Esofago di barret
Egregi dottori,
Circa 20 gg addietro, ho effettuato una gastroscopia con biopsia, mentre mi trovavo ricoverato per problemi respiratori (avevo avuto forti e frequenti attacchi di laringospasmo).
Rubo qualche minuto in più per descrive meglio la mia storia patologica.
all'età di 17 anni (oggi ne ho 50), quindi nel 1978, sono stato operato di ulcera duodenale, con asportazione del duodeno (all'epoca ancora si faceva così), dopo due forti episodi di emorragia.
Nei primi anni, dopo il normale decorso, non ho avuto problemi, che sono comparsi dopo circa 18/20 anni con il reflusso gastroesofageo, inizialmente curato come una normale acidità di stomaco.
Intanto arrivano i problemi respiratori che negli anni portano ad asma, e frequenti dolori al centro del torace, tosse persistente specialmente al mattino appena alzato.
Mi faccio vedere da diversi pneumologi, ma risultava anomalo il problema, della tosse e delle crisi respiratorie, perche la spirometria e l'emogasanalisi, erano sempre normali.
Negli ultimi 5 anni a causa della forte raucedine, a volte perdita totale della voce, subivo 2 interventi a distanza di due anni l'uno dall'altro, alle corde vocali, per delle neoformazioni, che dopo essere state asportate, all'esame istologico risultavano fortunatamente semplici flogosi.
Solo dopo il secondo caso, l'otorino a cui mi ero rivolto, mi disse che probabilmente la causa dei miei mali era il reflusso, e facendo la grastroscopia nel 2008, veniva confermato tale sospetto, e diagnosticato una forte esofagite da reflusso ed uno short Barret.
Adesso nell'esame effettuato lo scorso 21 marzo, mi è stata confermata l'esofagite cronica, mentre il reflusso mi è stato detto che è biliare e non gastrico, e sono stati fatti 2 prelievi, con il seguente risultato:
CAMPIONE INVIATO
a) Biopsie Esofago
b) Biopsie moncone gastrico
REPERTO MACROSCOPICO
a) Tre frustoli di colorito bianco grigiastro di cm 0.2-0.3
b) Due frustoli di colorito bianco grigiastro di cm 0.3.
REPERTO MICROSCOPICO
a) Frustoli costituiti da epitelio collonare metaplastico di tipo prevalentemente gastrico e in minima parte intestinale.
DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA
a) Esofago di Barrett
b) Gastrite cronica quiescente, negativa la ricerca dell'Helicobacter pylori.
La terapia che mi è stata data è:
ESOMEPRAZOLO da 40, 2 cps die (una ogni 12 ore) per 30 gg, dopo 1 al di
GAVISCON, 1 bustina 20 min. dopo i pasti, ed una prima di coricarsi.
Acido tauroursodesossicolico biidrato, 1 cpr òa sera x 90gg
più un regolatore intestinale (nonostante non abbia nessun problema del genere),
ma mi è stato detto che è utile a svuotare più in fretta l'intestino.
ADESSO ARRIVO ALLA DOMANDA (avrete sicuramente detto: ERA ORA).
Per il Barret devo preoccuparmi. o con la terapia medica si risolve?
C'è una soluzione alternativa (anche chirurgica), senza aspettare i lunghi tempi di risposta dei farmaci?
Grazie anticipato per la risposta, e per la pazienza nella lettura.
Saluti
Circa 20 gg addietro, ho effettuato una gastroscopia con biopsia, mentre mi trovavo ricoverato per problemi respiratori (avevo avuto forti e frequenti attacchi di laringospasmo).
Rubo qualche minuto in più per descrive meglio la mia storia patologica.
all'età di 17 anni (oggi ne ho 50), quindi nel 1978, sono stato operato di ulcera duodenale, con asportazione del duodeno (all'epoca ancora si faceva così), dopo due forti episodi di emorragia.
Nei primi anni, dopo il normale decorso, non ho avuto problemi, che sono comparsi dopo circa 18/20 anni con il reflusso gastroesofageo, inizialmente curato come una normale acidità di stomaco.
Intanto arrivano i problemi respiratori che negli anni portano ad asma, e frequenti dolori al centro del torace, tosse persistente specialmente al mattino appena alzato.
Mi faccio vedere da diversi pneumologi, ma risultava anomalo il problema, della tosse e delle crisi respiratorie, perche la spirometria e l'emogasanalisi, erano sempre normali.
Negli ultimi 5 anni a causa della forte raucedine, a volte perdita totale della voce, subivo 2 interventi a distanza di due anni l'uno dall'altro, alle corde vocali, per delle neoformazioni, che dopo essere state asportate, all'esame istologico risultavano fortunatamente semplici flogosi.
Solo dopo il secondo caso, l'otorino a cui mi ero rivolto, mi disse che probabilmente la causa dei miei mali era il reflusso, e facendo la grastroscopia nel 2008, veniva confermato tale sospetto, e diagnosticato una forte esofagite da reflusso ed uno short Barret.
