Disturbi gastrointestinali dopo cura gastrite
Buongiorno,ho 39 anni. Per circa un anno, a seguito di una persistente stipsi concomitante ad una infezione da citomegalovirus, dopo la defecazione ho avuto quasi costantemente perdite abbondanti di mucosa intestinale e stato emorroidario persistente, che mi hanno spinto a fare una colonscopia (esito negativo). Un giorno di fine febbraio u.s. ho sentito una certa nausea seguita da inappetenza persistente e, dopo qualche giorno, da bruciore allo stomaco durante la notte e piccoli dolori nella zona fegato duodeno.
Il mio medico curante ha diagnosticato una gastrite, peraltro confermata dall’esame endoscopico che ha rilevato altresì l’ernia iatale, delle ulcerazioni diffuse nel primo duodeno, il piloro atono e costantemente beante. Prima della gastroscopia avevo iniziato 15 giorni di cura con pantorc 40, in poco tempo avevo riacquistato l’appetito ed era anche diminuito notevolmente il flusso di muco intestinale dopo la defecazione.
Dopo la gastroscopia ho proseguito la cura con pantorc aggiungendo la somministrazione di motilex prima dei 3 pasti per 7 settimane. Allorché ho deciso di sospendere la somministrazione di motilex. Dopo 3-4 giorni dalla sospensione del farmaco ho cominciato ad avere nuovi problemi di dispepsia, nausea, inappetenza, alterazione della salivazione (gusto fortemente salato) e fenomeni di diarrea.
Dopo una settimana dalla sospensione ho ricomincito a prendere motilex ma senza risultati. Consultandomi con il mio medico curante abbiamo deciso di sostituire pantorc con lucen 40 e motilex con levobren e una serie di analisi per verificare lo stato emocromatico, la vitamina B12, il ferro, le transaminasi, il sangue occulto fecale. Gli esami erano tutti nella norma eccettuato la formula invertita di linfociti e neutrofili che non ho mai avuto regolare.
Ho deciso di fare un’ulteriore gastroscopia che ovviamente, a due mesi di distanza dalla prima, ha rivelato solamente la guarigione di gastrite e duodenite. Successivamente ho consultato uno specialista il quale mi ha confermato la cura con lucen e levobren da protrarre per un mese. La cura continuata mi ha tolto gli episodi di nausea e di cattiva salivazione, non mi ha restituito l’appetito. A fine cura lo specialista mi ha fatto smettere la cura con il Lucen, mi ha dimezzato quella con Levoben e mi ha consigliato un’ecografia addominale (il cui esito non ha portato risultati di rilievo). Dopo due giorni ero di nuovo da capo: nausea, difficoltà digestive, episodi di riflusso gastrico ed episodi di perdita di muco intestinale dopo la defecazione. Situazione che si è stabilizzata con nausee lontane dai pasti (dopo circa 4-5 ore) con salivazione alterata (bocca molto salata) e costante inappetenza.
Il gastroenterologo sostiene come psicosomatici i disturbi che sto vivendo tuttora, io ritengo di avere una vita tranquilla, priva di particolari stress o problemi personali/familiari. Può essere che il mio malessere parta dall'uso prolungato del procinetico come penso io?
Il mio medico curante ha diagnosticato una gastrite, peraltro confermata dall’esame endoscopico che ha rilevato altresì l’ernia iatale, delle ulcerazioni diffuse nel primo duodeno, il piloro atono e costantemente beante. Prima della gastroscopia avevo iniziato 15 giorni di cura con pantorc 40, in poco tempo avevo riacquistato l’appetito ed era anche diminuito notevolmente il flusso di muco intestinale dopo la defecazione.
Dopo la gastroscopia ho proseguito la cura con pantorc aggiungendo la somministrazione di motilex prima dei 3 pasti per 7 settimane. Allorché ho deciso di sospendere la somministrazione di motilex. Dopo 3-4 giorni dalla sospensione del farmaco ho cominciato ad avere nuovi problemi di dispepsia, nausea, inappetenza, alterazione della salivazione (gusto fortemente salato) e fenomeni di diarrea.
Dopo una settimana dalla sospensione ho ricomincito a prendere motilex ma senza risultati. Consultandomi con il mio medico curante abbiamo deciso di sostituire pantorc con lucen 40 e motilex con levobren e una serie di analisi per verificare lo stato emocromatico, la vitamina B12, il ferro, le transaminasi, il sangue occulto fecale. Gli esami erano tutti nella norma eccettuato la formula invertita di linfociti e neutrofili che non ho mai avuto regolare.
Ho deciso di fare un’ulteriore gastroscopia che ovviamente, a due mesi di distanza dalla prima, ha rivelato solamente la guarigione di gastrite e duodenite. Successivamente ho consultato uno specialista il quale mi ha confermato la cura con lucen e levobren da protrarre per un mese. La cura continuata mi ha tolto gli episodi di nausea e di cattiva salivazione, non mi ha restituito l’appetito. A fine cura lo specialista mi ha fatto smettere la cura con il Lucen, mi ha dimezzato quella con Levoben e mi ha consigliato un’ecografia addominale (il cui esito non ha portato risultati di rilievo). Dopo due giorni ero di nuovo da capo: nausea, difficoltà digestive, episodi di riflusso gastrico ed episodi di perdita di muco intestinale dopo la defecazione. Situazione che si è stabilizzata con nausee lontane dai pasti (dopo circa 4-5 ore) con salivazione alterata (bocca molto salata) e costante inappetenza.
Il gastroenterologo sostiene come psicosomatici i disturbi che sto vivendo tuttora, io ritengo di avere una vita tranquilla, priva di particolari stress o problemi personali/familiari. Può essere che il mio malessere parta dall'uso prolungato del procinetico come penso io?
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Se ha smesso l'IPP credo sia necessario rprenderlo, parlandene ovviamente con il suo medico.
Saluti
Saluti
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Egr. Dottore, la ringrazio per la risposta, in effetti da una settimana sto assumendo lansopranzolo per l'assunzione contemporanea di diclofenac dovuto ad un riacutizzarsi di una vecchia periartrite. Da quindici giorni sto assumendo anche degli enzimi (eupankreat) che mi hanno diminuito le nausee. Quel che non mi spiego e che nessun medico ha dato più di tanta importanza, è la causa dei sintomi che ho precedentemente raccontato, ovvero la sospensione del procinetico e la irreversibilità dei sintomi dopo la sua riassunzione. Prima dell'assunzione del procinetico, con il solo utilizzo del IPP, il mio stomaco si era ripreso bene e solo dopo la gastroscopia, su consiglio del gastroenterologo, ho cominciato a prendere il procinetico.
[#3]
A completamento Le aggiungo un mio articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/990-il-peso-sullo-stomaco-ossia-la-cattiva-digestione.html
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/990-il-peso-sullo-stomaco-ossia-la-cattiva-digestione.html
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.2k visite dal 22/08/2011.
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