Indicazioni terapia colite
Buongiorno, scrivo qui per avere dei consigli riguardo una terapia datami dal Gastroenterologo, che purtroppo in questi giorni non sono riuscita a contattare.
Nonostante i miei 25 anni di età, da circa 10 anni soffro di disturbi a livello gastrointestinale: reflusso gastroesofageo e biliare, gastrite(ancora in corso di indagine istologica per sospetta gastrite atrofica, nonostante HP negativo) per quanto riguarda lo stomaco, colite per quanto riguarda l'intestino. La mia tendenza è sempre stata verso il tipo con stipsi predominante, nonostante (molto rari) casi di diarrea. Di recente invece ho avuto due episodi di diarrea relativamente lunghi: il primo, a inizio aprile, è stato una gastroenterite dovuta un'intossicazione alimentare, risolta in un paio di settimane con rifaximina e fermenti lattici; il secondo invece è iniziato esattamente 15 giorni fa, con diarrea totalmente acquosa, non dolorosa, che è durata una settimana e mezza finché il mio specialista non mi ha prescritto nuovamente la rifaximina(2 compresse al mattino e 2 alla sera) senza specificare la durata della terapia. Il problema è esattamente questo, ho assunto l'antibiotico per due giorni e mezzo (insieme a lexil la sera, più terapia per lo stomaco con peridon e pantoprazolo 40), martedì sera, mercoledì e giovedì; poi ho iniziato con i fermenti 2 volte al giorno. Nonostante ciò continuo ad avere l'addome estremamente gonfio, il colon è perfettamente percepibile sia a destra che a sinistra, rigidissimo; non ho particolari dolori se non quando avverto la presenza di aria(mi aiuto con mylicongas quando necessario), solo la pesantezza dell'addome davvero molto gonfio, che oltre a crearmi disagio e malessere generale, peggiora la sintomatologia del reflusso.Insomma, nessun miglioramento, soltanto un aumento del gonfiore. Preciso che dall'interruzione della diarrea(al primo giorno di antibiotico), sono riuscita ad andare in bagno soltanto in media una volta ogni 2gg circa e con scarsi risultati. Seguo una dieta molto rigida, che tiene conto tanto di gastrite e reflusso quanto del colon irritabile: praticamente soltanto pasta in bianco, e a volte patate o zucchine lesse, il tutto in modeste quantità. Neanche a dirlo, sono chiaramente parecchio debilitata, cosa che purtroppo non giova alla mia carriera universitaria, ma nonostante ciò sono piuttosto serena e non sto affrontanto particolari stress, direi anzi che nonostante i malesseri fisici sto vivendo un bel periodo. Escludendo dieta e ansia dalle possibili cause del mancato miglioramento della colite, è possibile che la terapia antibiotica sia stata insufficiente? Ho sbagliato a sospenderla dopo due giorni? Sarebbe il caso di continuarla? E, ancora, dovrei comunque assumere la compressa di lexil prima di dormire oppure sarebbe meglio smetterla per il momento?
Mi scuso per la prolissità del mio consulto, ma ho tentato di fornire un quadro generale il più completo possibile. Ringrazio anticipatamente per la risposta!
Nonostante i miei 25 anni di età, da circa 10 anni soffro di disturbi a livello gastrointestinale: reflusso gastroesofageo e biliare, gastrite(ancora in corso di indagine istologica per sospetta gastrite atrofica, nonostante HP negativo) per quanto riguarda lo stomaco, colite per quanto riguarda l'intestino. La mia tendenza è sempre stata verso il tipo con stipsi predominante, nonostante (molto rari) casi di diarrea. Di recente invece ho avuto due episodi di diarrea relativamente lunghi: il primo, a inizio aprile, è stato una gastroenterite dovuta un'intossicazione alimentare, risolta in un paio di settimane con rifaximina e fermenti lattici; il secondo invece è iniziato esattamente 15 giorni fa, con diarrea totalmente acquosa, non dolorosa, che è durata una settimana e mezza finché il mio specialista non mi ha prescritto nuovamente la rifaximina(2 compresse al mattino e 2 alla sera) senza specificare la durata della terapia. Il problema è esattamente questo, ho assunto l'antibiotico per due giorni e mezzo (insieme a lexil la sera, più terapia per lo stomaco con peridon e pantoprazolo 40), martedì sera, mercoledì e giovedì; poi ho iniziato con i fermenti 2 volte al giorno. Nonostante ciò continuo ad avere l'addome estremamente gonfio, il colon è perfettamente percepibile sia a destra che a sinistra, rigidissimo; non ho particolari dolori se non quando avverto la presenza di aria(mi aiuto con mylicongas quando necessario), solo la pesantezza dell'addome davvero molto gonfio, che oltre a crearmi disagio e malessere generale, peggiora la sintomatologia del reflusso.Insomma, nessun miglioramento, soltanto un aumento del gonfiore. Preciso che dall'interruzione della diarrea(al primo giorno di antibiotico), sono riuscita ad andare in bagno soltanto in media una volta ogni 2gg circa e con scarsi risultati. Seguo una dieta molto rigida, che tiene conto tanto di gastrite e reflusso quanto del colon irritabile: praticamente soltanto pasta in bianco, e a volte patate o zucchine lesse, il tutto in modeste quantità. Neanche a dirlo, sono chiaramente parecchio debilitata, cosa che purtroppo non giova alla mia carriera universitaria, ma nonostante ciò sono piuttosto serena e non sto affrontanto particolari stress, direi anzi che nonostante i malesseri fisici sto vivendo un bel periodo. Escludendo dieta e ansia dalle possibili cause del mancato miglioramento della colite, è possibile che la terapia antibiotica sia stata insufficiente? Ho sbagliato a sospenderla dopo due giorni? Sarebbe il caso di continuarla? E, ancora, dovrei comunque assumere la compressa di lexil prima di dormire oppure sarebbe meglio smetterla per il momento?
