Ernia iatale , reflusso

Gent.mo professore le elenco la mia situazione attuale:
dal 2007 a novembre ho avuto episodi di dolore toracico con sudorazione, aumento dei battiti, peso allo sterno e bruciori lungo l'esofago con entrate in P.S. dove hanno eseguito cardiogramma esami sangue e rx torace escludendo cause cardiache e consigliandomi di rivolgermi a gastroenterologo.
Fatta visita e gastroscopia con esito: ernia iatale da scivolamento con reflusso gastroesofageo ed esofagite cronica non erosiva cura ipp da 40 per 1 anno. I disturbi non passavano allora eseguite altre 2 gastro sempre sotto ipp con stesso esito ma miglioramento dell'esofagite. Eseguita manometria esofagea risultata nella norma. eseguita phmetria esofagea 24 ore sotto ipp con esito 7 episodi di reflusso significativi senza sintomi importanti. Eseguito anche test svuotamento gastrico esito svuotamento rallentata nelle 3 fasi. Durante la gastro misurato ph sotto ipp 2,42 (non è molto acido?. Persistendo i disturbi ho fatto iter cardiologico con ecocardio nel 2008 radice aorta 39 mm rifatto nel 2010 misura invariata, test da sforzo condotto fino a 200 watt con esito no artmie, no ischemie inducibili da sforzo, eseguita coronarografia esito coronarie indenni da stenosi. Ultimi esami del sangue col. tot. 249 hdl 80 il resto tutto perfetto, urine perfetto, pressione 110/75max80. Attualmente assuno cimbalta da 30 mg una al giorno e non prendo più ipp ma solo al bisogno. I disturbi vanno e vengono e isentendo dolore in mezzo alle scapole e al collo eseguita rmn cervicale esito protusione c5-c6-c7. fumo 10/12 sigarette al giorno da 20 anni adesso ne ho 43. Mi hanno detto che non devo preoccuparmi per il cuore perchè con l'iter fatto sono tranquilli che non ho nulla che tutto dipende dallo stomaco e principalmente dalle cervicale oltretutto ho anche il morso inverso di 3 classe mi hanno detto che anche lui incide. Il tutto aumentato dall'ansia di avere qualcosa che certo non aiuta in effetti valutando le cose da un punto di vista oggettivo è possibile che a 43 anni uno debba aver fatto tutti questi esami? perchè nonostante le rassicurazioni dei medici non riesco a convincermi che ho si qualcosa ma che non è poi così grave ma bisogna conviverci?. Ho molta fiducia in un suo parere riguardo il fatto che il cuore non centri e sia imputabile ad altro tipo lo stomaco e infatti non mi hanno ben spiegato come mai nonostante gli ipp il ph fosse 2,42 e come è possibile che 7 episodi di reflusso siano ben controllati dalla terapia che prendevo se in realtà ci sono? non dovrebbero esserci episodi se la terapia funziona? Mi scuso se mi sono dilungato ma questo fa parte dell'ansia.

grazie per l'attenzione e per il vostro servizio.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

la terapia medica ha la funzione, nel suo caso di rendere meno "aggressivi" nei confronti della mucosa esofagea i reflussi che lei per motivi anatomici ha. certamente una dieta nel senso un'attenzione a ad evitare quei cibi che gli episodi di reflusso ed anche le sane abitudini di evitare di coricarsi immediatamente dopo l'assunzione del cibo dovrebbero influenzare in modo riduttivo gli episodi di reflusso.

quindi tutta l'impostazione di terapia e "sane abitudini" servono a ridurre il numero dei reflussi, a ridurrne la loro permanenza nell'esofago e a rendere meno aggressivi i contenuti del reflusso nel senso qualitativo.

i risultati mi sembra siano evidenti visto che lei si stupisce del fatto dei 7 reflussi in assenza di sintomi.

condivido appieno le sue osservazioni ma come dice lei questa è una patologia cronica.

cordiali saluti e buona domenica

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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