Acidità, bruciore mattutino, dolore allo sterno

Salve.

Un paio di anni fa, ho iniziato a soffrire di problemi gastro-intestinali.
Tutto è iniziato quando dopo pranzo, cominciavo ad avvertire un forte dolore allo sterno. All'inizio non mi preoccupavo più di tanto, e pensavo fosse una sciocchezza, ma poi il fenomeno andava via via verificandosi sempre più spesso; a questo, si accompagnavano anche rigurgito, bruciore di stomaco, acidità e mal di gola.
Dopo aver riferito il problema al mio medico curante, lo stesso mi da una cura a base di pantoprazolo 40mg per un mese; durante tutto il periodo di cura sto bene, non avverto più nessun dolore ne rigurgito, ne acidità; una volta terminata la cura però, mi ritrovo al punto di partenza. Stessi sintomi e stessi fastidi; quindi inizio una nuova cura di un mese, con il medesimo farmaco, e con i medesimi risultati.

Allora, stanco di questa situazione, decido di prendere appuntamento per un esame EGDS, essendo ormai convinto della presenza di qualche problema di fondo.
Dall'esame, il mio stomaco risulta essere in perfetta salute, così come il duodeno, ed anche la presenza di helicobacter pylori è risultata negativa, quindi "sarei" perfettamente sano.

Dopo l'esame, continuo ad avere qualche piccolo fastidio, e decido di provare un comune antiacido da banco (ranitidina); già dalla prima assunzione praticamente tutti i sintomi sono scomparsi; niente bruciore, niente acidità, ed infatti potevo permettermi di nuovo qualche eccezione come un piatto di carne condito con aceto, o una birra, tanto per esagerare. Da qualche giorno però, sembro essere tornato indietro, e l'acidità è tornata a far capolino, specialmente di primo mattino. Sia che scelga di fare colazione o meno, a metà mattinata si presenta puntuale un bruciore assurdo, con conseguente rigurgito e una sgradevolissima sensazione di "fuoco" nell'esofago.

Non so davvero cosa fare, e spero che Voi dottori possiate darmi una mano a risolvere questo problema.

Vi ringrazio anticipatamente, certo della vostra disponibilità.
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Il reflusso gastroesofageo necessita di una terapia continuativa. Nel suo caso è evidente la necessità del farmaco. Legga il mio articolo sul tema per capire a fondo il problema:

http://www.benesserevillage.it/browse/for/Salute/Malattie/sintomi-di-reflusso-gastroesofageo-MjA1MA453


A dopo ....

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio Dottor Cosentino per la sua risposta.

Quindi, anche in assenza di qualsiasi patologia, e considerando il responso negativo dell'esame, dovrei continuare la terapia con quale farmaci?

Grazie.
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Se il pantoprazolo 40mg è stato efficace continui con tale farmaco per almeno 60 giorni, poi continui riducendo la dose a 20 mg.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Il pantoprazolo 40mg è stato relativamente efficace, siccome durante i trattamenti ho comunque cercato di evitare anche i cibi che prima mi causavano disturbi; poi, appena finita la cura, i sintomi si sono ripresentati.

Ho ottenuto invece benefici assumendo già la prima compressa solubile di ranitidina, e continuandola ad assumere nei momenti di bisogno (saltuariamente) fino a pochi giorni fa, quando il fastidio si è ripresentato.

Durante questo trattamento "occasionale" ho fatto anche delle piccole prove, mangiando cibi che prima dovevo assolutamente evitare (ormai anche un semplice piatto di pasta al pomodoro era un guaio), senza avere nessun problema. Ma da qualche giorno, come le ho detto, ho avuto un altro episodio di dolore allo sterno e questa acidità con rigurgito durante il mattino.

Cosa mi consiglia di fare a questo punto?
Grazie.
[#5]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Continuare con il farmaco che più le da efficacia. E' importante però fare degli aaccertamenti per valutare l'entità e qualità del reflusso:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html


Saluti
[#6]
Utente
Utente
Lei ritiene che sia davvero opportuno fare questo esame?

Per la terapia con i farmaci posso rivolgermi al comune medico di base?

Grazie.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Il mio parere è che lei soffra di reflusso gastroesofageo e necessita di terapia continuativa che deve essere prescritta dal suo medico. L'esame può essere utile in caso di disturbi che non rispondano alla terapia o qualora si volesse fare chiarezza sulla presenza, entità e qualità del reflusso.
[#8]
Utente
Utente
Considerando che il pantoprazolo in dosaggio da 40mg, è stato alquanto inefficace, quale potrebbe essere la terapia da adottare?

Grazie Dr. Cosentino.
[#9]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Le

i scrive: >> Dopo aver riferito il problema al mio medico curante, lo stesso mi da una cura a base di pantoprazolo 40mg per un mese; durante tutto il periodo di cura sto bene, non avverto più nessun dolore ne rigurgito, ne acidità; una volta terminata la cura però, mi ritrovo al punto di partenza...<<


Il problema è proprio questo: se smette e tornano i disturbi deve riprendere la terapia...
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