Lipasi altissima
Egregio dottore
scrivo per mio padre, che ha 74 anni. Tre anni fa, precisamente a giugno 2008, è stato operato per una neoplasia al colon retto con piccola metastasi al fegato. Dopo la rimozione chirurgica (di entrambe le lesioni) ha effettuato un ciclo di chemioterapia terminato nel dicembre 2008. Da allora sta eseguendo regolarmente controlli trimestrali con marker tumorali, tac, ecografie. Finora tutto sembrava procedere bene, anche se per precauzione il centro che lo ha in cura gli ha consigliato di continuare a tener il porter-a-cat per il quale esegue lavaggi mensili. Mio padre ha condotto fino ad ora una vita assoluamente normale continuando perfino a giocare a tennis.
Circa dieci giorni fa, improvvisamente ha iniziato ad accusare forti dolori alla pancia, con sintomi di nausea, inappetenza, stancheza e stitichezza. Da analisi del sangue e tac è stata riscontrata una pancreatite
amilasi:780 (valori di riferimeno <90)
lipasi: 170 ( valori di riferimento <60)
Ricoverato in ospedale è stato trattenuto per 4 giorni. Poi dimesso (dopo flebo)perchè i valori erano tornati normali. Quindi ci è stato detto che poteva essersi trattato di una intossicazione alimentare, ora passata.
Dopo tre giorni dalle dimissioni (in cui ha seguito scrupolosa alimentazione dietetica) ha di nuovo riaccusato dolori fortissimi
Eseguita altra analisi del sangue, i valori sono altissimi
amilasi: 788
lipasi: 3.510
Ieri è stato di nuovo ricoverato e stanno eseguendo degli accertamenti per capire le cause di questa precoce ricaduta.Qualcuno ipotizza calcoli biliari
Ora, premesso che mi fido molto dei medici e del centro che lo ha in cura (lo stesso dove ha eseguito la chemioterapia) non riesco comunque a placare la mia ansia dato che temo che questa pancreatite possa essere collegata alla malattia di tre anni fa
Per questo le chiedo se le due patologie (tumore al colon e fegato ) e pancreatite possano essere in qualche modo collegate. Può trattarsi di una metastasi al pancreas (al momento non rilevata in tac) che può determinare il mal funzionamento della ghiandola?
Inoltre vorrei sapere se è possibile che possano essere dei calcoli (anche questi non rilevati in tac né ecografia) a far sballare così i valori della lipasi e dell'amilasi? Che esami mi consiglia?
Infine vorrei sapere se la pancreatite ancora oggi è considerata una malattia molto grave o se sono state trovate cure efficaci che possono portare alla completa guarigione
La ringrazio anticipatamente per qualsiasi delucidazione voglia darmi
Cordiali saluti
scrivo per mio padre, che ha 74 anni. Tre anni fa, precisamente a giugno 2008, è stato operato per una neoplasia al colon retto con piccola metastasi al fegato. Dopo la rimozione chirurgica (di entrambe le lesioni) ha effettuato un ciclo di chemioterapia terminato nel dicembre 2008. Da allora sta eseguendo regolarmente controlli trimestrali con marker tumorali, tac, ecografie. Finora tutto sembrava procedere bene, anche se per precauzione il centro che lo ha in cura gli ha consigliato di continuare a tener il porter-a-cat per il quale esegue lavaggi mensili. Mio padre ha condotto fino ad ora una vita assoluamente normale continuando perfino a giocare a tennis.
Circa dieci giorni fa, improvvisamente ha iniziato ad accusare forti dolori alla pancia, con sintomi di nausea, inappetenza, stancheza e stitichezza. Da analisi del sangue e tac è stata riscontrata una pancreatite
amilasi:780 (valori di riferimeno <90)
lipasi: 170 ( valori di riferimento <60)
Ricoverato in ospedale è stato trattenuto per 4 giorni. Poi dimesso (dopo flebo)perchè i valori erano tornati normali. Quindi ci è stato detto che poteva essersi trattato di una intossicazione alimentare, ora passata.
Dopo tre giorni dalle dimissioni (in cui ha seguito scrupolosa alimentazione dietetica) ha di nuovo riaccusato dolori fortissimi
Eseguita altra analisi del sangue, i valori sono altissimi
amilasi: 788
lipasi: 3.510
Ieri è stato di nuovo ricoverato e stanno eseguendo degli accertamenti per capire le cause di questa precoce ricaduta.Qualcuno ipotizza calcoli biliari
Ora, premesso che mi fido molto dei medici e del centro che lo ha in cura (lo stesso dove ha eseguito la chemioterapia) non riesco comunque a placare la mia ansia dato che temo che questa pancreatite possa essere collegata alla malattia di tre anni fa
Per questo le chiedo se le due patologie (tumore al colon e fegato ) e pancreatite possano essere in qualche modo collegate. Può trattarsi di una metastasi al pancreas (al momento non rilevata in tac) che può determinare il mal funzionamento della ghiandola?
Inoltre vorrei sapere se è possibile che possano essere dei calcoli (anche questi non rilevati in tac né ecografia) a far sballare così i valori della lipasi e dell'amilasi? Che esami mi consiglia?
Infine vorrei sapere se la pancreatite ancora oggi è considerata una malattia molto grave o se sono state trovate cure efficaci che possono portare alla completa guarigione
La ringrazio anticipatamente per qualsiasi delucidazione voglia darmi
Cordiali saluti
[#1]
Gentile signora,
le cause di pancreatite acuta sono molte e tra queste va annoverato il pregresso intervento chirurgico addominale (indipendente dalla motivazione dell'intervento).
La prognosi è variabile da situazioni di gravità notevole a condizioni di maggiore tranquillità ed è stabilita dalle condizioni cliniche e da alcuni parametri di laboratorio (calcemia, leucocitosi, glicemia...). Da quel che riferisce sembra che la situazione sia adeguatamente controllata.
Per ora è necessario risolvere l'urgenza dell'episodio acuto, successivamente si potranno svolgere indagini adeguate a stabilire se vi sia relazione con la pregressa neoplasia.
Cordiali saluti.
le cause di pancreatite acuta sono molte e tra queste va annoverato il pregresso intervento chirurgico addominale (indipendente dalla motivazione dell'intervento).
La prognosi è variabile da situazioni di gravità notevole a condizioni di maggiore tranquillità ed è stabilita dalle condizioni cliniche e da alcuni parametri di laboratorio (calcemia, leucocitosi, glicemia...). Da quel che riferisce sembra che la situazione sia adeguatamente controllata.
Per ora è necessario risolvere l'urgenza dell'episodio acuto, successivamente si potranno svolgere indagini adeguate a stabilire se vi sia relazione con la pregressa neoplasia.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Gentile dottore
la ringrazio molto per la sua risposta
Attualmente mio padre è stato dimesso e sta seguendo una dieta molto restrittiva. Inoltre ogni tre giorni deve fare le analisi del sangue per controllare lipasi e amilasi. Al momento non è stata riscontrata alcuna causa evidente ma a breve verrà fatta una gastroscopia.
Grazie ancora per il suo supporto e le auguro buone vacanze
la ringrazio molto per la sua risposta
Attualmente mio padre è stato dimesso e sta seguendo una dieta molto restrittiva. Inoltre ogni tre giorni deve fare le analisi del sangue per controllare lipasi e amilasi. Al momento non è stata riscontrata alcuna causa evidente ma a breve verrà fatta una gastroscopia.
Grazie ancora per il suo supporto e le auguro buone vacanze
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 22k visite dal 20/07/2011.
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