Possibile intolleranza??

Salve,
sono una ragazza di 20 anni...Da dicembre 2010 ho iniziato a stare male di stomaco...si era pensato a una gastrite provocata da un antibiotico che stavo prendendo, così ho fatto la cura di Malox e Plasil per una settimana e sembrava che il problema fosse risolto, invece...sono stata di nuovo male e il medico mi ha fatto fare una cura con Lansox per 14 giorni, sembrava che mi stesse passando invece non ho risolto niente...mi sono rivolta a una gastroenterologa che mi ha prescritto Gastroloc e Gaviscon Advance per un mese, Gaviscon fin da subito mi ha dato problemi come farmaco e non sono riuscita a prenderlo...Gastroloc non mi ha dato benefici...
Mi sono rivolta ad un altro gastroenterologo che mi ha fatto fare il test per l'intolleranza al lattosio che è risultato negativo, analisi del sangue per la celiachia che è risultato negativo, analisi per la tiroide negativi...
mi ha dato per un mese il Levopraid e diciamoo che anche se non ho risolto il dolore si è calmato un pò...Quando sono riandata a visita e visitandomi mi ha detto che ho delle bolle di aria nello stomaco e che sono quelle che mi creano il dolore, così mi ha prescritto: Fermenti lattici, Sinaire forte da 300 e un ciclo di una settimana di Levopraid.
in questo mese mi ha detto che dovevo provare i vari alimenti per vedere cosa mi crea problemi e cosa riesco a managiare...e così è stato!
ho riscontrato problemi nel mangiare:
le patate (cotte in qualsiasi modo, in padella, fritte, al forno ecc...)
il pane;
la pizza;
la pasta non mi fa venire il dolore ma mi da un pò fastidio quando la mangio, è come se mi gonfia...
Lei cosa crede che sia? crede che si tratta di intolleranza a qualcosa? celiachia anche se ho fatto le analisi?
per favore mi risponda, io sto male da quasi 5 mesi, questa cosa sta diventando un tormento, la mia non è più una vita normale, sto sempre male e mi sta venendo la paura di managiare perchè è proprio dal cibo che si scatena il dolore...
Mi da la sua opinione per favore??
scusi la lunghezza della mia domanda...
saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signora,
è probabile che a seguito dell'episodio acuto di dicembre (nel quale la terapia antibiotica potrebbe aver determinato uno squilibrio della flora batterica intestinale), sia residuato un disturbo della motilità intestinale, che si è prolungato nel tempo.
Il fatto che alcuni alimenti determinino o accentuino il disturbo è, per solito, una condizione temporanea che - dopo la sospensione per alcune settimane degli alimenti riconosciuti responsabili - può consentire la reintroduzione graduale.

Nei disturbi della motilità la terapia farmacologica (tensioattivi, procinetici) ha un ruolo coadiuvante: il ruolo principale è dato dall'impostazione di una rieducazione funzionale alimentare che limiti l'ingestione involontaria di aria. In pratica: evitare la frettolosità nel consumare i pasti, evitare periodi prolungati di digiuno tra un pasto e l'altro, evitare l'assunzione di bevande gasate e/o con schiuma, masticare adeguatamente,non fumare.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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