Sanguinamento anale
Salve, sono una ragazza di 20 anni, ormai da circa due anni, anche se vado regolarmente in bagno, sono sempre gonfia e spesso l'evacuazione non è normale, ultimamente si è formato un taglietto nella zona anale che è però un po più grande di ragadi che ho avuto in passato,cosa posso fare?
grazie mille
cordiali saluti
grazie mille
cordiali saluti
[#1]
Una visita gastroenterologica e proctologica per il problema anale.prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#6]
Tratto da un minforma:
La visita proctologica
Il momento centrale dell’ attività di una UCP è costituito dalla visita proctologica.
La visita proctologica prevede un colloquio dettagliato ed approfondito durante il quale lo specialista raccoglie l’anamnesi, i sintomi del paziente e tutti gli elementi ritenuti utili ai fini della diagnosi.
E’ anche possibile in questa fase compilare dei questionari mediante i quali ottenere punteggi e valutare obiettivamente alcune condizioni specifiche come ad esempio la stipsi e l’incontinenza fecale.
Successivamente si esegue l’esame obiettivo generale e l’esame anorettale.
Il paziente viene in genere fatto accomodare su un lettino, sul fianco sinistro con le gambe flesse verso l’addome - posizione di Sims - (figura 3), anche se può essere utilizzata la posizione ginecologica (figura 4) o genupettorale.
Si procede quindi con un esame visivo della cute perianale e dell’ano.
Segue quindi l’esplorazione rettale digitale eseguita mediante l’introduzione di un dito lubrificato nell’ano.
Durante questa fase il medico può chiedere al paziente di contrarre la muscolatura, di spingere oppure riferire particolari localizzazioni del dolore eventualmente presente.
In certi casi si procede quindi ad introduzione dell’anoscopio, strumento monouso di plastica, lubrificato, nell’ano in modo da visualizzare il canale anale e l’ampolla rettale.
Queste manovre possono essere un poco fastidiose ma sono assolutamente indolori e non vanno eseguite in circostanze particolari (immediato postoperatorio dopo alcuni interventi, presenza di ragade con ipertono sfinterico ad esempio).
In genere non è necessario eseguire preparazioni specifiche prima di una visita proctologica anche se a volte alcuni specialisti consigliano di eseguire un piccolo clistere a domicilio.
Al termine della visita infine lo specialista formula la diagnosi se possibile con le conseguenti indicazioni terapeutiche oppure suggerisce la necessità di eseguire accertamenti strumentali di varia natura quando indicati.
La visita proctologica
Il momento centrale dell’ attività di una UCP è costituito dalla visita proctologica.
La visita proctologica prevede un colloquio dettagliato ed approfondito durante il quale lo specialista raccoglie l’anamnesi, i sintomi del paziente e tutti gli elementi ritenuti utili ai fini della diagnosi.
E’ anche possibile in questa fase compilare dei questionari mediante i quali ottenere punteggi e valutare obiettivamente alcune condizioni specifiche come ad esempio la stipsi e l’incontinenza fecale.
Successivamente si esegue l’esame obiettivo generale e l’esame anorettale.
Il paziente viene in genere fatto accomodare su un lettino, sul fianco sinistro con le gambe flesse verso l’addome - posizione di Sims - (figura 3), anche se può essere utilizzata la posizione ginecologica (figura 4) o genupettorale.
Si procede quindi con un esame visivo della cute perianale e dell’ano.
Segue quindi l’esplorazione rettale digitale eseguita mediante l’introduzione di un dito lubrificato nell’ano.
Durante questa fase il medico può chiedere al paziente di contrarre la muscolatura, di spingere oppure riferire particolari localizzazioni del dolore eventualmente presente.
In certi casi si procede quindi ad introduzione dell’anoscopio, strumento monouso di plastica, lubrificato, nell’ano in modo da visualizzare il canale anale e l’ampolla rettale.
Queste manovre possono essere un poco fastidiose ma sono assolutamente indolori e non vanno eseguite in circostanze particolari (immediato postoperatorio dopo alcuni interventi, presenza di ragade con ipertono sfinterico ad esempio).
In genere non è necessario eseguire preparazioni specifiche prima di una visita proctologica anche se a volte alcuni specialisti consigliano di eseguire un piccolo clistere a domicilio.
Al termine della visita infine lo specialista formula la diagnosi se possibile con le conseguenti indicazioni terapeutiche oppure suggerisce la necessità di eseguire accertamenti strumentali di varia natura quando indicati.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 05/07/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.