Pancreatite cronica con calcolosi alla colecisti
Salve volevo chiedere lumi a qualche esperto circa questa patologia. Premesso che durante un ricovero per colica biliare, mi son stati riscontrati i calcoli alla colecisti di circa 8 mm. I colleghi mi hanno detto che e' una colecisti preferibilmente da togliere in via laparoscopica. Durante gli accertamenti attraverso l'ecoendoscopia mi e' stata riscontrata questa forma di pancreatite cronica. Il dotto di winsung e altre cose tutte a norma.(da premettere che non bevo alcolici) La domanda e': possa essere dipeso dalla calcolosi questa forma di pancreatite? Una volta asportata, e' possibile guarire dalla pancreatite oppure come la parola stessa dice rimane cronica? Leggevo su altri siti che chi e' affetto da questa patologia ha il rischio di mortalita' dopo sette anni. Risulta fondata questa cosa? In cosa si differenza principalmente la pancreatite cronica da quella acuta? Grazie in anticipo.
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La colcolosi sintomatica della colecisti deve essere trattata chirugicamente e la via laparoscopica è quella di elezione.
Ci può essere connessione fra calcolosi e pancreatire cronica.
Bisognerebbe sapere le caratteristiche ecoendoscopiche della sua pancreatite, ma mi sembra un "azzardo" dire che dopo 7 anni lei possa correre un rischio di cancro. Il cancro ha sempre una genesi mulifattoriale per cui pancreatite cronica non significa automaticamente rischio di cancro.
La pancreatite acuta può essere determinata da cause diverse (patologia biliare (calcoli); alcolica, mista, infettiva, traumatica, idiopatica, farmacologica) è può avere un decorso lieve, ma a volte è drammatico e, nella forma necrotico-emorragica, può essere mortale.
La pancretite cronica (sintomi: dolore, malassorbimento, ecc) può riconoscere le stesse cause della forma acuta.
Un cordiale saluto
Ci può essere connessione fra calcolosi e pancreatire cronica.
Bisognerebbe sapere le caratteristiche ecoendoscopiche della sua pancreatite, ma mi sembra un "azzardo" dire che dopo 7 anni lei possa correre un rischio di cancro. Il cancro ha sempre una genesi mulifattoriale per cui pancreatite cronica non significa automaticamente rischio di cancro.
La pancreatite acuta può essere determinata da cause diverse (patologia biliare (calcoli); alcolica, mista, infettiva, traumatica, idiopatica, farmacologica) è può avere un decorso lieve, ma a volte è drammatico e, nella forma necrotico-emorragica, può essere mortale.
La pancretite cronica (sintomi: dolore, malassorbimento, ecc) può riconoscere le stesse cause della forma acuta.
Un cordiale saluto
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
Grazie dottore prima di tutto per la risposta. Riferisco cio che scritto in maniera dettagliata nel referto di ecoendoscopia.
SI POSIZIONA LO STRUMENTO NEL SECONDO DUODENO E SI ESEGUE L'ESAME IN RETRAZIONE DELLO STRUMENTO. lA TESTA DEL PANCREAS APPARE DISOMOGENEA CON ALCUNI TRALCI FIBROTICI IPERECOGENI. IL DOTTO DI WIRSUNG CEFALICO E LA VBP SONO NORMALI. SI RITIRA LO STRUMENTO NEL CORPO GASTRICO, DAL QUALE SI VISUALIZZA IL CORPO E LA CODA DEL PANCREAS CON ASPETTO ECOGRAGICO SOVRAPPONIBILE A QUELLO DELLA TESTA. lA COLECISTI APPARE CON PARETI ISPESSITE E CON LA PRESENZA DI IMMAGINI IPERECOGENE RIFERIBILI A CALCOLI.
Conclusioni diagnostiche. PANCRATITE CRONICA. CALCOLOSI DELLA COLECISTI CON ISPESSIMENTO DELLE PARETI.
