Reflusso gastro esofageo ed esofago di barrett
Salve.
Espongo il mio assillante problema:
sono un ragazzo di 27 anni, normopeso; nel 2005 (ad appena 22 anni) dopo numerosi e fastidiosi sintomi (difficoltà a deglutire e respirare, senso di nausea costante, rigurgito di acido e di pezzi di cibo parzialmente digerito, alitosi, pirosi, malessere generale, faringite, dolori al petto, nodo in gola, risvegli improvvisi, frequenti extrasistole, ecc) mi sono sottoposto a visita dal gastroenterologo con annessa egds che ha confermato la presenza di lesioni lineari al terzo inferiore estesi per circa 5 mm su mucosa congesta e cardias incontinente; diagnosi: reflusso ed esofagite. Da allora ho assunto pantoprazolo da 40 mg ogni mattino, più levopraid prima di ogni pasto e Gaviscon dopo i pasti ed ogni volta che avevo sintomi, oltre ovviamente a cambiare dieta e stile di vita. Nonostante tutto, oltre a non aver risolto il problema, a distanza di anni l'ennesima egds, esattamente dell'ottobre 2010, indica la presenza di ernia iatale (da scivolamento) di medie dimensioni, con cardias incontinente e due lingule di mucosa gastrica risalita, che le successive analisi dei prelievi bioptici hanno confermato come mucosa di Barrett.
L'Urea breath test, invece, è totalmente negativo.
La ph-metria nelle 23 ore ha indicato 109 reflussi acidi con ph inferiore a 4, della durata media di 8 secondi, valore medio del ph 3,70, nessun reflusso alcalico, quadro compatibile al 90% con l'indice dei sintomi (premetto che avevo sospeso l'assunzione di IPP da soli 3 giorni e già stavo parecchio male).
Da allora, ovvero per ben 6 mesi, sono stato costretto ad assumere pantoprazolo 40 mg a colazione e a cena (doppia somministrazione giornaliera), più levopraid e gaviscon come sopra. Il problema è che complessivamente ho avuto un appena percettibile miglioramento della sintomatologia, ma mi è rimasta una faringite cronica, rigurgiti frequenti con impossibilità di fare sport, spesso ho nausea o senso di oppressione al petto e alla gola con difficoltà a mangiare, inoltre ho subìto aumento ponderale a causa del levopraid, e quindi ancora oggi non posso dire affatto dire di stare bene, la mia qualità della vita è calata notevolmente nonostante tutti questi farmaci che prendo da anni quotidianamente, ho visto solo peggioramenti e devo tenere sotto controllo l'esofago di Barrett con frequenti egds e relative biopsie per ovvie ragioni.
Mi chiedo adesso: ma non sarebbe consigliato l'intervento chirurgico in questi casi? Almeno eliminare l'ernia iatale non potrebbe alleviare il mio quadro clinico? Io non ne posso più!! Ok prendere farmaci, pazienza, sono obbligato a farlo, ma continuare a stare male, anzi peggio di prima, nonostante tutte le rinunce alimentari, questo non lo tollero più!! E in caso di intervento chirurgico, quali sarebbero rischi e benefici? Inoltre, quali centri in Italia sono particolarmente attrezzati? Qui a Catania gli stessi medici locali mi hanno sconsigliato di farmi toccare.
Grazie mille per la cortese attenzione.
Espongo il mio assillante problema:
sono un ragazzo di 27 anni, normopeso; nel 2005 (ad appena 22 anni) dopo numerosi e fastidiosi sintomi (difficoltà a deglutire e respirare, senso di nausea costante, rigurgito di acido e di pezzi di cibo parzialmente digerito, alitosi, pirosi, malessere generale, faringite, dolori al petto, nodo in gola, risvegli improvvisi, frequenti extrasistole, ecc) mi sono sottoposto a visita dal gastroenterologo con annessa egds che ha confermato la presenza di lesioni lineari al terzo inferiore estesi per circa 5 mm su mucosa congesta e cardias incontinente; diagnosi: reflusso ed esofagite. Da allora ho assunto pantoprazolo da 40 mg ogni mattino, più levopraid prima di ogni pasto e Gaviscon dopo i pasti ed ogni volta che avevo sintomi, oltre ovviamente a cambiare dieta e stile di vita. Nonostante tutto, oltre a non aver risolto il problema, a distanza di anni l'ennesima egds, esattamente dell'ottobre 2010, indica la presenza di ernia iatale (da scivolamento) di medie dimensioni, con cardias incontinente e due lingule di mucosa gastrica risalita, che le successive analisi dei prelievi bioptici hanno confermato come mucosa di Barrett.
L'Urea breath test, invece, è totalmente negativo.
