Ppi uso lungo termine

Egregio Dottore,
affetta da MRGE, con esofagite e lesione ulcerativa lineare in sede cardiale, ho assunto Esopral (80 mg giornalieri per 2 mesi, 40 mg giornalieri per altri 2 mesi).
La successiva indagine ha evidenziato la scomparsa della lesione.
Comunque il medico ha prescritto l’uso del suddetto farmaco per altri 6 mesi (40 mg giornalieri) e, quindi, una terapia di mantenimento di 20 mg, a tempo indeterminato.
In passato, dal 2008, avevo usato abbastanza a lungo tale farmaco.
Ho appreso che, secondo vari studi recenti, l’uso prolungato di PPI aumenta il rischio di polmonite e di altre infezioni batteriche (da Clostridium difficile).
Per evitare tale rischio, è efficace assumere PPI più di rado (ad es., Esopral da 20 mg a giorni alterni?).
Ho 63 anni.
Sentiti ringraziamenti e cordiali saluti.
Paola
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signora,
lo studio (2009) che riguarda la relazione tra incremento del rischio di polmonite e terapia con PPI riguarda pazienti degenti in ospedale e dunque il rischio di infezione nosocomiale. Non vi è evidenza di rischio aumentato per i pazienti che assumono a lungo la terapia a domicilio.
L'assunzione del farmaco a giorni alterni non ha motivo.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.