Esami sangue e urine sono tutte nella norma. Ecografie semplici iniziali parlano di un pancreas nella norma sia nella struttura che nella forma. Allora mi chiedo come mai l'ecografia dia un risultato e l'ecoendoscopia un altro? L acura che mi hanno prescritto per ora e': CREON 10000 U.I 2 PILLOLE AL GG X 2 MESI (pranzo cena) DEURSIL 1 PILLOLA AL GG X 2 MESI DOPO PRANZO, RANIDIL 2 PILLOLE AL GG MATTINO E SERA X 1 MESE. Mi chiedo: non sarebe meglio operare la colecisti e risolvere il problema pittosto che far sta cura per 2 mesi con tanto di dolori durante la notte? Io in questa situazione trovo un sacco di perplessita' e dubbi sull'operato dei colleghi.
SI POSIZIONA LO STRUMENTO NEL SECONDO DUODENO E SI ESEGUE L'ESAME IN RETRAZIONE DELLO STRUMENTO. lA TESTA DEL PANCREAS APPARE DISOMOGENEA CON ALCUNI TRALCI FIBROTICI IPERECOGENI. IL DOTTO DI WIRSUNG CEFALICO E LA VBP SONO NORMALI. SI RITIRA LO STRUMENTO NEL CORPO GASTRICO, DAL QUALE SI VISUALIZZA IL CORPO E LA CODA DEL PANCREAS CON ASPETTO ECOGRAGICO SOVRAPPONIBILE A QUELLO DELLA TESTA. lA COLECISTI APPARE CON PARETI ISPESSITE E CON LA PRESENZA DI IMMAGINI IPERECOGENE RIFERIBILI A CALCOLI.
Conclusioni diagnostiche. PANCRATITE CRONICA. CALCOLOSI DELLA COLECISTI CON ISPESSIMENTO DELLE PARETI.
Esami sangue e urine sono tutte nella norma. Ecografie semplici iniziali parlano di un pancreas nella norma sia nella struttura che nella forma. Allora mi chiedo come mai l'ecografia dia un risultato e l'ecoendoscopia un altro? L acura che mi hanno prescritto per ora e': CREON 10000 U.I 2 PILLOLE AL GG X 2 MESI (pranzo cena) DEURSIL 1 PILLOLA AL GG X 2 MESI DOPO PRANZO, RANIDIL 2 PILLOLE AL GG MATTINO E SERA X 1 MESE. Mi chiedo: non sarebe meglio operare la colecisti e risolvere il problema pittosto che far sta cura per 2 mesi con tanto di dolori durante la notte? Io in questa situazione trovo un sacco di perplessita' e dubbi sull'operato dei colleghi.
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Ribadisco il mio concetto iniziale dell'indicazione alla colecistectomia. A tale proposito può essere utile l'articolo del dott. Favara sull'argomento in questione.
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/117-i-calcoli-della-colecisti-e-la-colecistectomia-laparoscopica.html
Per la pancreatite si tranquillizzi in quanto trattasi di una situazione di lieve entità.
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/117-i-calcoli-della-colecisti-e-la-colecistectomia-laparoscopica.html
Per la pancreatite si tranquillizzi in quanto trattasi di una situazione di lieve entità.
Cordiali saluti
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A completamento di quanto detto che condivido, le ricordo che l' esame ecografico (ed endoecografico) è molto operatore dipendente e gravato, come tutte le metodiche, da falsi positivi e negativi. Nel suo caso, l' unico dato non confermato da precedenti accertamenti e non supportato da altri dati clinici (tranne il dolore notturno che riferisce che tuttavia potrebbe essere secondario alla colelitasi) potrebbe non essere confermato ad una eventuale rivalutazione.Resta corretta l' indicazione alla colecistectomia laparoscopica per la colelitasi sintomatica.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
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Utente
Grazie di cuore ad entrambi i medici per aver risposto e reso piu chiara l'idea di quello che mi e' successo e che dovro' affrontare.Io comunque ho una sindrome di Gilbert diagnosticata da piccolo, una sindrome da malassorbimento da lattosio, e una colite o meglio colon irritabile da circa 20 anni. Non so se tutto questo possa aver influito, una cosa e' certa e' che il calo di peso c'e' stato anche se di poco (CIRCA 2-3kg in un mese)la maggior parte pero' in ospedale dopo che mi hanno lasciato spesso a digiuno in 5 gg per vari accertamenti. La mia vera preoccupazione come si evince e' la pancreatite cronica e non l'intervento di colecistectomia.
