Dolore esofago e/o trachea
Salve sono una ragazza di 24 anni, da un mesetto avverto dolori inusuali. E' iniziato tutto con un dolore anomalo sotto la lingua durato un paio di giorni. Poi ho cominciato ad avvertire un dolore alla gola, senza però poter individuare con esattezza il punto. All'inizio pensavo ad un classico mal di gola, poi mi sono resa conto che il dolore si localizzava più in basso e forse a livello dell'esofago. Questi dolori si acuiscono al risveglio, non al mattino, ma quando capita che dopo pranzo mi corico. Sento bruciore e ho difficoltà a deglutire e a parlare. Il dolore lo sento anche quando respiro. In questo periodo mi è capitato anche di dover parlare a lungo e anche in quel caso ho avuto fastidi. Il medico generale mi ha detto di aspettare per vedere se i sintomi spariscono, ma la situazione non migliora.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
I suoi dolori possono rappresentare l’inizio di una esofagite, rigurgito gastroesofageo, ed una tiroidite, considerando che ha presentato attacchi di panico ed ansia, probabilmente determinati da una produzione leggermente aumentata di ormoni tiroidei.
La ghiandola tiroidea va analizzata sia con gli esami per gli ormoni, che con gli anticorpi, ed una ecografia con ecocolordoppler.
Deve indagare anche la presenza dell’Helicobacter, ma è un batterio, anche lui molto birichino, che in certe determinate occasioni, diventa di difficile riscontro; infatti lui è un batterio a forma di bastoncino, sulla cui superficie ha diverse proteine, antigeni, che promuovono la risposta anticorpale, uno di questi, a produrre ureasi, su cui sono basati tutti gli esami che normalmente vengono eseguiti, breath test, anticorpi, feci, test durante la gastroscopia, successivi; ma in condizioni particolari, di vita, sua, si trasforma in cocco, perdendo la proteina ureasi; così cercano l'ureasi, e non è presente, cercano un bastoncino ed invece è un cocco; in questi casi, potrebbero verificarsi falsi negativi, il batterio è presente, ma non viene individuato. Importante è la determinazione delle altre proteine di superficie. Troppo spesso ho constatato esami basati sull’ureasi negativi, mentre il batterio era invece presente con Western Blot.
Una indagine precoce, può condurre ad una soluzione più facile.
Saluti Alberto Moschini
alberto.moschini@fastwebnet.it
moschinialberto@medicitalia.it
La ghiandola tiroidea va analizzata sia con gli esami per gli ormoni, che con gli anticorpi, ed una ecografia con ecocolordoppler.
Deve indagare anche la presenza dell’Helicobacter, ma è un batterio, anche lui molto birichino, che in certe determinate occasioni, diventa di difficile riscontro; infatti lui è un batterio a forma di bastoncino, sulla cui superficie ha diverse proteine, antigeni, che promuovono la risposta anticorpale, uno di questi, a produrre ureasi, su cui sono basati tutti gli esami che normalmente vengono eseguiti, breath test, anticorpi, feci, test durante la gastroscopia, successivi; ma in condizioni particolari, di vita, sua, si trasforma in cocco, perdendo la proteina ureasi; così cercano l'ureasi, e non è presente, cercano un bastoncino ed invece è un cocco; in questi casi, potrebbero verificarsi falsi negativi, il batterio è presente, ma non viene individuato. Importante è la determinazione delle altre proteine di superficie. Troppo spesso ho constatato esami basati sull’ureasi negativi, mentre il batterio era invece presente con Western Blot.
Una indagine precoce, può condurre ad una soluzione più facile.
Saluti Alberto Moschini
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