Adesso nell'esame effettuato lo scorso 21 marzo, mi è stata confermata l'esofagite cronica, mentre il reflusso mi è stato detto che è biliare e non gastrico, e sono stati fatti 2 prelievi, con il seguente risultato:
CAMPIONE INVIATO
a) Biopsie Esofago
b) Biopsie moncone gastrico
REPERTO MACROSCOPICO
a) Tre frustoli di colorito bianco grigiastro di cm 0.2-0.3
b) Due frustoli di colorito bianco grigiastro di cm 0.3.
REPERTO MICROSCOPICO
a) Frustoli costituiti da epitelio collonare metaplastico di tipo prevalentemente gastrico e in minima parte intestinale.
DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA
a) Esofago di Barrett
b) Gastrite cronica quiescente, negativa la ricerca dell'Helicobacter pylori.
La terapia che mi è stata data è:
ESOMEPRAZOLO da 40, 2 cps die (una ogni 12 ore) per 30 gg, dopo 1 al di
GAVISCON, 1 bustina 20 min. dopo i pasti, ed una prima di coricarsi.
Acido tauroursodesossicolico biidrato, 1 cpr òa sera x 90gg
più un regolatore intestinale (nonostante non abbia nessun problema del genere),
ma mi è stato detto che è utile a svuotare più in fretta l'intestino.
ADESSO ARRIVO ALLA DOMANDA (avrete sicuramente detto: ERA ORA).
Per il Barret devo preoccuparmi. o con la terapia medica si risolve?
C'è una soluzione alternativa (anche chirurgica), senza aspettare i lunghi tempi di risposta dei farmaci?
Grazie anticipato per la risposta, e per la pazienza nella lettura.
Saluti
[#1]
Gentilissimo,
il suo è un Barrett a basso rischio, sia per l'estensione sia perchè l'istologia parla solo in minima parte di presenza di epitelio intestinale (quello a rischio neoplastico). La terapia chirurgia di plastica anti reflusso non modifica il rischio come pure la terapia medica a lungo termine. Quello che c'è da fare e continuare con la terapia medica e fare controlli ogni 2-3 anni. Posso tranquillizarla dicendo che l'epitelio di Barrett può essere asportato endoscopicamente, se necessario. Legga i miei articoli sul Barrett riportati su Medici italia e sul mio sito www.endoscopiadigestiva.it (dove vedrà il trattamento endoscopico dell'Esofago di Barrett).
Non si allarmi !
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/515-esofago-di-barrett-non-sempre-la-diagnosi-e-corretta.html
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/742-l-esofago-di-barrett.html
http://www.endoscopiadigestiva.it/spaw2/uploads/files/Esofago%20di%20Barrett%2008_2010.pdf
il suo è un Barrett a basso rischio, sia per l'estensione sia perchè l'istologia parla solo in minima parte di presenza di epitelio intestinale (quello a rischio neoplastico). La terapia chirurgia di plastica anti reflusso non modifica il rischio come pure la terapia medica a lungo termine. Quello che c'è da fare e continuare con la terapia medica e fare controlli ogni 2-3 anni. Posso tranquillizarla dicendo che l'epitelio di Barrett può essere asportato endoscopicamente, se necessario. Legga i miei articoli sul Barrett riportati su Medici italia e sul mio sito www.endoscopiadigestiva.it (dove vedrà il trattamento endoscopico dell'Esofago di Barrett).
Non si allarmi !
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/515-esofago-di-barrett-non-sempre-la-diagnosi-e-corretta.html
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/742-l-esofago-di-barrett.html
http://www.endoscopiadigestiva.it/spaw2/uploads/files/Esofago%20di%20Barrett%2008_2010.pdf
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Utente
Buonasera,
riprendo il discorso ad un anno di distanza, in seguito a nuovi problemi respiratori, con tosse persistente, specie al mattino, raucedine ed asma.
Nonostante non abbia mai interrotto la terapia antireflusso (nexium da 40, 1 cpr al di + Gaviscon dopo ogni pasto e prima di coricarsi), la scorsa settimana sono stato costretto a delle cure presso una casa di cura di RC, per ripristinare la condizione respiratoria.
Per la prima volta ho sentito parlare di BPCO AB INGESTIS, documentandomi e capire di cosa si tratta.
Prima di essere dimesso, mi è stata eseguita una EGDS, visto che era passato quasi un anno dall'ultima fatta , visto che sulla precedente, sempre eseguita da loro, era segnalato un possibile E.B. (short ???).
L'esame purtroppo non è stato possibile portarlo al termine completamente, a causa di uno stillicidio ematico esofageo.
Sono stati comunque effettuati due prelievi, che sono in attesa di esame istologico.
L'esame obbiettivo del gastroentereologo è: GASTROPATIA CONGESTIZIA DEL MONCONE IN PRESENZA DI REFLUSSO BILIARE (le ricordo che sono un gastroresecato per ulcera duodenale), e lo stesso fa riferimento a LINEA Z MOLTO IRREGOLARE SUGGESTIVA DI E.B.
mi è stata confermata la terapia in atto (in attesa dell'esame istol.).
