Ernia iatale in laparoscopia

Salve, ho 39 anni, da circa quattro anni mi è stata diagnosticata un'ernia iatale con esofagite, ho già effettuato tre gastroscopie e una phmetria esofagea, nell'ultima gastroscopia risultava sempre l'ernia iatale mentre l'esofagite era regredita, la phmetria nelle 24 ore segnalava un solo episodio di reflusso e quindi nella norma.
Ho curato l'esofagite con esomeprazolo 40 mg, motilium e sucramal per quasi un anno, i sintomi erano dolori al petto, aritmie, crisi di diarrea con brividi di freddo in particolare dopo un'attività sportiva.
Adesso debbo dire stò molto meglio ma ho dovuto smettere di assumere latte e rinuciare ad una normale attività sportiva non agostica, giocavo a calcetto due volte a settimana.
Vorrei molto riprendere a giocare ... ma dopo ogni volta che faccio uno sforzo, anche una leggera corsa, mi sento lo stomaco gonfio, dolori a petto, brividi di freddo ecc.
a quel punto non mi rimane che assumere gaviscon.
Vorrei chiedere se a questo punto non mi rimane altro da fare se non l'intervento in laparoscopia per riuscire a tornare a correre senza problemi e quali sono le controindicazioni dell'intervento.

Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
L'intervento di per se non presenta particolari controidicazioni ma cio' che piu' conta a mio giudizio sono le indicazioni.Se, come dice, all' ultimo controllo l'ernia iatale NON e' associata ad esofagite e la ph metria delle 24 e' normale, l' indicazione non e' corretta, anche perche si tratta di un intervento da eseguire in anestesia generale, con possibili complicanze anche severe e non sempre efficace.I sintomi da lei riferiti inoltre non sono specifici e potrebbero dipendere da altro.Consiglierei quindi un eventuale approfondimento diagnostico.Non e' chiaro poi se attualmente sta assuemendo o meno l' esomeprazolo....Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Attivo dal 2004 al 2006
Ex utente
La ringrazio in anticipo per la risposta precedente. Attualmente non assumo esomeprazolo, ho effettuato anche tutta una serie di ricerche cardiologiche per eliminare possibili problemi cardiaci (holter 24 ore, ecocardigramma, scintigrafia miocardica sottosforzo ecc.) dai suddetti esami risulta tutto nella norma.
Ho dovuto smettere con l'esomeprazolo e le altre medicine anche per l'alto livello di transaminasi e il meterorismo nell'addome, solo dopo aver smesso con le medicine, il latte e i formaggi le transaminasi hanno cominciato a riscendere nella norma. L'unico problema è quando vado a correre, dopo lo sforzo arrivano queste maledette "crisi vagali" ..... il sospetto è che possano essere dovute al panico di risentirmi male aritmie ecc, anche se personalmente mi sembra troppo, ho sempre fatto sport anche a livello agonistico, adesso avrei paura di sentirmi male quando faccio sport .... non riesco a crederci molto sinceramente e quindi mi volevo informare sulla possibilità di effettuare l'operazione in laparoscopia e sulle sue controindicazioni.
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Prima di decidere su un eventuale intervento chirurgico, occorrerebbe sapere se questa ernia iatale è di dimensioni tali da causare i sintomi che riferisce. Potrebbe in effetti, se di dimensioni notevoli, verificarsi un transitorio prolasso del fondo gastrico durante lo sforzo. Occorre quindi una attenta valutazione anche radiologica dell'ernia. Durante la terapia con esomeprazolo riusciva a fare sport ?
Ha effettuato anche una manometria esofagea ?
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#4]
Attivo dal 2004 al 2006
Ex utente
Anche durante la terapia con esomeprazolo, dopo ogni volta che tentavo di fare sport, arrivavano le crisi descritte precedentemente: brividi di freddo, sudore, i battiti del cuore prima aumentavano e poi diminuivano improvvisamente, diarrea e debolezza che alcune volte durava anche un paio di giorni.
La cosa strana è che queste crisi non succedevano mai durante lo sforzo ma dopo a riposo, alcune volte dopo un'ora dallo sforzo altre volte il giorno dopo, tipo giocavo la sera mi sentivo male la mattina successiva.
Non ho effettuato la manometria esofagea, ho effettuato una lastra alla stomaco (con il bario credo !) che però non ha evidenziato nessuna ernia iatale (risultata poi nelle tre gastroscopie effettuate) solo un lento svuotamento dell'esofago per cui non è mai stata presa in considerazione dai dottori con la motivazione che forse non era stata fatta bene (???).
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte, potete dirmi dove rivolgermi a Roma per prendere informazioni su un'eventuale operazione in laparoscopia e sopratutto quali sono le "possibili complicanze anche severe ?"
perchè l'intervento potrebbe non essere efficace ?
Grazie per tutte le informazioni che vogliate fornirmi.
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
La diagnosi di ernia iatale non può essere fatta con precisione solo sulla base dell'esame endoscopico che, per le sue peculiarità, determina una situazione non fisiologica a livello dell'esofago. Occorre quindi una conferma radiologica eventualmente mediante uno "studio morfodinamico della deglutizione" che potrà effettuare in modo eccellente ad esempio presso l'Ospedale Nuovo Regina Margherita - Reparto Radiologia - a Roma.
Se non c'è una grossa ernia iatale, è da escludere l'ipotesi di un intervento chirurgico che risulterebbe quindi inutile. In caso di erniaiatale di grosse dimensioni, l'intervento potrà essere praticato in quasi tutti i centri chirurgici ospedalieri di Roma. E' bene comunque valutare attentamente i rsultati delle indagini primi di prendere decisioni terapeutiche che potrebbero risultare deludenti.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2004 al 2006
Ex utente
Salve dopo circa due anni riprovo a mandare una mail per avere di nuovo un'opinione on line.
Allora riprendo dall'ultima mail del dr. Mangiarotti:
ho effettuato lo studio morfodinamico della deglutizione presso l'ospedale Nuovo regina Margherita di Roma, questa volta è risultata una ernia iatale di medie dimensioni e mi è comunque stato sconsigliato l'intervento chirurgico viste le dimensioni dell'ernia.
Di conseguenza ho continuato cura prendendo "gaviscon advance" in particolare la sera prima di andare a dormire.
Le crisi vagali a distanza di due anni sono migliorate, non avverto più il dolore al petto, brividi di freddo con diarrea e palpitazioni.
Ora i sintomi che permangono sono : gonfiore di stomaco, addominale dolorante in particolare dopo mangiato subito sotto le costole sulla mia destra.
In particolare adesso c'è una cosa che mi preoccupa, sono cambiate le mie abitudini "personali" se posso utilizzare questo termine, prima andavo al "bagno" con regolarità un giorno si e uno no, adesso vado tutte le mattine, le feci non sono più solide come prima, anzi sono "morbide" e ho notato la presenza di una sostanza "giallognola".
Ho comunque dovuto smettere di fare sport "non agonistico"
in quanto ogni volta dopo lo sforzo il giorno dopo all'incirca avevo lo stomaco gonfio e non mi sentivo bene ... per cui gaviscon alla grande.
Concludo l'ernia iatale può provocare dei problemi cardiaci tipo extrasistole ? il dolore sotto le costole a destra dopo mangiato è normale per un'ernia iatale ?
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Gentile Utente,
ritengo che per una valutazione più esatta dei suoi attuali sintomi sia opportuna una visita specialistica gastroenterologica.
Distinti saluti
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