Malattia da reflusso gastro-esofageo: come procedere?
Egregi Dottori,
scrivo come da titolo per avere delle informazioni e dei consigli riguardo a questo mio problema.
Sin da piccolo ho sofferto di reflusso e ora sinceramente ho 2 pensieri ricorrenti:
1) l'eventuale aggravarsi della situazione
2) la volontà di vederci più chiaro delle semplici parole tirate sempre in ballo
Capisco di non essere il tipico soggetto a rischio complicanze (forse), ma a 21 non sono neanche più un ragazzino, per cui il fatto che si verificano episodi in cui sto male, unito al fatto che conosco la patologia e ciò che le è correlato, genera in me la volontà di andare oltre: non è quindi il caso di procedere con esami strumentali, così da mettere nero su bianco la mia situazione? Nessuno finora, neanche il mio medico di base, si è mostrato propenso ad indagare in questo senso, ma il mio senso di inquietudine e di insoddisfazione è grande.
E allora cosa devo fare? Una gastroscopia o che altro?
Attendo una Vostra risposta e Vi ringrazio anticipatamente.
scrivo come da titolo per avere delle informazioni e dei consigli riguardo a questo mio problema.
Sin da piccolo ho sofferto di reflusso e ora sinceramente ho 2 pensieri ricorrenti:
1) l'eventuale aggravarsi della situazione
2) la volontà di vederci più chiaro delle semplici parole tirate sempre in ballo
Capisco di non essere il tipico soggetto a rischio complicanze (forse), ma a 21 non sono neanche più un ragazzino, per cui il fatto che si verificano episodi in cui sto male, unito al fatto che conosco la patologia e ciò che le è correlato, genera in me la volontà di andare oltre: non è quindi il caso di procedere con esami strumentali, così da mettere nero su bianco la mia situazione? Nessuno finora, neanche il mio medico di base, si è mostrato propenso ad indagare in questo senso, ma il mio senso di inquietudine e di insoddisfazione è grande.
E allora cosa devo fare? Una gastroscopia o che altro?
Attendo una Vostra risposta e Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Nei soggetti giovani di norma si prescrive un ciclo di terapia e solo in caso di inefficacia si decide per la gastroscopia. Comunque la decisione viene dopo una visita specialistica dal gastroenterologo.
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Ecco, infatti io non ho mai fatto una visita specialistica.
Mi sa che è una mancanza da colmare vero?
Il "ciclo" di terapia è consistito nel trattamento con IPP per una settimana se non sbaglio, prescritti alla luce di problemi persistenti. Ora cosa dovrei fare: prendermi una compressa di rabeprazolo (mi è capitato di dover prendere anche domperidone) quando sto male?
Oppure mi conviene "convincere" il mio medico di base a prescrivermi una visita gastroenterologica?
La ringrazio ancora
Mi sa che è una mancanza da colmare vero?
Il "ciclo" di terapia è consistito nel trattamento con IPP per una settimana se non sbaglio, prescritti alla luce di problemi persistenti. Ora cosa dovrei fare: prendermi una compressa di rabeprazolo (mi è capitato di dover prendere anche domperidone) quando sto male?
Oppure mi conviene "convincere" il mio medico di base a prescrivermi una visita gastroenterologica?
La ringrazio ancora
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La terapia per una settimana è ben poco. Si procede per almeno 45-60 giorni. E' necessario quindi che ne riparli con il suo medico o meglio ancora che si faccia valutare dal gastroenterologo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 23/03/2011.
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