Mrge
Da 10 anni (dal 2000) soffro di bruciore di gola al risveglio al mattino con sanguinamento della faringe/laringe, resistente a varie cure con aerosol.
Nel 2009 per un anno avverto lieve pirosi e affanno in posizione orizzontale (la sera a letto). Nel 2010 esordisce la malattia, a seguito di un piegamento sulle ginocchia con relativa pressione sull'addome avverto un malessere con fame d'aria e cardiopalmo che si concluderà con ricovero ospedaliero.
A parte una certa aritmia i medici non trovano nulla così mi prescrivono un ansiolitico e il consiglio di farmi vedere da uno psichiatra. L'ansiolitico ha un discreto effetto ma sintomatico. Continua il malessere e dopo gastroscopia (risultato MRGE grado A) mi vengono prescritti inibitori di pompa (i più moderni), procinetici e antiacidi. Da li un miglioramento decisivo, anche il mal di gola e il sanguinamento "incurabili" sono svaniti.
La cura ha maggior effetto se associata a una dieta per MRGE.
Prendo da oltre un anno inibitori due volte al giorno e sto discretamente, se sospendo la cura si aggravano i sintomi come ansia, tensione nervosa, nausea, insonnia e improvvisi risvegli notturni con cardiopalmo e fame d'aria, di giorno sopportabili, di notte si amplificano molto.
Con la sospensione di IPP aumenta il bisogno di ansiolitici fino a 3 volte al giorno, invece se assumo IPP prendo l'ansiolitico solo al bisogno di media una volta a settimana.
Da segnalare che in qualche occasione che ho ingerito peperoncino la tensione nervosa è salita al punto da non poter più muovere le mandibole, l'antidoto efficace è stato l'ansiolitico preceduto da vomito autoprovocato.
Valutando il nuovo intervento di fundoplicatio con Esophyx, a Milano ho eseguito manometria: ipotonia dello SEI con motilità del corpo esofageo inefficace.
PH metria: reflussività acida patologica in clinostatismo, capacità di cleaning esofagea non efficace in clinostatismo.
Impedenzometria: reflussività impedenz. di tipo acido sup. alla norma.
Aumento estens. prossimale degli eventi del reflusso impedenzometrico.
Lieve aumento del tempo medio di transito del bolo in esofago.
Prima di arrivare a una diagnosi ben tre medici mi consigliarono di consultare uno psichiatra, cosa peraltro mai fatta in quanto ritengo di non averne bisogno e che il mio male risieda altrove.
Detto questo vorrei avere da voi la risposta a questi quesiti: è consueto o comunque possibile che un problema all'esofago/stomaco sfoci di riflesso in disturbi d'ansia, tensione nervosa e spasmi?
Avete informazioni aggiornate sul nuovo intervento con Esophyx e lo ritenete consigliabile?
Tale situazione può rivalersi sull'inasprimento della cervicale che dura ormai da 6 mesi?
Grazie in anticipo
Nel 2009 per un anno avverto lieve pirosi e affanno in posizione orizzontale (la sera a letto). Nel 2010 esordisce la malattia, a seguito di un piegamento sulle ginocchia con relativa pressione sull'addome avverto un malessere con fame d'aria e cardiopalmo che si concluderà con ricovero ospedaliero.
A parte una certa aritmia i medici non trovano nulla così mi prescrivono un ansiolitico e il consiglio di farmi vedere da uno psichiatra. L'ansiolitico ha un discreto effetto ma sintomatico. Continua il malessere e dopo gastroscopia (risultato MRGE grado A) mi vengono prescritti inibitori di pompa (i più moderni), procinetici e antiacidi. Da li un miglioramento decisivo, anche il mal di gola e il sanguinamento "incurabili" sono svaniti.
La cura ha maggior effetto se associata a una dieta per MRGE.
Prendo da oltre un anno inibitori due volte al giorno e sto discretamente, se sospendo la cura si aggravano i sintomi come ansia, tensione nervosa, nausea, insonnia e improvvisi risvegli notturni con cardiopalmo e fame d'aria, di giorno sopportabili, di notte si amplificano molto.
Con la sospensione di IPP aumenta il bisogno di ansiolitici fino a 3 volte al giorno, invece se assumo IPP prendo l'ansiolitico solo al bisogno di media una volta a settimana.
Da segnalare che in qualche occasione che ho ingerito peperoncino la tensione nervosa è salita al punto da non poter più muovere le mandibole, l'antidoto efficace è stato l'ansiolitico preceduto da vomito autoprovocato.
Valutando il nuovo intervento di fundoplicatio con Esophyx, a Milano ho eseguito manometria: ipotonia dello SEI con motilità del corpo esofageo inefficace.
PH metria: reflussività acida patologica in clinostatismo, capacità di cleaning esofagea non efficace in clinostatismo.
Impedenzometria: reflussività impedenz. di tipo acido sup. alla norma.
Aumento estens. prossimale degli eventi del reflusso impedenzometrico.
Lieve aumento del tempo medio di transito del bolo in esofago.
Prima di arrivare a una diagnosi ben tre medici mi consigliarono di consultare uno psichiatra, cosa peraltro mai fatta in quanto ritengo di non averne bisogno e che il mio male risieda altrove.
