Gastrite cronica con reflusso continuo

Buongiorno, vorrei esporre brevemente un problema che attualmente mi impedisce di vivere la mia vita come vorrei: innanzitutto, preciso che ho seguito circa 6 mesi fa con conseguenze infauste una terapia antidepressiva con paroxetina 20mg e ansiolitici; già dopo una settimana sentivo che qualcosa non andava e il mio appetito si riduceva, ma lessi sul foglietto che inizialmente è prevedibile, allora proseguii fiducioso, ma dopo circa un mese di assunzione ero già calato di alcuni chili e mi sentivo sempre più stordito a livello psicofisico ( aggiungo che in quel periodo ero un fumatore, circa un pacchetto al giorno di sigarette leggere ) domandandomi se fosse "normale" o se fosse il segnale di qualcos' altro, ma io ero fiducioso nei farmaci, considerati dal mio medico " leggeri ed efficaci " e pertanto continuai ad assumerli... dopo due mesi una mattina mi alzai con un senso di nausea incredibile ed andai in bagno a rigettare un liquido verdastro dal vago odore di benzina, e subito dopo al wc defecai una melma verdastra dall' odore immondo tanto da costringermi a tirare l'acqua dopo due secondi. Per due settimane dopo questo episodio non riuscii a bere neanche l' acqua e andai al pronto soccorso per una flebo di sali minerali e di soluzione gastroresistente ( avevo un bruciore fortissimo ), ma successivamente grazie all' esomeprazolo riuscii pian piano a digerire quantità piccolissime di cibo ( pesavo 53 chili, partito dai 68 prima della terapia ) e nel giro di altri due mesi riuscii quasi a mangiare come una persona normale salvo un reflusso esagerato post pasto che mi faceva espellere con violenza acqua e cibo misto ad aria con continue eruttazioni molto faticose e un poco anche dolorose ( aggiungo che mi si era instaurato una sorta di sibilo costante alle orecchie che si acuiva fatalità dopo i pasti, e ancor di più se bevevo acqua ma mi sforzavo di considerarlo un postumo della gastrite e destinato a risolversi ), ma sostanzialmente secondo il gastroenterologo ero " nella norma ". Dove sta il problema dunque? Che adesso, a distanza di sei mesi, sebbene grazie all' esomeprazolo 20mg giornaliero riesca a mangiare normalmente, il "sibilo" alle orecchie non mi è passato e comincia a darmi parecchio fastidio ( prima della terapia non ce l'avevo ) e il reflusso rimane abbondante, anche se un poco inferiore rispetto a prima, ma ciò che rende intollerabile la mia condizione è il senso cronico di stanchezza e stordimento dopo i pasti e che si prolunga nella giornata accompagnato da una sinfonia di eruttazioni spasmiche e occasionali fuoriuscite di acqua e cibo dalla bocca. Gli esami tuttavia sono risultati regolari sia del sangue che la gastroscopia salvo una gastro-duodenite con leggero arrossamento delle pareti gastriche che non dovrebbe causare tutti questi problemi. Cosa posso fare dunque? Quali esami posso ancora fare? Oppure devo arrendermi e sperare che passi da sola? Sembra che io sia perfettamente sano ma non mi sento tale e mi sto deprimendo
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 217
Gentile signore,
la sostanziale normalità riferita del quadro endoscopico e delle analisi di laboratorio lasciano pensare alla sintomatologia d'esordio gastrointestinale come ad un episodio acuto autorisoltosi di natura tossinfettiva o di reazione avversa a farmaci.
La situazione gastrointestinale successiva sembra sostenuta dalla condizione di disagio psicologico, pertanto è opportuno consultare lo specialista psichiatra perché possa inquadrarla correttamente e, definita la diagnosi, possa prescrivere la terapia opportuna.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto