori di pompa protonica. A fronte di un tale rischio (cioé quello di fare una terapia a vita), perché escludere un intervento chirurgico che può essere risolutivo? Questo al giorno d'oggi viene eseguito per via laparoscopica, quindi con una invasività limitata. L'efficacia totale è pari al 70-75% circa (scomparsa totale dei sintomi), che va sommata ad un altro 15-20% circa di efficacia parziale (riduzione dei sintomi in modo significativo, ma necessità più o meno saltuaria della terapia). L'incidenza di complicanze è realmente bassa (ma non ci sono interventi chirurgici completamente senza rischio!!!).
Resto a sua disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
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Dr. Alfredo Giordano Colonproctologo, Chirurgo generale 22
forse il suo medico curante dovrebbe indicarle un buon chirurgo che si occupa della patologia e far decidere lui.
lei è di potenza. non lontano c'è chi fa al caso suo.
se vuole mi contatti al mio personale dottoregiordano@alice.it

alfredo giordano

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