La ph-metria nelle 23 ore ha indicato 109 reflussi acidi con ph inferiore a 4, della durata media di 8 secondi, valore medio del ph 3,70, nessun reflusso alcalico, quadro compatibile al 90% con l'indice dei sintomi (premetto che avevo sospeso l'assunzione di IPP da soli 3 giorni e già stavo parecchio male).
Da allora, ovvero per ben 6 mesi, sono stato costretto ad assumere pantoprazolo 40 mg a colazione e a cena (doppia somministrazione giornaliera), più levopraid e gaviscon come sopra. Il problema è che complessivamente ho avuto un appena percettibile miglioramento della sintomatologia, ma mi è rimasta una faringite cronica, rigurgiti frequenti con impossibilità di fare sport, spesso ho nausea o senso di oppressione al petto e alla gola con difficoltà a mangiare, inoltre ho subìto aumento ponderale a causa del levopraid, e quindi ancora oggi non posso dire affatto dire di stare bene, la mia qualità della vita è calata notevolmente nonostante tutti questi farmaci che prendo da anni quotidianamente, ho visto solo peggioramenti e devo tenere sotto controllo l'esofago di Barrett con frequenti egds e relative biopsie per ovvie ragioni.
Mi chiedo adesso: ma non sarebbe consigliato l'intervento chirurgico in questi casi? Almeno eliminare l'ernia iatale non potrebbe alleviare il mio quadro clinico? Io non ne posso più!! Ok prendere farmaci, pazienza, sono obbligato a farlo, ma continuare a stare male, anzi peggio di prima, nonostante tutte le rinunce alimentari, questo non lo tollero più!! E in caso di intervento chirurgico, quali sarebbero rischi e benefici? Inoltre, quali centri in Italia sono particolarmente attrezzati? Qui a Catania gli stessi medici locali mi hanno sconsigliato di farmi toccare.
Grazie mille per la cortese attenzione.
[#1]
So convinto che la soluzione sia chirurgica. E' difficile (o è facile !) indicare un centro di eccellenza. Dopo di chè si parla con il chirurgo che le indicherà le problematiche relative all'intervento. Il fatto è che lei necessita proprio di un intervento (anche per la sua giovane età) !
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
ma io sono disposto ad operarmi, ma i 2 medici che mi hanno avuto in cura lo sconsigliano, dicono che è rischioso ed inutile. Come devo comportarmi? Inoltre, dovrei sottopormi ad una semplice fundoplicatio per eliminare l'ernia iatale, oppure ci sono particolari tecniche che intervengono anche sulla mucosa di Barrett? Grazie
[#4]
Utente
Innanzitutto grazie di aver risposto.
Dopo i vani tentativi di continuare con la cura farmacologica, anche il mio gastroenterologo si è convinto che la soluzione possa essere di tipo chirurgico. Ho già parlato con un chirurgo, anche se a dire il vero non sono molto sicuro, non mi ha ispirato notevole fiducia, e le spiego pure il motivo:
-ha guardato in maniera molto ma proprio molto approssimativa il materiale che ho portato (gastroscopia, ph-metria, breath test, ecc) senza nemmeno indagare minimamente sulla sintomatologia o sulla cura farmacologica in atto;
-è disposto ad operarmi subito, anche tra 10 giorni;
-ha detto che è un intervento semplice e di routine che dura meno di un'ora, e dopo 3 giorni posso pure "andare a ballare";
-alla mia richiesta di ulteriori esami preliminari quali manometria esofagea o rx con contrasto ha risposto che sono esami superflui e pressochè inutili, asserendo che il quadro clinico è già chiaro e in ogni caso la modalità di intervento resta comunque invariata.
Ha inoltre accennato ad una recisione di vasi gastrici brevi, ma ammetto la mia ignoranza in materia.
E' vero che in caso di disfagia si può allargare o addirittura intervenire nuovamente e modificare, come mi accennava il chirurgo?
Se prima non avevo dubbi, forse adesso qualcuno mi è venuto... :(
Nel frattempo la situazione è sempre pessima, pensavo addirittura di fare anche una laringoscopia perchè a causa della risalita di acido ho la faringite cronica ormai da troppi anni e sono quasi sempre senza voce.
