Gastroscopia, ernia iatale
Gentili dottori, vengo a chiedervi una consulenza per mio padre (66 anni)
A mio padre è stata diagnosticata ormai molti anni fa un'ernia iatale che gli causava problemi di reflusso. ha effettuato negli ultimi 10 anni 2 gastroscopie di cui vi riporto il riferto:
2002: BIOPSIA: gastrite cronica interstiziale moderata attiva su lembo di mucosa antrale con ipotrofia/atrofia ghiandolare, plurifocale metaplsia intestinale e aggregati linfonodi, talora a struttura follicolare, nella lamina
propria. Dopo colorazione con Giemsa si identificano numerosi (+++) microorganismi di tipo Helicobacter pylori nel fil di muco superficiale.
2005: REFERTO ENDOSCOPICO: presenza di ernia iatale con segni di esofagite da reflusso. stomaco distensibile con pliche regolari ed iperemia antrale, bulbo duodenale e seconda porzione indenni. Eseguita biopsia per ricerca HP.
BIOPSIA (1 frammento in toto): lembo di mucosa gastrica antrale presentante flogosi cronica interstiziale lieve, lievemente attiva, con distrettuale metaplasia intestinale (35% circa della componente epiteliale. Negativa la
ricerca per microorganismi a tipo Helicobacter pylori nel film di muco superficiale dopo colorazione al Giemsa.
Nel tempo ha seguito la dieta consigliata dal medico, non è in sovrappeso, ha seguito i più classici consigli come per esempio inclinare il letto e più importante segue una cura a base di Antra alla quale risponde in modo soddisfacente al punto da non lamentare disturbi o sintomi del reflusso.
In questo periodo siamo già "concentrati" su un altro problema (di cui ho scritto nella sezione "urologia") e per cui mio padre verrà a breve ricoverato per controlli e un piccolo intervento.
Il consiglio che vorrei da voi è relativo alla necessità o meno di effettuare un'altra gastroscopia per verificare l'attuale situazione (dopo 6 anni dall'ultima). non vorrei mettere a mio padre (e neppure alla famiglia)ulteriori
pensieri e ansie, ma allo stesso tempo non vorrei che mancassimo utili e doverosi controlli perchè distratti da altre questioni mediche. Questi dubbi nascono sopratutto dalla confusione che ho maturato riguardo l'importanza di valutare la metaplasia intestinale di cui ho letto e capito tutto e il contrario di tutto.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e per i vostri preziosi consigli.
A mio padre è stata diagnosticata ormai molti anni fa un'ernia iatale che gli causava problemi di reflusso. ha effettuato negli ultimi 10 anni 2 gastroscopie di cui vi riporto il riferto:
2002: BIOPSIA: gastrite cronica interstiziale moderata attiva su lembo di mucosa antrale con ipotrofia/atrofia ghiandolare, plurifocale metaplsia intestinale e aggregati linfonodi, talora a struttura follicolare, nella lamina
propria. Dopo colorazione con Giemsa si identificano numerosi (+++) microorganismi di tipo Helicobacter pylori nel fil di muco superficiale.
2005: REFERTO ENDOSCOPICO: presenza di ernia iatale con segni di esofagite da reflusso. stomaco distensibile con pliche regolari ed iperemia antrale, bulbo duodenale e seconda porzione indenni. Eseguita biopsia per ricerca HP.
BIOPSIA (1 frammento in toto): lembo di mucosa gastrica antrale presentante flogosi cronica interstiziale lieve, lievemente attiva, con distrettuale metaplasia intestinale (35% circa della componente epiteliale. Negativa la
ricerca per microorganismi a tipo Helicobacter pylori nel film di muco superficiale dopo colorazione al Giemsa.
Nel tempo ha seguito la dieta consigliata dal medico, non è in sovrappeso, ha seguito i più classici consigli come per esempio inclinare il letto e più importante segue una cura a base di Antra alla quale risponde in modo soddisfacente al punto da non lamentare disturbi o sintomi del reflusso.
In questo periodo siamo già "concentrati" su un altro problema (di cui ho scritto nella sezione "urologia") e per cui mio padre verrà a breve ricoverato per controlli e un piccolo intervento.
Il consiglio che vorrei da voi è relativo alla necessità o meno di effettuare un'altra gastroscopia per verificare l'attuale situazione (dopo 6 anni dall'ultima). non vorrei mettere a mio padre (e neppure alla famiglia)ulteriori
pensieri e ansie, ma allo stesso tempo non vorrei che mancassimo utili e doverosi controlli perchè distratti da altre questioni mediche. Questi dubbi nascono sopratutto dalla confusione che ho maturato riguardo l'importanza di valutare la metaplasia intestinale di cui ho letto e capito tutto e il contrario di tutto.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e per i vostri preziosi consigli.
[#1]
Direi che non c'è stretta necessità di fare un controllo gastroscopico. La metaplasia, se presente in atro, rientra quasi nella norma ad una certa età. Andrebbe invece fatta la terapia per eradicare l'Helicobacter.
Un cordiale saluto.
Un cordiale saluto.
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentile Dott. Cosentino, la ringrazio per la volece e cortese risposta.
la terapia per l'HP era stata seguita e infatti nella seconda biopsia (quella del 2005) non risultava più la presenza di questi migroorganismi.
Grazie di nuovo per il tempo dedicato al mio quesito, la saluto cordialmente.
la terapia per l'HP era stata seguita e infatti nella seconda biopsia (quella del 2005) non risultava più la presenza di questi migroorganismi.
Grazie di nuovo per il tempo dedicato al mio quesito, la saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 03/07/2011.
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