ADESSO LE CHIEDO, VISTO CHE A DISTANZA DI UN ANNO LA MIA SITUAZIONE NON è MIGLIORATA, CON IL CONTINUO REFLUSSO, CI SAREBBE UNA SOLUZIONE CHIRURGICA ?
HO LETTO DELLA FUNDOPLICATIO, LE CHE NE DICE ?
CI SONO ALTRE SOLUZIONI PER LA MRGE ?
Grazie e saluti
riprendo il discorso ad un anno di distanza, in seguito a nuovi problemi respiratori, con tosse persistente, specie al mattino, raucedine ed asma.
Nonostante non abbia mai interrotto la terapia antireflusso (nexium da 40, 1 cpr al di + Gaviscon dopo ogni pasto e prima di coricarsi), la scorsa settimana sono stato costretto a delle cure presso una casa di cura di RC, per ripristinare la condizione respiratoria.
Per la prima volta ho sentito parlare di BPCO AB INGESTIS, documentandomi e capire di cosa si tratta.
Prima di essere dimesso, mi è stata eseguita una EGDS, visto che era passato quasi un anno dall'ultima fatta , visto che sulla precedente, sempre eseguita da loro, era segnalato un possibile E.B. (short ???).
L'esame purtroppo non è stato possibile portarlo al termine completamente, a causa di uno stillicidio ematico esofageo.
Sono stati comunque effettuati due prelievi, che sono in attesa di esame istologico.
L'esame obbiettivo del gastroentereologo è: GASTROPATIA CONGESTIZIA DEL MONCONE IN PRESENZA DI REFLUSSO BILIARE (le ricordo che sono un gastroresecato per ulcera duodenale), e lo stesso fa riferimento a LINEA Z MOLTO IRREGOLARE SUGGESTIVA DI E.B.
mi è stata confermata la terapia in atto (in attesa dell'esame istol.).
ADESSO LE CHIEDO, VISTO CHE A DISTANZA DI UN ANNO LA MIA SITUAZIONE NON è MIGLIORATA, CON IL CONTINUO REFLUSSO, CI SAREBBE UNA SOLUZIONE CHIRURGICA ?
HO LETTO DELLA FUNDOPLICATIO, LE CHE NE DICE ?
CI SONO ALTRE SOLUZIONI PER LA MRGE ?
Grazie e saluti
[#5]
Gentilissimo, ben tornato !
Mi dispace sentire che non si riesce a controllare il reflusso con i farmaci e la complicanza respiriatoria è conseguenza del reflusso. Credo, a questo punto, che ci sia necessità di valutare seriamente la possibilità dell'intervento chirurgico per la correzione del reflusso. E' importante però una corretta gastroscopia e lo studio funzionale dell'esofago mediamte pH-manoimpedenzometria. Potrà anche essere utile una radiografia con bario delle prime vie digestive. Con tali dati alla mano ci si può rivolgere ad un chirurgo con esperienza considerando il suo pregresso intervento di resezione gastrica.
Le allego il link di un mio articolo sulla problematica chirurgica:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html
Un cordiale saluto
Mi dispace sentire che non si riesce a controllare il reflusso con i farmaci e la complicanza respiriatoria è conseguenza del reflusso. Credo, a questo punto, che ci sia necessità di valutare seriamente la possibilità dell'intervento chirurgico per la correzione del reflusso. E' importante però una corretta gastroscopia e lo studio funzionale dell'esofago mediamte pH-manoimpedenzometria. Potrà anche essere utile una radiografia con bario delle prime vie digestive. Con tali dati alla mano ci si può rivolgere ad un chirurgo con esperienza considerando il suo pregresso intervento di resezione gastrica.
Le allego il link di un mio articolo sulla problematica chirurgica:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-dell-apparato-digerente/954-reflusso-gastroesofageo-terapia-medica-o-chirurgica.html
Un cordiale saluto
[#6]
Utente
Salve dottore e grazie della risposta , immediata come sempre.
Ho letto anche il link indicato.
Non ho nessun problema ad eseguire gli esami indicati, per valutare se ci sono le condizioni per la soluzione chirurgica (mi creda in queste condizioni sinceramente mi è difficile convivere con il reflusso, e ricordandole che il mio reflusso è prevalentemente biliare).
Gli esami vengono effettuati con ricovero ?
In questo caso non avrei nessun problema a concordare appunto un eventuale degenza.
In attesa di un suo responso. la saluto cordialmente.
Ho letto anche il link indicato.
Non ho nessun problema ad eseguire gli esami indicati, per valutare se ci sono le condizioni per la soluzione chirurgica (mi creda in queste condizioni sinceramente mi è difficile convivere con il reflusso, e ricordandole che il mio reflusso è prevalentemente biliare).
Gli esami vengono effettuati con ricovero ?
In questo caso non avrei nessun problema a concordare appunto un eventuale degenza.
In attesa di un suo responso. la saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.3k visite dal 31/03/2011.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.