Mi scuso per la prolissità del mio consulto, ma ho tentato di fornire un quadro generale il più completo possibile. Ringrazio anticipatamente per la risposta!
[#1]
Se qualcuno le ha prescritto un farmaco come il Lexil credo che sia perche' il suo stato psichico sta incidendo pesantemente sul funzionamento del colon; come del resto capita molto spesso in questo tipo di sindromi, soprattutto nelle giovani donne. Pero' non possiamo dirle se e quando puo' sospenderlo, perche' le prescrizioni mediche sono possibili soltanto a seguito di una visita diretta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, in realtà la domanda era riferita alla terapia antibiotica, se seguirla per due giorni è stato sufficiente o meno! Ad ogni modo, continuo a seguire la terapia ed attendo fiduciosa di vedere i primi risultati.
Vorrei comunque approfittare per domandare un chiarimento riguardo il risultato dell'esame istologico della biopsia eseguita durante la gastroscopia, di cui il referto:
"I frammenti bioptici sono caratterizzati da fatti congestizi, edema, necrosi superficiale, piccole soffusioni ematiche diapedetiche e infiltrazione flogistica prevalentemente linfoplasmacellulare.
Diagnosi: gastrite cronica erosiva"
Subito dopo la gastroscopia, il medico che l'ha eseguita mi ha detto che secondo lui probabilmente si trattava di gastrite cronica atrofica, ora però sono arrivati questi risultati e non mi è ben chiaro se confermano o escludono completamente la diagnosi che aveva supposto il medico. Sono due tipi di gastrite cronica differenti? Se sì, è possibile che dalla mia gastrite cronica erosiva si sviluppi una gastrite cronica atrofica?
Vorrei comunque approfittare per domandare un chiarimento riguardo il risultato dell'esame istologico della biopsia eseguita durante la gastroscopia, di cui il referto:
"I frammenti bioptici sono caratterizzati da fatti congestizi, edema, necrosi superficiale, piccole soffusioni ematiche diapedetiche e infiltrazione flogistica prevalentemente linfoplasmacellulare.
Diagnosi: gastrite cronica erosiva"
Subito dopo la gastroscopia, il medico che l'ha eseguita mi ha detto che secondo lui probabilmente si trattava di gastrite cronica atrofica, ora però sono arrivati questi risultati e non mi è ben chiaro se confermano o escludono completamente la diagnosi che aveva supposto il medico. Sono due tipi di gastrite cronica differenti? Se sì, è possibile che dalla mia gastrite cronica erosiva si sviluppi una gastrite cronica atrofica?
[#3]
Si', sono due diagnosi differenti: per dirla con parole semplici l'una (quella atrofica) e' consequenziale all'altra.
Per chiarire il discorso sulle prescrioni vorrei precisare che lei ci aveva scritto "è possibile che la terapia antibiotica sia stata insufficiente? Ho sbagliato a sospenderla dopo due giorni? Sarebbe il caso di continuarla? E, ancora, dovrei comunque assumere la compressa di lexil prima di dormire oppure sarebbe meglio smetterla per il momento?" e in merito appunto a tutte le suddette domande io le ho risposto che "le prescrizioni mediche sono possibili soltanto a seguito di una visita diretta".
Cordiali saluti
Per chiarire il discorso sulle prescrioni vorrei precisare che lei ci aveva scritto "è possibile che la terapia antibiotica sia stata insufficiente? Ho sbagliato a sospenderla dopo due giorni? Sarebbe il caso di continuarla? E, ancora, dovrei comunque assumere la compressa di lexil prima di dormire oppure sarebbe meglio smetterla per il momento?" e in merito appunto a tutte le suddette domande io le ho risposto che "le prescrizioni mediche sono possibili soltanto a seguito di una visita diretta".
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Eccomi di nuovo per un consulto, probabilmente nella categoria sbagliata perchè riguarda gli esami del sangue, ma in realtà vorrei sapere se questi valori sono dovuti ai miei problemi( colite e gastrite cronica erosiva, principalmente). I valori sono:
Neutrofili 30%
Eosinofili 3%
Basofili 0%
Linfociti 7%
Monociti 60%
L'emocromo:
G rossi 4.410.000
G bianchi 5.280
Piastrine 219.000
Hg: 13,8 g/100ml
Ematocrito: 37,9 %
Valore globulare 1,04
VCM 85,94 fl
CHCM 36,4 % (32-36 val normali)
Contenuto emoglobinico medio 0,86
La formula leucocitaria, per quel che ne so, risulta un pò sballata.... questi valori sono il risultato dello stato di infiammazione dello stomaco? E' possibile che ci sia altro da ricercare? Avverto soltanto stanchezza cronica, forti difficoltà di concentrazione e ultimamente ho sempre la pressione bassa (raramente sopra i 90/60).
Grazie!
Neutrofili 30%
Eosinofili 3%
Basofili 0%
Linfociti 7%
Monociti 60%
L'emocromo:
G rossi 4.410.000
G bianchi 5.280
Piastrine 219.000
Hg: 13,8 g/100ml
Ematocrito: 37,9 %
Valore globulare 1,04
VCM 85,94 fl
CHCM 36,4 % (32-36 val normali)
Contenuto emoglobinico medio 0,86
La formula leucocitaria, per quel che ne so, risulta un pò sballata.... questi valori sono il risultato dello stato di infiammazione dello stomaco? E' possibile che ci sia altro da ricercare? Avverto soltanto stanchezza cronica, forti difficoltà di concentrazione e ultimamente ho sempre la pressione bassa (raramente sopra i 90/60).
Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.9k visite dal 05/06/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.