Con diagnosi di colite ulcerosa da circa 8 anni

Gentile Dott. Scuotto,

sono un quarantenne con diagnosi di colite ulcerosa da circa 8 anni.
Gli ultimi sette non ho avuto grossi problemi con un mantenimento di Asacol
800 x 4.
Negli ultimi 8/9 mesi la malattia si è incarognita.
Prima ricaduta trattata con Deltacortene 37.5mg + 4 x Mesavancol + clismi
Asacol.
Dopo un mese remissione e inizio a scalare il Deltacortene, 5mg a settimana
fino alla sua completta sospensione.
Tempo 15 giorni c'è stata la riacutizzazione di sintomi, alchè colonscopia di
controllo. Risultato: pancolite.
Per cui si torna a Deltacortene 50mg + Mesavancol + clismi.

Attualmente meglio ma non bene.
Non più sangue ma ho come l'impressione che la malattia spinga vedendo qualche
piccola traccia di muco.
Il mio gastro comunque mi consiglia di cominciare a scalare il Deltacortene.
La mia paura è di diventare dipendente dal cortisone avendo dei conoscenti che
ne fanno uso da anni, per la stesssa patologia, e hanno tanti problemi per via
degli effetti collaterali.

La mia domanda è:
visto che Lei si occupa anche di medicina alternativa, SINCERAMENTE e
REALISTICAMENTE, esiste un protocollo o qualcosa da affiancare alla terapia
tradizione per evitare di diventare dipendente dal cortisone, visto che lo
prendo da solo qualche mese?

E comunque, che possa aiutarmi a mantenere la malattia in remissione.

Ringraziandola anticipatamente attendo la sua risposta al più presto

Cordiali saluti
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.1k 231
Gentile signore,
rispondo volentieri alla sua richiesta, ma mi permetto di precisare - senza alcun rimprovero, ma per chiarezza nei confronti degli altri utenti - che il servizio è offerto da tutta la collettività dei consulenti medicitalia e che una richiesta iniziale indirizzata nominalmente può correre il rischio di esser evasa con ritardo, poiché ciascuno di noi può avere intervalli ampi di tempo in cui non è connesso al sito.

Per quel che riguarda il suo quesito, è possibile integrare la terapia convenzionale con farmaci omeopatici, fitoterapici e/o agopuntura in relazione alle condizioni individuali del paziente per facilitare l'induzione e il mantenimento successivo dello stato di remissione della malattia.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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