Detto questo vorrei avere da voi la risposta a questi quesiti: è consueto o comunque possibile che un problema all'esofago/stomaco sfoci di riflesso in disturbi d'ansia, tensione nervosa e spasmi?
Avete informazioni aggiornate sul nuovo intervento con Esophyx e lo ritenete consigliabile?
Tale situazione può rivalersi sull'inasprimento della cervicale che dura ormai da 6 mesi?
Grazie in anticipo
[#1]
La visita dallo psichiatra sarebbe utile e al momento non indicherei l'Esophyx in quanto tecnica dai risultati ancora controversi.
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
Grazie Dr. Cosentino,
valuterò il suo suggerimento.
Però sono abituato ad agire solo dopo essermi convinto, per questo le chiedo:
se gli inibitori di pompa hanno un effetto valutato anche del 90% sulla sintomatologia,
se una succulenta pepata di cozze mi manda in tilt,
se i sintomi si amplificano in clinostatismo e soprattutto se mi distendo prima della fine della digestione,
se la dieta gioca un ruolo importante, ad esempio la cioccolata di cui sarei ghiotto mi fa stare male,
in quale modo uno psichiatra potrebbe trattare il mio malessere?
Vorrei sottolineare che mentalmente sono sereno, soddisfatto e non sono depresso.
Grazie ancora.
Cordialmente
valuterò il suo suggerimento.
Però sono abituato ad agire solo dopo essermi convinto, per questo le chiedo:
se gli inibitori di pompa hanno un effetto valutato anche del 90% sulla sintomatologia,
se una succulenta pepata di cozze mi manda in tilt,
se i sintomi si amplificano in clinostatismo e soprattutto se mi distendo prima della fine della digestione,
se la dieta gioca un ruolo importante, ad esempio la cioccolata di cui sarei ghiotto mi fa stare male,
in quale modo uno psichiatra potrebbe trattare il mio malessere?
Vorrei sottolineare che mentalmente sono sereno, soddisfatto e non sono depresso.
Grazie ancora.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Intendo che tra IPP e PPI non ci sia differenza, giusto?
L'inibitore più efficace è l'Esomeprazolo e da oltre un anno lo assumo mattina e sera in comp. da 20 mg. uso anche Riopan. Qualche volta ho provato a sospendere e dopo una settimana ricominciavano i sintomi insopportabili. Poi per riprendermi e stabilizzarmi passava qualche mese.
Da segnalare che domperidone mi aumentava la tensione nervosa e sospesi presto.
L'impedenzometria ha evidenziato che il reflusso supera i 15 cm dallo sfintere infer.
A Milano mi hanno proposto l'Esophyx che se funzionasse avrei qualche possibilità di non assumere più farmaci, ma ho paura e sto aspettando di saperne di più. Invito chi ne ha esperienza, medici e operati, a postare info, perchè in rete si trova ben poco e siamo in tanti a sperare.
Grazie ancora
L'inibitore più efficace è l'Esomeprazolo e da oltre un anno lo assumo mattina e sera in comp. da 20 mg. uso anche Riopan. Qualche volta ho provato a sospendere e dopo una settimana ricominciavano i sintomi insopportabili. Poi per riprendermi e stabilizzarmi passava qualche mese.
Da segnalare che domperidone mi aumentava la tensione nervosa e sospesi presto.
L'impedenzometria ha evidenziato che il reflusso supera i 15 cm dallo sfintere infer.
A Milano mi hanno proposto l'Esophyx che se funzionasse avrei qualche possibilità di non assumere più farmaci, ma ho paura e sto aspettando di saperne di più. Invito chi ne ha esperienza, medici e operati, a postare info, perchè in rete si trova ben poco e siamo in tanti a sperare.
Grazie ancora
[#5]
Gentilissimo,
sono stato il primo in Italia (circa 10 anni orsono) ad utilizzare la terapia endoscopia per il reflusso(metodo Enterix) che ho subito abbandonato per l'inefficacia e le complicanze. Successivamente sono state introdotte altre metodiche, ma sempre puntualmente abbandonate. L'ultima metodica è l'Esophyx ma viene proposto solo nell'ambito di un protocollo sperimentale.
Nel suo caso si ritiene utile una terapia continuativa, ma se ha intolleranza dovrà passare alla terapia chirurgica, attualmente più sicura rispetto a quella endoscopica. Non è facile decidere ma ugualmente è consigliabile una terapia continuativa di 1-2 anni e poi ridurre.
Saluti
sono stato il primo in Italia (circa 10 anni orsono) ad utilizzare la terapia endoscopia per il reflusso(metodo Enterix) che ho subito abbandonato per l'inefficacia e le complicanze. Successivamente sono state introdotte altre metodiche, ma sempre puntualmente abbandonate. L'ultima metodica è l'Esophyx ma viene proposto solo nell'ambito di un protocollo sperimentale.
Nel suo caso si ritiene utile una terapia continuativa, ma se ha intolleranza dovrà passare alla terapia chirurgica, attualmente più sicura rispetto a quella endoscopica. Non è facile decidere ma ugualmente è consigliabile una terapia continuativa di 1-2 anni e poi ridurre.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.7k visite dal 10/05/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Insonnia
L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.