Grazie di nuovo.
Grazie di nuovo.
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Utente
Un saluto al Dott. Consentino e Dott. Favara ai quali comunico che venerdi 22 luglio ho subito l'intervento di asportazione della colecisti con relativi calcoli (circa 10 pisellini) in via laparoscopica. Oggi sono stato dimesso ma sono uscito con una grande preoccupazione nonostante le rassicurazioni mediche. Praticamente venerdi mi hanno operato, dopo l'intervento ho cominciato ad espettorare catarro marrone (sono un ex fumatore e da 15 gg non fumo) con dolori atroci all'addome. Poi in seguito insieme al catarro, ho notato le striature di sangue commisto a muco e catarro, ieri idem ho espettorato 5-6 volte con lo stesso problema delle striature evidenti di sangue, e oggi pure continuo, senza catarro ma con muco e sangue. Parlando con i medici, mi dicevano che molto probabilm sia dipeso dall'intubazione durante l'intervento che puo' aver provocato una lesione interna che nel giro di 4-5 gg va via. Io sinceramente e come sempre sono diffidente e tendo a tener sotto controllo la situazione che mi agita e non poco. Secondo voi cosa posso fare? Loro in ospedale mi hanno fatto fare l'aereosol e mi hanno dato le pasticche orosolubili di Ialoclean. Pero nelle dimissioni mi hanno consigliato di continuare solo con le pasticche e niente areosol. Consigli vostri? Grazie
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Utente
Un saluto al Dott. Favara e dott.Cosentino. Ho assolutamente bisogno del vostro consiglio perche da quel famoso intervento di colecistectomia effettuato a luglio, me ne son successe di tutti i colori e non riesco a trovar pace. Uno dei problei principali e' la diarrea che mi fa vivere nel panico e non mi da tregua. Premesso che gia soffrivo di colonpatia funzionale. dall'intervento in poi, il problema si e' accentuato notevolmente. Ritorno in visita dal chirurgo che mi ha operato e mi prescrive il Questran 2 volte al di. Le feci si solidificano, la diarrea si calma pero' mi si risveglia un vecchio problema per le feci asciutte e dure e cioe la ragade anale che ho da svariato tempo. Sangue e dolore durante la defecazione mi riportano dopo 3 gg in ospedale per verificare la situazione.Un altro chirurgo non iesce a visitarmi perche' sosiene che ho un ipertono anale serrato. Mi prescrive supposte di Mesalazina per un mese e visita da effettuare dopo cura. Avverto il chirurgo che mi ha operato di colecistectomia che nel frattempo riesco a rintracciare e mi dice che la cura con mesalazina per la ragade e' sbagliata e non serve a nulla. Io ora sono nel panico e non so a chi dar retta. Secondo voi cosa devo fare? Continuare con le supposte di mesalazina oppure sospendere e seguire altra rotta? Grazie
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Utente
Grazie Dottor Favara. Aspettiamo e speriamo che qualche proctologo mi risponde in merito. Nel frattempo ho trovato questo link a proposito e parla appunto della mesalazina in pazienti affetti da ragade anale.
Grazie di cuore
http://www.italia-chirurgia.com/rivista/dettaglio_articolo.aspx?IDA=289&IDR=41
Grazie di cuore
http://www.italia-chirurgia.com/rivista/dettaglio_articolo.aspx?IDA=289&IDR=41
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Utente
Grazie Dottor Favara. Aspettiamo e speriamo che qualche proctologo mi risponde in merito. Nel frattempo ho trovato questo link a proposito e parla appunto della mesalazina in pazienti affetti da ragade anale.
Grazie di cuore
http://www.italia-chirurgia.com/rivista/dettaglio_articolo.aspx?IDA=289&IDR=41
Grazie di cuore
http://www.italia-chirurgia.com/rivista/dettaglio_articolo.aspx?IDA=289&IDR=41
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 7.9k visite dal 08/07/2011.
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