Dopo i vani tentativi di continuare con la cura farmacologica, anche il mio gastroenterologo si è convinto che la soluzione possa essere di tipo chirurgico. Ho già parlato con un chirurgo, anche se a dire il vero non sono molto sicuro, non mi ha ispirato notevole fiducia, e le spiego pure il motivo:
-ha guardato in maniera molto ma proprio molto approssimativa il materiale che ho portato (gastroscopia, ph-metria, breath test, ecc) senza nemmeno indagare minimamente sulla sintomatologia o sulla cura farmacologica in atto;
-è disposto ad operarmi subito, anche tra 10 giorni;
-ha detto che è un intervento semplice e di routine che dura meno di un'ora, e dopo 3 giorni posso pure "andare a ballare";
-alla mia richiesta di ulteriori esami preliminari quali manometria esofagea o rx con contrasto ha risposto che sono esami superflui e pressochè inutili, asserendo che il quadro clinico è già chiaro e in ogni caso la modalità di intervento resta comunque invariata.
Ha inoltre accennato ad una recisione di vasi gastrici brevi, ma ammetto la mia ignoranza in materia.
E' vero che in caso di disfagia si può allargare o addirittura intervenire nuovamente e modificare, come mi accennava il chirurgo?
Se prima non avevo dubbi, forse adesso qualcuno mi è venuto... :(
Nel frattempo la situazione è sempre pessima, pensavo addirittura di fare anche una laringoscopia perchè a causa della risalita di acido ho la faringite cronica ormai da troppi anni e sono quasi sempre senza voce.
[#5]
La laringoscopia non aggiunge nulla di più. Eventualmente consulti un altro chirurgo che le ispiri maggior fiducia e che sia meno frettoloso. La ph-impedenziometria esofagea la farei ad ogni modo.
Saluti
Saluti
[#7]
Le invio un mio articolo che la può meglio indirizzare sulla terapia chirugica.
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html
Saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html
Saluti
[#8]
Utente
Salve.
Appena 11 giorni fa mi sono sottoposto all'intervento di fundoplicatio secondo Nissen-Rossetti.
Dopo soli 2 giorni sono stato dimesso, è andato tutto bene, nessun dolore, ho cominciato da subito ad ingerire liquidi, e ancora adesso sto ovviamente continuando una dieta semiliquida (frullati, pastina, gelato, ecc). Mi sembra di stare molto meglio di prima, e anche il mio otorino ad una recentissima visita afferma di aver trovato minor infiammazione del solito alla faringe e nessun segno di reflusso acido recente. Sottolineo che sto assumendo una compressa al mattino di omeprazolo 20 mg, come previsto dal medico che mi ha operato (per 30 gg). Però mi chiedevo: è normale svegliarsi con la bocca impastata, e la lingua e le gengive biancastre? è normale che per ogni boccone, o anche un piccolissimo sorso d'acqua che mando giù, sono costretto ad eruttare? Prima non avevo affatto di questi problemi, ma adesso erutto continuamente, ho sempre molta aria nello stomaco, spesso quest'aria risale da sola e quando sono a letto sento proprio dei gorgoglii in risalita. Inoltre ho frequente singhiozzo, anche abbastanza fastidioso. Alla prima visita di controllo il chirurgo dice che è tutto ok e che è normalissimo, che devo avere pazienza e che questo genere di cose hanno bisogno di molto tempo, aggiungendo pure che prima dei due mesi dall'intervento non posso fare gastroscopia, manometria, phmetria, ecc. Lei cosa ne pensa? Grazie.
Appena 11 giorni fa mi sono sottoposto all'intervento di fundoplicatio secondo Nissen-Rossetti.
Dopo soli 2 giorni sono stato dimesso, è andato tutto bene, nessun dolore, ho cominciato da subito ad ingerire liquidi, e ancora adesso sto ovviamente continuando una dieta semiliquida (frullati, pastina, gelato, ecc). Mi sembra di stare molto meglio di prima, e anche il mio otorino ad una recentissima visita afferma di aver trovato minor infiammazione del solito alla faringe e nessun segno di reflusso acido recente. Sottolineo che sto assumendo una compressa al mattino di omeprazolo 20 mg, come previsto dal medico che mi ha operato (per 30 gg). Però mi chiedevo: è normale svegliarsi con la bocca impastata, e la lingua e le gengive biancastre? è normale che per ogni boccone, o anche un piccolissimo sorso d'acqua che mando giù, sono costretto ad eruttare? Prima non avevo affatto di questi problemi, ma adesso erutto continuamente, ho sempre molta aria nello stomaco, spesso quest'aria risale da sola e quando sono a letto sento proprio dei gorgoglii in risalita. Inoltre ho frequente singhiozzo, anche abbastanza fastidioso. Alla prima visita di controllo il chirurgo dice che è tutto ok e che è normalissimo, che devo avere pazienza e che questo genere di cose hanno bisogno di molto tempo, aggiungendo pure che prima dei due mesi dall'intervento non posso fare gastroscopia, manometria, phmetria, ecc. Lei cosa ne pensa? Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 12.1k visite dal 13/04/2011.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.