Epigastralgia
Gentile Dottore
Dopo avere effettuato una gastroscopia, il referto endoscopico rivela:
Esofago canalizzato e regolare.
Linea Z regolare, posta a 41 cm dagli incisivi.
Stomaco normale per conformazione e cinesi,privo di lesioni mucose in toto.
Lieve iperemia antrale.
Piloro regolare.
Bulbo e seconda porzione duodenale indenni.
Si eseguono biopsie antrali per ricerca H.P.
Diagnosi: Incompetenza cardiale;modesta iperemia antrale.
Terapia consigliata:Ciclo di terapia antisecretiva con pantoprazolo 40mg die.
La domanda è la seguente:i termini indicati nella diagnosi cosa significano,e cosa comporterebbe il fatto di riscontrare una eventuale presenza di H.P dopo la biopsia.La terapia indicata sarà risolutiva, oppure posso aspettarmi di avere altri episodi in futuro?
Può aiutare una dieta specifica?(il medico non mi ha detto nulla in proposito).
Grazie per i suggerimenti che vorrete darmi.
Dopo avere effettuato una gastroscopia, il referto endoscopico rivela:
Esofago canalizzato e regolare.
Linea Z regolare, posta a 41 cm dagli incisivi.
Stomaco normale per conformazione e cinesi,privo di lesioni mucose in toto.
Lieve iperemia antrale.
Piloro regolare.
Bulbo e seconda porzione duodenale indenni.
Si eseguono biopsie antrali per ricerca H.P.
Diagnosi: Incompetenza cardiale;modesta iperemia antrale.
Terapia consigliata:Ciclo di terapia antisecretiva con pantoprazolo 40mg die.
La domanda è la seguente:i termini indicati nella diagnosi cosa significano,e cosa comporterebbe il fatto di riscontrare una eventuale presenza di H.P dopo la biopsia.La terapia indicata sarà risolutiva, oppure posso aspettarmi di avere altri episodi in futuro?
Può aiutare una dieta specifica?(il medico non mi ha detto nulla in proposito).
Grazie per i suggerimenti che vorrete darmi.
[#1]
Gentile signore,
tutti gi esami strumentali (e la gastroscopia non fa certo eccezione) sono richiesti dal medico per orientarsi nel sospetto diagnostico che egli formula alla visita clinica e sulla scorta della sintomatologia riferita dal paziente.
Temo dunque che nessuno dei miei colleghi possa risponderle diversamente se non ci segnala il perché di qusta gastroscopia.
Cordiali saluti.
tutti gi esami strumentali (e la gastroscopia non fa certo eccezione) sono richiesti dal medico per orientarsi nel sospetto diagnostico che egli formula alla visita clinica e sulla scorta della sintomatologia riferita dal paziente.
Temo dunque che nessuno dei miei colleghi possa risponderle diversamente se non ci segnala il perché di qusta gastroscopia.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Ex utente
Gentile dottore
L'esame endoscopico è stato prescritto dal gastroenterologo al quale ho riferito di avere da circa un mese dolori addominali,senso di "pienezza gastrica", gonfiamento dell'addome.Questi sintomi non sono accompagnati ne da febbre, ne da diarree,tantomeno da nausee.
I dolori aumentano nella maggior parte dei casi in concomitanza con i pasti principali,ma stranamente non si manifestano durante la prima parte della mattinata, anche dopo colazione.
Grazie per la sollecita risposta
L'esame endoscopico è stato prescritto dal gastroenterologo al quale ho riferito di avere da circa un mese dolori addominali,senso di "pienezza gastrica", gonfiamento dell'addome.Questi sintomi non sono accompagnati ne da febbre, ne da diarree,tantomeno da nausee.
I dolori aumentano nella maggior parte dei casi in concomitanza con i pasti principali,ma stranamente non si manifestano durante la prima parte della mattinata, anche dopo colazione.
Grazie per la sollecita risposta
[#3]
Gentile signore,
la sintomatologia a lei avvertita, alla luce dell'esame endoscopico effettuato, non giustifica, a mio parere, una terapia con inibitori della secrezione acida, quanto piuttosto l'utilizzo di farmaci che agiscano sulla motilità (domperidone e similari). Dal punto di vista dietetico è più utile, nel suo caso, prestare attenzione alla regolarità della frequenza dei pasti e al tempo di consumazione di essi (non mangiare in fretta) che alla qualità dei singoli alimenti. Fatta salva ovviamente la regola aurea di evitare quello che le dovesse personalmente procurare disturbo.
Nel caso eventuale che la biopsia riveli la presenza di HP, si potrà decidere per una terapia combnata "eradicante" il batterio usando inibitori della secrezione acida e antibiotici.
Cordiali saluti.
la sintomatologia a lei avvertita, alla luce dell'esame endoscopico effettuato, non giustifica, a mio parere, una terapia con inibitori della secrezione acida, quanto piuttosto l'utilizzo di farmaci che agiscano sulla motilità (domperidone e similari). Dal punto di vista dietetico è più utile, nel suo caso, prestare attenzione alla regolarità della frequenza dei pasti e al tempo di consumazione di essi (non mangiare in fretta) che alla qualità dei singoli alimenti. Fatta salva ovviamente la regola aurea di evitare quello che le dovesse personalmente procurare disturbo.
Nel caso eventuale che la biopsia riveli la presenza di HP, si potrà decidere per una terapia combnata "eradicante" il batterio usando inibitori della secrezione acida e antibiotici.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.8k visite dal 11/11/2007.
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